Sempre più buio sulle morti di Viviana Parisi e del piccolo Gioele. Con l’incidente in galleria che diventa giallo nel giallo…/ SERALE

16 settembre 2020

L’incidente in galleria tra l’auto nella quale viaggiavano Viviana Parisi e il figlioletto Gioele sarebbe stato fino ad oggi un elemento sottovalutato. In realtà, lo avevamo adombrato anche noi in un nostro articolo dello scorso 28 Agosto, quando ci mostravamo stupiti che un incidente a 100 Km l’ora venisse definito “banale”. L’amarezza del marito della donna, Daniele Mondello  

Affermare che nella vicenda, ancora oscura, di Viviana Parisi e del suo figlioletto Gioele, trovati morti nelle campagne di Caronia emergono novità legate all’incidente è una forzatura, perché i dubbi sull’incidente in galleria ci sono sempre stati. A quanto pare, come leggiamo in un articolo di Live Sicilia, lo scontro tra l’auto sulla quale viaggiavano la mamma e il figlioletto (una Opel Corsa grigio scuro) e il furgoncino non sarebbe stato lieve.

In verità, lo scorso 28 Agosto, quando abbiamo ricostruito questa tragica storia nel seguente articolo:

La verità è che le morti di Viviana Parisi e del piccolo Gioele rimangono avvolte nel mistero

abbiamo dedicato una parte del nostro articolo a tale incidente, sollevando alcuni dubbi, soprattutto sul perché tale incidente, sin dalle prime battute di questa vicenda, è stato definito “banale”.

Rileggiamo un passo di quanto abbiamo scritto lo scorso 28 Agosto:

INCIDENTE IN GALLERIA – L’auto di Viviana imbocca la galleria Pizzo Turda. Dentro questa galleria urta un furgoncino. E’ questo l’incidente. Al furgoncino scoppia una gomma. Il traffico si blocca. Non è proprio un incidente che passa inosservato. Sul furgoncino cui sono due operai. Uno dei due vede la donna allontanarsi a piedi. Altri testimoni – che verranno rintracciati dopo alcuni giorni – diranno che la donna si è allontanata con il bambino. Da quello che è stato possibile ricostruire, Viviana e il bambino scavalcano il guardrail a circa 200 metri dal luogo dov’è avvenuto l’incidente. In questo punto c’è una stradina che conduce ad un altro sentiero…”.

Nel nostro articolo del 28 Agosto abbiamo ripreso alcuni passi di un articolo pubblicato su La Sicilia. Ecco il punto a nostro avviso importante:

“Lungo la strada l’auto, che viaggiava a oltre 100 chilometri l’ora, ha urtato un furgone. L’incidente potrebbe aver pregiudicato il già fragile equilibrio di Viviana che, invece di attendere i soccorsi, è scappata col bimbo”.ù

INCIDENTE A 100 KM L’ORA –  “La notizia che l’auto di Viviana Parisi ‘viaggiava a oltre 100 Km l’ora’ per noi è nuova – scrivevamo il 28 Agosto scorso -. Un incidente a 100 km l’ora non è una cosa da nulla! Perché, allora, nei giorni in cui si cercavano mamma e figlioletto, e anche nei giorni successivi al ritrovamento del corpo di Viviana Parisi, è stato scritto che si trattava di un “banale incidente sull’A20 nei pressi di Caronia”?

Questo punto della storia a nostro avviso non andava sottovalutato. Oggi, da quello che leggiamo, sembra che si tratti di un punto importante, quanto meno per le notizie che vanno piano piano emergendo.

Leggiamo su Live Sicilia:

” Una ruota di cui è rimasto soltanto il cerchione, lo sportello praticamente schiacciato e danni evidenti sul resto della fiancata. Ciò che emerge dalle foto dell’auto di Viviana Parisi, la dj di 43 anni trovata senza vita insieme al suo bambino Gioele nelle campagne di Caronia, sono gli elementi di un incidente che non sembrerebbe banale. A sostenerlo sono gli avvocati di Luigino Parisi, il padre della 43enne la quale morte è tuttora avvolta nel mistero”.

E ancora:

“E’ stato proprio uno dei legali, Nicodemo Gentile, a diffondere sui social le immagini dei mezzi coinvolti nell’incidente nella galleria Pizzo Turda, scrivendo: ‘Incidente lieve? A noi non sembra proprio e forse non soltanto a noi’. Si nota la fiancata della Opel Corsa grigio scuro completamente schiacciata e la ruota senza gomma. Anche sul furgone in cui si trovavano gli operai della manutenzione stradale sono evidenti dei danni, ma stando a quanto accertato dagli avvocati, il mezzo sarebbe stato sequestrato una settimana dopo l’incidente, e pare fossero già stati effettuati alcuni interventi di riparazione”.

E ancora:

” I consulenti del legale sostengono inoltre che sia l’auto di Viviana Parisi che il mezzo degli operai dell’autostrada erano in movimento il 3 agosto e quindi Il furgone non era fermo come si pensava in un primo momento”.

E ancora:

IL FURGONE DELL’INCIDENTE IN CARROZZERIA – “Lo stesso furgone potrebbe aver tentato di invadere la corsia di sorpasso investendo l’auto della donna. Lo scontro, in base a questa ipotesi, potrebbe essere stato violento al punto da causare lesioni gravi al piccolo, che non si sarebbe trovato sul seggiolino e avrebbe dunque potuto riportare lesioni interne. Sul luogo dei nuovi rilievi, nella giornata di ieri, anche il marito della dj, Daniele Mondello, che nei pressi della galleria ha girato un video poi condiviso sui social: ‘A me l’auto che guidava mia moglie è stata sequestrata il 3 agosto, il furgone con cui ha avuto l’incidente è stato sequestrato dopo ed era già stato portato in carrozzeria per essere sistemato, come mi hanno detto i periti. Vergogna – dice il dj messinese nel filmato – così come per le luci in galleria, che a quanto pare sono poche. Vergogna, ogni giorno vengono a galla errori”.

Noi non sappiamo se la gravità dell’incidente – uno scontro a 100 Km l’ora non può essere “banale”! – possa aver influenzato il comportamento successivo di Viviana Parisi, ma gli elementi che vanno emergendo sono a dir poco strani. Com’è possibile che l’auto della donna poi trovata morta sia stata sequestrata lo stesso giorno dell’incidente, mentre il furgoncino, come dichiara il marito della donna, “è stato sequestrato dopo ed era già stato portato in carrozzeria per essere sistemato”?

Questa vicenda, oltre ad essere misteriosa, comincia a presentare ‘passaggi’ che non sono affatto chiari. Anzi.

QUI PER ESTESO L’ARTICOLO DI LIVE SICILIA

Foto tratta da Notizie.it

 

 

 

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