Oggi a Portella della Ginestra Vincenzo Figuccia e il sindacato SIFUS nel segno della dignità del lavoro/ SERALE

30 agosto 2020

E niente, la sinistra siciliana non è più ‘titolare’ del ricordo della strage di Portella della Ginestra. Oggi il parlamentare regionale a ruota libera, Vincenzo Figuccia e il sindacato autonomo SIFUS (molto attivo tra operai forestali e Formazione professionale) terranno una manifestazione per difendere il diritto al lavoro 

Certo che Vincenzo Figuccia, parlamentare regionale dell’UDC e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia, è veramente un po’ ‘discolo’. Due giorni fa ha proposto di mandare un po’ di migranti nella sede del TAR Sicilia di Palermo (per la precisione, è la sezione di Palermo) e, oggi, fa di nuovo imbufalire i vertici della CGIL del capoluogo siciliano con la storia che se ne vuole andare a Portella della Ginestra per rivendicare la libertà della Sicilia “dallo strapotere di Roma”.

Portella della Ginestra è il luogo della strage avvenuta l’1 maggio del 1947, diventata – secondo noi non senza qualche forzatura e con molte verità ancora nascoste nei ‘Palazzi’ della politica romana – luogo simbolo della sinistra siciliana.

Ebbene, Figuccia se ne va a Portella della Ginestra. Nel titolo del suo comunicato si legge:

“Portella, la stoccata di Figuccia alla CGIL: 70 anni di chiacchiere e passerelle”.

E prosegue:

“Domani sarò a Portella della Ginestra nel territorio di Piana degli Albanesi, in quello che è un luogo simbolo di stragi perpetrate in Sicilia, un luogo simbolo della negazione del diritto al lavoro e delle ingiustizie subite da tanti siciliani onesti”.

“Sarò lì – aggiunge Figuccia – per rivendicare la libertà della mia terra dallo strapotere di Roma e con noi tanti operatori impegnati nel settore della tutela dei boschi e dell’ambiente. Alla CGIL voglio ricordare che nessuno può sentirsi padrone di quel sito o depositario di verità a tutela della memoria e del ricordo delle vittime delle stragi. Io stesso, nei mesi scorsi, presentai un’interrogazione parlamentare per conoscere la verità sulle stragi che hanno segnato quel luogo. Pertanto, invito tutti ad abbassare i toni nell’auspicio che la tutela dei diritti dei lavoratori sia un tema riconosciuto trasversalmente senza toni di fazioni ed inutili strumentalizzazioni. Alla CGIL infine dico: in questi 70 anni hanno fatto solo passerelle e non mi sembra che lavoratori abbiano avuto alcun riscontro da quelle che sono state chiacchiere e passerelle”.

Nella vicenda si infila anche il sindacato autonomo SIFUS con le dichiarazioni Tiziana Ferrara:

“Il SIFUS – afferma la sindacalista – vuole fermarsi ad onorare i fratelli caduti a Portella della Ginestra e da quel luogo impregnato di grida per una giustizia sociale rivendicata: ribadire il concetto di lotta per il diritto al lavoro e alla stabilizzazione i quali, sono attuali più che mai. Oggi – prosegue – è necessario portare avanti i nostri principi cardine che sono in primo luogo la dignità lavorativa, parità di diritti ed equità, senza dimenticare l’ultima violenza perpetrata ai danni dei forestali che si consuma nella richiesta di restituzione degli arretrati contrattuali e che pende come una spada di Damocle. Incontriamoci domani 31 agosto laddove è sparso il sangue dei nostri fratelli. Per onorare loro ed il nostro diritto al lavoro. Incontriamoci a Portella della Ginestra, dove la storia ha scritto una pagina di lotta”.

Ad intervenire sulla vicenda anche Maria Concetta Mandalà, referente del SIFUS per Piana degli Albanesi:

“Portella della Ginestra – dice – costituisce una ferita ancora aperta, non soltanto nel cuore di Piana degli Albanesi, ma in chiunque creda a quel ‘diritto al lavoro’ costituzionalmente tutelato, che non può e non deve restare un privilegio di pochi, confinato e incatenato a 73 anni di segreto di Stato. Scelgo Portella e scelgo di far partire da Portella il progetto Lasi per la concreta stabilizzazione degli operai forestali”.

Foto tratta da Wikipedia

 

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