A Linosa la stazione marittima c’è già: e ne hanno fatto un’altra!

21 agosto 2020

La vecchia stazione marittima di questa bellissima isola è stata realizzata negli anni ’80 e poi abbandonata per questioni burocratiche. Invece di realizzarne una nuova non si poteva sistemare la vecchia e mai utilizzata stazione?

Stamattina abbiamo dato notizia del flop della biglietteria inaugurata in pompa magna nell’isola di Vulcano dagli attuali governanti della Sicilia, sempre pronti a pavoneggiarsi: della serie, quanto siamo bravi di qua, quanto siamo bravi di là.

E siccome sono bravi, ma così bravi che più bravi non si può, gli ‘scienziati’ del Governo regionale non si sono accorti che per realizzare la nuova stazione marittima nell’isola di Linosa si sono ‘masticati’ un pezzo di roccia lavica che per i linosani era un cimelio!

A quanto ci risulta, oltre che a Vulcano, ci sono problemi anche nelle stazioni marittime di Lipari, di Ustica e di Marettimo. Cose che capitano.

Ma la notizia più interessante riguarda sempre l’isola di Linosa. dove – come potete vedere nella foto che pubblichiamo sopra – una stazione marittima esiste già. E’ stata costruita negli anni ’80 del secolo passato. Costata un miliardo di vecchie lire, avrebbe dovuto essere adibita a sala di attesa e a biglietteria per i passeggeri, magari con un confortevole bar.

Durante la costruzione tutti erano felici e contenti. Ma non appena chi l’ha realizzata ha intascato i soldi, come per miracolo si sono accorti che la nuova stazione era stata costruita in zona demaniale. Da qui il sequestro. E dopo quarant’anni esiste solo un edificio che oggi sembra un po’ abbandonato.

Non possiamo pretendere che gli assessori regionali Marco Falcone e Toto Cordato, che negli anni ’80, con molta probabilità, seguivano con profitto le scuole medie, debbano conoscere questa storia.

Però il presidente della Regione, Nello Musumeci, avrebbe dovuto quanto meno essere messo al corrente dalle memorie storiche dell’assessorato alle Infrastrutture, che a quel tempo si chiamava assessorato ai Lavori pubblici.

Ci chiediamo e chiediamo: invece di realizzare una stazione nuova, andando a sacrificare un pezzo di roccia lavica, non si sarebbe potuto ragionare sulla possibilità di sistemare i manufatto realizzato negli anni ’80? La nostra, ovviamente, è solo una domanda.

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