Messina, migranti in fuga. De Luca alla Ministra Lamorgese: “Li porti alla Camera e al Senato”

18 agosto 2020

La provocatoria proposta del sindaco di Messina, Cateno De Luca. In effetti non sarebbe sbagliato coinvolgere nell’assistenza dei migranti la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica, visto che, fino ad ora, il peso è stato scaricato sui territori: regioni e Comuni  

Ancora una fuga di migranti a Messina. Di scena sempre la caserma Bisconte da dove – parlano i fatti – a quanto pare darsela a gambe è piuttosto facile.

Sulla vicenda intervengono il Prefetto di Messina, Carmela Librizzi, e il sindaco della Città dello Stretto, Cateno De Luca.

Il Prefetto cerca di rasserenare gli animi:

“Li stiamo cercando per fortuna hanno fatto il tampone e non sono positivi”.

Ma il sindaco De Luca non è affatto tranquillo, anche perché si tratta di un’ennesima fuga:

“Sono appena stato informato dalla Prefettura, che ringrazio, che stanotte sono scappati altri 20 tunisini dalla caserma di Bisconte – dice De Luca -. Abbiamo fatto chiudere l’hotspot, è rimasto il Cas: da qui hanno tentato la fuga in 40. Di questi, 20 ci sono riusciti”.

A questo punto il primo cittadini di Messina si rivolge alla Ministra degli Interni, Luciana Lamorgese:

“Cara ministro Lamorgese, le avevo ribadito che la Caserma Gasparro di Bisconte era un colabrodo e dunque non idonea all’accoglienza. Siamo alla quarta fuga. Ci sono 50 tunisini in giro per la città; adesso basta, occorre chiudere definitivamente. Con queste politiche sbagliate state invadendo il nostro territorio”.

A questo la provocazione:

“Le consiglio di continuare sulla linea della solidarietà, ma perché non porta i migranti in Parlamento? Certamente lì saranno al sicuro, così siamo tutti più tranquilli. Va bene l’assistenza ma non a Messina, in questa struttura fatiscente. Come massima autorità locale sono obbligato a informare la mia comunità. Ribadisco quanto già promesso: il 26 Agosto termina il periodo di quarantena dei 20 tunisini che non sono riusciti a fuggire, sempre che non ci provino ancora. Dopo di che, Ministro Lamorgese, io comincerò a dare calci nel sedere a chiunque mi impedirà la chiusura il 27 Agosto. A Messina non deve esserci più nessun migrante, la caserma Gasparro sarà chiusa. Li porti alla Camera e al Senato perché è giusto che si continui con la solidarietà, ma sicura: sia per i migranti che per la popolazione”.

Come finirà? A nostro avviso, non bene. Perché, ormai, tra il indaco di Messina e la Ministra Lamorgese è in corso una polemica dai toni roventi che va avanti dai giorni della chiusura, quando De Luca ha provato a regimentare i tanti automobilisti che, dall’Italia, si catapultavano in Sicilia passando dallo Stretto.

La Ministra ha bloccato l’ordinanza del sindaco: e secondo noi ha fatto male, perché De Luca poneva una questione di sicurezza. Il sindaco di Messina ha utilizzato parole forti: e secondo noi ha sbagliato. E si è preso una querela.

Vedremo che succederà il 27 Agosto.

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