Il ‘capolavoro’: mentre imprese e partite IVA chiudono Conte & Gualtieri sono gli ‘eroi’ del Consiglio europeo/ MATTINALE 485

20 luglio 2020

La notizia di oggi dovrebbe essere l’impossibilità, per milioni di imprese e partite IVA italiane, di pagare tasse, imposte e INPS (oggi, 20 Luglio, scadenza per i pagamenti). L’informazione italiana, invece di attaccare un Governo imbelle che non ha sospeso il Fisco, celebra il Governo italiano che elemosina fondi ai banchieri che governano l’Unione europea. Un capolavoro mediatico! 

Noi viviamo immersi nel dubbio. Ma circa un anno fa abbiamo maturato una certezza che si sta rivelando granitica. Abbiamo previsto che Roberto Gualtieri sarebbe stato il peggiore Ministro dell’Economia da quando in Italia tutte le competenze su tale materia sono state concentrate in un unico Ministero. La nostra non era una profezia, ma una constatazione oggettiva. Conoscevamo Roberto Gualtieri non per le sue competenze economiche, ma per la sua fedeltà all’Unione europea dell’euro.

E poiché pensiamo che l’Unione europea dell’euro vuole la distruzione dell’economia italiana, siamo arrivati alla conclusione che Roberto Gualtieri sarebbe stato un pessimo Ministro dell’Economia.

In quasi tutti i Paesi del cosiddetto Occidente industrializzato l’emergenza Coronavirus ha messo in grandissima difficoltà le imprese. Parliamo di grandi e piccole imprese. E tra le piccole imprese ci sono i titolari di partita IVA.

Da quando è esplosa la pandemia di Coronavirus in tutti i Paesi dell’Occidente industrializzati i Governi cercano di andare incontro alle imprese e alle famiglie. Andare incontro alle imprese significa sostenerle, riducendo o, in certi casi, eliminando tasse e imposte. Contemporaneamente, questi Stati aiutano anche le famiglie, sia perché in tanti hanno perso il lavoro, sia perché, aiutando le famiglie, si aiutano anche le imprese.

In un momento di grande crisi economica bisogna sostenete la domanda al consumo. Fornendo il reddito alle famiglie in difficoltà, queste ultime continuano ad acquistare i beni aiutando le imprese.

E’ quello che ha fatto la Germania. E quello che ha fatto il presidente Trump negli Stati Uniti d’America. Mentre la fallimentare, ‘presunta’ sinistra italiana cerca di far credere che Trump perderà le elezioni, scopriamo che negli USA Steven Terner ‘Steve Mnuchin si accinge a cancellare i debiti delle piccole imprese fino a 150 mila dollari.

Pensate un po’ che differenza c’è tra l’Italia e gli Stati Uniti. Oggi in Italia scade il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e delle imprese, mentre negli USA stanno valutando di tagliare alle piccole imprese i debiti fino a 150 mila euro.

Il presidente del Consiglio Conte e il Ministro Gualtieri sanno che l’economia italiana è rimasta bloccata da Marzo a Maggio. Sanno che, dopo la riapertura, la ripresa è stata lentissima e che le imprese e, in generale, i titolari di partita IVA non sono nelle condizioni di pagare tasse e imposte. E sanno anche che molte imprese italiane e tantissime partire IVA non saranno nelle condizioni di pagare e chiuderanno i battenti.

Ma Conte e Gualtieri di questo non si preoccupano. E’ importante sottolineare la disinformazione sull’economia italiana. Tv e giornali concentrati sul Consiglio europeo e sul Governo italiano con il cappello in mano che chiede soldi all’Unione europea, in parte in prestito, in parte a fondo perduto.

Nessuna notizia, invece, sull’impossibilità, per tantissimi titolari di partite IVA, di pagare tasse, imposte, INPS.

Sulla pagina Facebook de le PARTITE IVA INCAZZATE leggiamo:

“IO NON POSSO PAGARE
perché non ho incassato per tre mesi

IO NON POSSO PAGARE
perché se pago ora i miei figli non mangiano

IO NON POSSO PAGARE
perché con il 64% di tasse non sono più il titolare

IO NON POSSO PAGARE
perché la mia impresa ormai è morta

IO NON POSSO PAGARE
gli errori di incompetenza di molti

NOI RICORDEREMO TUTTO”.

In un altro post si ricorda che “Grazie a un Governo indecente l’Italia è l’unico Paese d’Europa dove non sono state sospese le tasse”.

Dov’è la grande informazione italiana su un tema così importante? Tutti concentrati sul Consiglio europeo, vero? Come se un prestito di un centinaio di miliardi di euro e un regalo di una cinquantina di miliardi di euro sarebbero sufficienti a rilanciare l’economia italiana!

Chi ha un minimo di conoscenza economica sa che per far ripartire l’Italia – cioè per non fare chiudere migliaia di aziende – non basterebbero 200 miliardi di euro. Non basterebbero, soprattutto, se la pandemia di Coronavirus, purtroppo in ripresa in tante aree del mondo, dovesse riprendere a diffondersi anche in Italia: in questo secondo caso – che purtroppo è molto probabile – non basterebbero per l’Italia, 400 miliardi di euro.

E mentre la grande informazione italiana è tutta concentrata sul Consiglio europeo, migliaia di imprese italiane, migliaia di partite IVA scompariranno.

Mentre il Governo italiano chiede l’elemosina ai banchieri che governano l’Unione europei “dei popoli”, imprese e partite IVA dovrebbero erodere i propri risparmi per consentire al fallimentare Governo di Conte & Gualtieri di acchiappare 7-8 miliardi di euro per tirare a campare.

Riuscirà l’accoppiata Conte & Gualtieri a scippare 7-8 miliardi di euro a imprese e partite IVA italiane? Saranno i fatti a dirlo.

Quello che noi possiamo dire è che l’obiettivo dell’Unione europea a ‘trazione’ tedesca è quello di impossessarsi del risparmio degli italiani, che è pari a quasi tre volte il debito pubblico italiano. Se il debito pubblico italiano, oggi, è pari a 2 mila e 400 miliardi di euro, il risparmio degli italiani è di poco superiore ai 6 miliardi di euro.

Per questo è importante uscire subito dall’Unione europea dell’euro. Il Fiscal Compact è stato pensato proprio per questo: per togliere dalle tasche dei cittadini di alcuni Paesi europei i risparmi e, in seconda battuta, le abitazioni di proprietà.

Il Fiscal Compact – trattato dell’Unione europea inserito nella Costituzione italiana – prevede che l’Italia debba versare 50 miliardi all’anno per venti anni. E’ scritto, non ci stiamo inventando niente.

Da dove l’Unione europea dell’euro pensa di prendere questi soldi in Italia? Semplice: dal risparmi degli italiani.

La sceneggiata del Consiglio europeo è solo distrazione di massa: oggi, nella testa dei politici dei quattro partiti che sostengono l’attuale Governo Conte bis – PD, Movimento 5 Stelle, renziani e Liberi e Uguali – dovrebbe cominciare il prelievo: negli ultimi mesi imprese e partire IVA non hanno incassato niente, ma possono sempre andare a erodere i propri risparmi.

E mentre avviene tutto questo – ma guarda un po’ che combinazione – i nostri ‘eroi’, Conte & Gualtieri, combattono al Consiglio europeo per tutelare gli interessi dell’Italia, celebrati da giornali e televisioni…

Geniale, no, sotto il profilo mediatico? Mentre milioni di titolari di imprese e di partite IVA italiana o chiuderanno, o eroderanno i propri risparmi (in realtà, in molti chiuderanno, perché i risparmi li hanno già utilizzati per sopravvivere da Marzo ad oggi), la grande informazione italiana celebra le ‘gesta’ di Conte e Gualtieri che difendono le ragioni dell’Italia al Consiglio europeo!

Quelli che sono i responsabili del disastro dell’economia italiana, nel giorno della Caporetto di imprese e partite IVA – Conte & Gualtieri – vengono premiati mediaticamente.

Torniamo alla nostra unica certezza nel mare di dubbi. Quando Gualtieri è stato nominato Ministro dell’Economia abbiamo ripreso un post del giovane economista siciliano, Luca Pinasco. Era il Settembre dello scorso anno:

“Il prof. di storia Roberto Gualtieri, prossimo Ministro dell’Economia italiano, è tra i più stimati e potenti parlamentari europei. È stato relatore per la modifica dell’articolo 136 del Trattato di Lisbona che istituisce il MES, fondo per il quale l’Italia ha versato 50 miliardi e ne dovrà versare altri 75. Il funzionamento del MES è semplice: per mantenere stabile l’euro nel caso in cui dovessimo trovarci in grave crisi, l’UE ci aiuterebbe prestandoci soldi presenti in quel fondo, in cambio di qualche privatizzazione”.

“Nel 2011 è stato, insieme a Guy Verhofstad, membro della squadra che aveva il compito di convincere i governi europei ad accettare il ‘Fiscal Compact’, quella regola che ci obbliga a politiche fiscali restrittive anche in caso di ciclo economico avverso, condannandoci alla crisi permanente. La più grande tragedia della moderna politica economica secondo i premi Nobel per l’economia Krugman e Stiglitz. Infine ha presieduto il Financial Assistance Working Group, finalizzato a monitorare che la Grecia facesse bene le riforme di tagli alla spesa e cessione del patrimonio in cambio degli aiuti europei. Con un curriculum così non poteva che diventare Ministro dell’Economia”.

Avete ancora bisogno di altre notizie per capire che fine farà l’Italia nell’Unione europea dell’euro?

 

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