Sul Titanic

Proposta del professore Costa 2/ Un’alternativa siciliana a grillini, PD, centrodestra e, soprattutto, alla Lega

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Tanti Siciliani, oggi, delusi dalla vecchia politica di centrodestra e di centrosinistra – e delusi anche dal Movimento 5 Stelle – cercano un’alternativa. Che non può essere rappresentata dalla Lega, ma che deve essere rappresentata da un Movimento politico siciliano. La rete di candidati alle elezioni comunali ipotizzata dal professore Massimo Costa punta proprio a questo

Ieri il professore Massimo Costa ha lanciato un appello interessante: provare a creare nei Comuni siciliani, in vista delle elezioni amministrative, una rete libera di possibili candidati. Uomini e donne che mettano al primo posto gli interessi della Sicilia, a partire dal luogo in cui vivono.

A noi la proposta sembra molto interessante. Per un motivo semplice che si sintetizza in una domanda: qual è oggi l’alternativa alla vecchia politica?

Il Movimento 5 Stelle – che aveva acceso tante speranze di rinnovamento – prima ha governato rovinosamente con la Lega di Matteo Salvini e, dall’estate dello scorso anno, governa, altrettanto rovinosamente, con il PD.

Di fatto, chissà perché questo non lo dice nessuno, il partito che, nel Marzo del 2018 ,ha fatto il pieno di voti al Sud alle elezioni politiche (ci riferiamo sempre, ovviamente, al Movimento 5 Stelle) ha trovato normale allearsi con due forze politiche – prima la Lega e ora il PD – ferocemente antimeridionali e antisiciliane.

Qualche speranza di rinnovamento, al Sud, l’ha accesa il Movimento 24 Agosto per l’equità Territoriale di Pino Aprile. Ma, da quello che vediamo, più che di un soggetto politico, si tratta di una sorta di temperie culturale, sicuramente meridionalistica, che però si tiene a distanza dalla realtà politica: il Movimento 24 Agosto non si è presentato alle elezioni regionali in Calabria e non si presenterà alle elezioni regionali in Puglia.

Dopo quasi un anno i nostri amici del Movimento 24 Agosto non si sentono pronti. L’unica cosa che si nota sono gli attacchi continui alla Lega, nella speranza – a nostro avviso vana – che i leghisti non prendano voti al Sud.

Il problema è che al Sud c’è tanta stanchezza verso la vecchia politica di centrodestra e di centrosinistra. E l’abilità di Salvini sta nel fatto che, al Sud, si presenta come l’alternativa alla vecchia politica, aiutato dal fatto che la Lega si trova all’opposizione dell’attuale Governo italiano.

Per frenare i voti dei meridionali che si indirizzano verso la Lega ci vorrebbe un soggetto politico meridionalista: una sorta di partito del Sud. Ma il soggetto politico del Sud – che avrebbe dovuto essere rappresentato dal Movimento 24 Agosto – di fatto, non c’è. Come già ricordato, non si è presentato alle elezioni regionali in Calabria e non si presenterà alle elezioni regionali in Puglia.

Il risultato di questa ‘genilata’ è che tanti pugliesi stanchi del PD di Michele Emiliano e del centrodestra di Raffaele Fitto (che sono i due candidati alla presidenza della Regione Puglia) voteranno Lega.

E servirà poco spiegare che la Lega, in Puglia, appoggia Fitto: ci sono tanti elettori, specie tra quelli che non seguono i ‘giochi’ della politica (che non sono pochi), che voteranno Lega perché ‘alternativa’ alla vecchia politica, vuoi perché i leghisti si presentano come anti-Europa dell’euro (che oggi conta tanto alla luce dei fallimenti della Ue), vuoi perché tante persone sono stanche dei migranti.

In Sicilia lo scenario è praticamente lo stesso. Anche se la Lega di Salvini appoggia il Governo regionale di Nello Musumeci, sono altri i messaggi che passano nell’immaginario dei siciliani. Così come nel Sud Italia tanti cittadini cercano un soggetto politico diverso dalla vecchia politica, in Sicilia tanti cittadini cercano qualcosa di diverso.

Anche in Sicilia – anzi soprattutto in Sicilia – i siciliani ‘contro’ sono stati illusi dal Movimento 5 Stelle, che si è praticamente rimangiato tutti gli impegni che aveva assunto nella campagna elettorale del 2018.

Clamorosi i flop siciliani dei grillini in agricoltura, nella gestione della viabilità stradale, nella questione dei biglietti aerei (si tratta del costo ‘salatissimo’ dei biglietti a un anno di distanza dalle prime denunce di Cosimo Gioia).

Se c’è un luogo dove il disastro politico e amministrativo dei grillini è palpabile e totale, ebbene, questo è la Sicilia. Basti pensare al viadotto franato oltre cinque anni fa lungo l’autostrada Palermo-Catania ancora da sistemare o al ‘delirio’ delle ferrovie in Sicilia. O all’ordinanza della sindaca grillina di Porto Enpedocle, Ida Carmina, che risale allo scorso Aprile, a proposito del caos migranti nella sua cittadina: ordinanza che “vieta lo sbarco e il transito dalla cittadina dell’Agrigentino” (notizia riportata da La Stampa).

“Ora basta – dichiarava la sindaca grillina -. Finché durerà l’emergenza sanitaria del Coronavirus il porto di Porto Empedocle non assicura i necessari requisiti per la classificazione e definizione di Pos, porto sicuro”.

Due mesi dopo tutti i migranti che arrivano a Lampedusa vengono portati a Porto Empedocle, addirittura con la nave di linea! (a proposito: chi paga il biglietto ai migranti nella tratta Lampedusa-Porto Empedocle? i ‘commercianti’ di carne umana della Libia? la Regione siciliana? lo Stato italiano?).

E l’ordinanza che “vieta lo sbarco e il transito dalla cittadina dell’Agrigentino” che fine ha fatto? Tarallucci e vino…

In questo scenario dove la vecchia politica annaspa ci si chiede: come si può votare in Sicilia PD o Lega? e come si possono votare gli ‘scienziati’ del Governo di centrodestra di Nello Musumeci, veri e propri Cimabue, che ogni volta che fanno una cosa, quando va bene, ne sbagliano due?

Come potete notare, la proposta del professore Massimo Costa coglie nel segno: se gli amici del Movimento 24 Agosto stanno gettando alle ortiche la possibilità di presentarsi alle elezioni regionali sui temi che riguardano soprattutto le Regioni (vedi l’Autonomia differenziata incapretta-Sud, che senza il Coronavirus, sarebbe già operativa), la Sicilia, anzi i Siciliani hanno oggi una grande occasione: dare vita a una rete di candidature nei Comuni dell’Isola dove si vota con l’obiettivo di costituire una classe politica siciliana in grado di sostituire, a poco a poco, i partiti politici nazionali che, in Sicilia, hanno solo creato disastri e che continuano a provocare disastri.

Postilla 1 per gli amici di Lampedusa

Lo sappiamo: il Governo nazionale di PD, grillini, renziani e Liberi e Uguali, senza l’opposizione dell’attuale amministrazione comunale di Lampedusa, ha trasformato la vostra Isola in un punto di passaggio dei migranti. Ma questo non ci sembra un buon motivo per votare Lega. 

Invitiamo gli abitanti di Lampedusa stanchi dell’attuale andazzo e interessati a un progetto di rinascita della Sicilia e della vostra Isola a contattare il professore Costa. Il futuro di Lampedusa non può essere leghista!

 

 

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