I conti sbagliati di PD, Grillo e Renzi sulla presidenza della Repubblica mentre la Ue affonda…/ MATTINALE 466

29 giugno 2020

Gli attuali ‘capi’ del PD, Beppe Grillo e Matteo Renzi si illudono che, tra poco più di un anno, eleggeranno un ‘proprio’ presidente della Repubblica. Ma, forse, non stanno calcolando bene quello che sta succedendo in Parlamento dove il “No” al MES rimescola le ‘carte’ e apre scenari imprevedibili. E, soprattutto, non stanno calcolando la fine ormai imminente dell’Unione europea…

A cosa serve l’informazione televisiva? A informare o a cercare di orientare l’opinione pubblica? Ce lo chiediamo ascoltando divertiti certi notiziari che cercano di presentare come unico e bello il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità che, da quasi quattro mesi, il Parlamento italiano si rifiuta di approvare. A noi, che per lavoro ci occupiamo di argomenti economici, viene un po’ da sorridere nell’osservare l’impegno con il quale il Governo Conte bis – che in Parlamento, sul MES, è in netta minoranza – cerca disperatamente il modo per arraffare questi 36-37 miliardi di euro.

E qual è il modo con il quale il Governo Conte bis cerca di convincere il Parlamento ad approvare il MES? Cercando di accreditare nell’opinione pubblica un’immagine idilliaca del MES: soldi facili che l’Unione europea quasi quasi ci regala, a tasso quasi pari a zero: avanti prendiamo ‘sti soldi che servono…

IL MES E LO SPUTTANAMENTO DI FORZA ITALIA – I ‘Mercati’ – sigla dietro la quale si celano i ricattatori dell’Unione europea dell’euro – pur di far passare il MES hanno messo alle strette Berlusconi, che si ritrova ad essere nel centrodestra con la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni alle imminenti elezioni regionali e con il Governo Conte bis nel sostenere il MES…

Superfluo aggiungere che, per Forza Italia, è uno sputtanamento continuo.

Ma Berlusconi non può fare altro: i ‘Mercati’ questa volta non gli danno molte vie d’uscita: deve appoggiare il MES e basta!

Ma ‘sto MES serve all’Italia? Sul piano economico, assolutamente no: sul piano economico, infatti, detto alla siciliana, il MES si configura per l’Italia come una grande minchiata.

All’economia italiana, per provare a frenare il crollo dell’economia che arriverà in Autunno, servirebbero almeno 100 miliardi di euro; per provare a rilanciare l’economia ne servirebbero il doppio.

Ma allora perché il Governo Conte bis vuole a tutti i costi acchiappare i 36-37 miliardi del MES? E perché l’Unione europea dell’euro a ‘trazione’ tedesca vuole a tutti i costi rifilarci il MES, se è vero che in questi giorni per fare ‘inghiottire’ il MES al Parlamento italiano si è scomodata persino la Cancelliera tedesca Angela Mekel?

La motivazione della Germania è ‘corretta’: in questo Paese – che non riesce più a vendere le proprie automobili nemmeno ai cani – la crisi economica che si scatenerà in Autunno sarà tremenda. Ricordiamoci che i tedeschi, oltre agli effetti negativi del Coronavirus, devono fare i conti anche con i dazi doganali dell’America di Trump.

PAROLA D’ORDINE A BERLINO: “SPOLPARE L’ITALIA” – Avendo finito di ‘spolpare’ la Grecia, al Governo tedesco, per assicurare un alto tenore di vita ai propri cittadini anche in tempo di crisi, non rimane che provare a ‘spolpare’ l’Italia. E come dovrebbero ‘spolpare’ l’Italia i tedeschi? Con il MES, ovviamente, strumento controllato proprio dalla Germania.

Per fortuna che in Italia c’è ancora libertà di espressione e di stampa: quella libertà di espressione e di stampa che ha consentito e consente a politici e giornalisti di illustrare agli italiani come stanno le cose. E cioè che il MES che i tedeschi cercano di fare ‘inghiottire’ all’Italia è lo stesso MES che ha consentito alla Germania di derubare la Grecia.

Infatti i trattati internazionali che hanno istituito il MES non sono cambiati e, una volta presi i 36-37 miliardi del MES, l’Italia, nel giro di qualche anno, dovrebbe tagliare le pensioni, ridurre i dipendenti pubblici, tagliare gli stipendi ai dipendenti pubblici, ridurre i posti letto negli ospedali, aumentare l’IVA e, soprattutto, vendere ai tedeschi, a prezzi stracciati, gli asset che l’Italia non ha ancora svenduto: insomma i tedeschi vorrebbero riservare all’Italia lo stesso trattamento che hanno riservato alla Grecia.

Dal loro punto di vista, i tedeschi hanno ragione: i soldi che hanno depredato ai greci e, in generale, all’Europa mediterranea gli basteranno per vivere bene altri due anni nonostante la crisi economica; tra due anni, però, dovranno cominciare a depredare un altro Paese: è per questo che vogliono rifilare il MES all’Italia, così, tra due anni, cominceranno a fare all’Italia quello che hanno fatto alla Grecia.

Prima domanda delle domande: se lo scenario è questo – e che sia questo non ci sono dubbi – perché il Governo Conte bis vorrebbe acchiappare i 36-37 miliardi di euro del MES? Semplice: perché i conti pubblici italiani, in questo momento, sono quasi a zero. L’Italia è alla canna del gas e siccome è rimasta ‘impiccata’ all’Europa dell’euro, per tirare a campare si deve ulteriormente indebitare.

L’ILLUSIONE DEL PD: TENERSI LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA – Ma siccome il livello d’indebitamento è ormai troppo elevato, il Governo Conte ha bisogno di acchiappare questi 36-37 miliardi di euro per provare a tirare a campare.

Seconda domanda delle domande: perché il Governo Conte bis deve tirare a campare? Risposta: perché tra poco più di un anno bisognerà eleggere il nuovo presidente della Repubblica e l’Europa dell’euro lo vuole ‘europeista’. I ‘capi’ del PD, Beppe Grillo, Matteo Renzi e il pugno di parlamentari di Liberi e Uguali pensano – ma secondo noi si illudono – di conservare la maggioranza in Parlamento e di eleggere il nuovo presidente della Repubblica.

E’ così? A nostro modesto avviso, no. Da cosa lo deduciamo? Dalle parole che ieri, nel corso della trasmissione televisiva Mezz’ora in più Lucia Annunziata ha letteralmente strappato dalla bocca del leader della Lega, Matteo Salvini. La Annunziata ha messo alle strette il ‘capo’ dei leghisti che, alla fine, ha ammesso che sì, che, alla fine, in questa settimana o magari la prossima settimana altri parlamentari potrebbero lasciare il Movimento 5 Stelle.

E’ noto che il primo ‘avvertimento’ al Governo Conte bis, al PD e a Grillo è arrivato nei giorni scorsi, con l’addio di due parlamentari grillini. Ma, a quanto pare, ce ne potrebbero essere altri.

Ecco così che i conti fatti dal PD – ovvero eleggere un nuovo presidente della Repubblica – cominciano a saltare. In pratica, PD, Beppe Grillo e Matteo Renzi stanno impostando tutte le scelte politiche attuali su un presupposto sbagliato, perché tra poco più di un anno non riusciranno ad eleggere un ‘proprio’ presidente della Repubblica. Con questo errore di prospettiva politica stanno portando il Governo Conte bis su un binario morto e l’Italia allo sfascio.  

Ricordiamo che il MES, in Parlamento, non è stato approvato perché c’è il “No” secco di Lega, Fratelli d’Italia e una parte consistente dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, che ormai non seguono più Beppe Grillo. In tanti si aspettavano una scissione del Movimento capeggiata da Alessandro Di Battista.

Ma Di Battista, fino ad ora, non ha puntato sulla scissione: vorrebbe ‘soffiare’ il Movimento 5 Stelle a Beppe Grillo, l’uomo che ha imposto l’accordo con il PD. Solo che Grillo resiste e Di Battista è rimasto in mezzo al guado: nel senso che non sa più cosa fare.

DI BATISTA INDUGIA E I PARLAMENTARI GRILLINI SCAPPANO – E mentre Di Battista indugia, alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, in dissenso con Grillo, sono andati via. e altri, a quanto pare, starebbero per lasciare una nave che affonda.

Questo spiega il perché, tra meno di un anno, il PD, Grillo e Renzi non avranno più in Parlamento i voti per eleggere il presidente della Repubblica. E non potranno nemmeno governare l’Italia, perché senza i soldi del MES si ritroveranno sempre più nelle mani di un’Europa dell’euro a ‘trazione’ tedesca che, nel frattempo, si va decomponendo.

In Austria dovrà essere celebrato un referendum dove si chiederà ai cittadini se vorranno lasciare l’Europa dell’euro o restarci. Non c’è nemmeno bisogno di dire chi vincerà: sarà un plebiscito per il “No” a un’Unione europea fallimentare (ricordiamoci che, tutte le volte che gli europei si sono pronunciati sulla Ue, l’hanno inesorabilmente ‘bocciata’). .

A quel punto la Ue si sfascerà del tutto, ogni Paese tornerà a governarsi da solo e la Germania guadagnerà una barca di soldi, perché le clausole di un’eventuale fine dell’Unione europea sono state scritte dai tedeschi che, ovviamente, si sono più che tutelati.

E l’Italia che fine farà? Provate a indovinare…

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti