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Affare-migranti/ La verità è che della Sicilia ai Governi romani non gliene può fregare di meno!/ MATTINALE 462

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Lo scorso Aprile il giornale on line ‘Sputnik Italia’ ha anticipato che i clan libici avrebbero ripreso l’attività, ovvero il trasporto di esseri umani dall’Africa alla Sicilia. Tutto si sta verificando secondo le previsioni. Anche l’arrivo di migranti positivi al Coronavirus. Di fatto, Lampedusa e la Sicilia sono diventate le basi operative di questo sistema. Ennesima conferma che la Sicilia è una colonia 

Ieri è venuta fuori la notizia che ci sono 28 migranti positivi su una nave ormeggiata a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Tutto è sotto controllo, fanno sapere da Roma. Siamo tutti tranquilli. In altre parti d’Europa, in presenza di una decina di contagiati da COVID-19 o Coronavirus, si procede alla quarantena. Insomma, si chiude tutto e basta. Qualche giorno fa hanno fatto così anche a Palmi, in Calabria. In Sicilia, invece, a quanto pare, siamo ‘importatori netti’ di infettati da Coronavirus. Però la situazione è sotto controllo…

Sempre ieri, a Lampedusa, sono arrivati con i soliti barchini altri 71 migranti. Che, ovviamente, verranno trasferiti in Sicilia. Così scopriamo che la nostra Isola, oltre ad essere una base militare americana (aeroporto di Sigonella tra Catania e Lentini e MUOS a Niscemi), oltre ad essere la meta prescelta dei tedeschi, che hanno già messo le mani su un paio di Riserve naturali, aprono sportelli bancari e hanno già piazzato oltre 50 centri commerciali (otto solo a Palermo), oltre ad essere stata scientificamente derubata dai passati Governi nazionali di centrosinistra è diventata, di fatto, la base operativa del ‘commercio di essere umani’.

Era già tutto previsto? Sì. Lo scorso Aprile Sputnik Italia scriveva:

“Migranti, ritorno al passato”.

“In Libia i clan dei trafficanti di uomini schierati con Tripoli strappano al generale Haftar la città costiera di Sabratha e si preparano a riprendere l’attività. E la sanatoria per i migranti irregolari proposta dai ministri Bellanova e Lamorgese rischia di agevolarli moltiplicando il numero dei disperati pronti a tutto pur di raggiungere l’Italia”.

Noi abbiamo ripreso questo articolo perché sapevamo come sarebbe andata a finire. 

E abbiamo anche anticipato che in Africa il Coronavirus, benché lentamente, era in piena diffusione. E che, prima o poi, facendo arrivare migranti dall’Africa, sarebbero arrivati anche migranti colpiti dal Coronavirus.

Un primo caso si è verificato qualche mese fa a Pozzallo. Quello che è avvenuto poi non lo sappiamo: ma sappiamo che, ogni tanto, i migranti scappavano dai centri di accoglienza siciliani tornati in auge con il ritorno del PD al Governo dell’Italia.

Da ieri sappiamo che, in una nave ormeggiata a Porto Empedocle, ci sono 28 migranti positivi al Coronavirus. E sappiamo, anche, che altri migranti sono arrivati e che altri ne arriveranno. Il ‘sistema’ non si ferma e non si fermerà. E se qualcuno in Sicilia si lamenta diventa subito “razzista”.

Il sistema creato funziona come un orologio svizzero. Per i barchini il “porto sicuro” è l’isola di Lampedusa, per le navi targate ONG i “porti sicuri” sono quelli siciliani. 

Quando c’era il Governo tra grillini e leghisti – nonostante la confusione e certi atteggiamenti sopra il rigo, se non un po’ razzisti del vice premier e Ministro degli Interni Matteo Salvini – si aveva qualche notizia di distribuzione dei migranti in Italia e in Europa. Ora non si sa più nulla. Pensa a tutto la colonia-Sicilia.

Tutti gli sforzi fatti dai siciliani – due mesi chiusi in casa, tutti bloccati – a cosa sono serviti? E a cosa serve il distanziamento sociale nelle spiagge se poi i migranti – che potrebbero essere fonte di infezione – continuano ad arrivare in Sicilia? (talvolta arrivano anche nelle spiagge, in presenza di bagnanti). E che senso ha bloccare la movida nelle città siciliane, creando problemi alle attività commerciali se i migranti che potrebbero essere positivi al Coronavirus viaggiano sulle navi di linea?

Le nostre non sono domande tanto per. Ieri mattina, visto che a Porto Empedocle ci sono 28 migranti positivi al Coronavirus, e visto che, da Lampedusa, i migranti vengono trasferiti a Porto Empedocle via mare, ci siamo chiesti e abbiamo chiesto con quali navi i migranti arrivati a Lampedusa – che come i 28 migranti nella nave ormeggiata a Porto Empedocle potrebbero essere anche loro positivi al Coronavirus – vengono trasferiti a Porto Empedocle. 

Razionalmente, abbiamo dato per scontato che, trattandosi di persone a rischio, il trasporto di questi migranti venga effettuato su navi dedicate. Invece ieri pomeriggio ci hanno inviato un video nel quale si vede che i migranti arrivati a Lampedusa vengono trasferiti sulla nave di linea! Cioè sulla stessa nave che trasporta i comuni cittadini!

Quindi i comuni cittadini e il personale che lavora in queste navi vengono a contatto con questi migranti che potrebbero essere positivi al Coronavirus. Ah già, dimenticavamo, i positivi non sono più contagiosi… Anche il migrante ricoverato a Caltanissetta non è contagioso?

Altra domanda: il personale delle navi e i militari che accompagnano i migranti nel trasporto via nave lo fanno con i sistemi di massima protezione? Ce lo chiediamo perché queste persone, la sera, tornano a casa con i propri familiari.

Ma un parlamentare nazionale eletto in Sicilia che presenta una bella interrogazione al Governo per capire come stanno le cose non si trova? Da quando sono cominciati gli sbarchi dei migranti con i barchini a Lampedusa quanto è costato allo Stato il trasporto di migranti a Porto Empedocle?

La verità è che all’attuale Governo nazionale della Sicilia e dei Siciliani non importa granché. Di fatto, Lampedusa e Porto Empedocle sono diventate le basi operative di questo sistema.

Non abbiamo nulla contro i migranti che arrivano in Sicilia. Ma ci piacerebbe capire chi gestirà, come e dove i migranti positivi al Coronavirus che sono già arrivati in Sicilia e che continueranno ad arrivare in Sicilia.

E che succederà se in Autunno arriverà una seconda ondata di Coronavirus? Noi siciliani tutti in casa in attesa dei “600 euro” e gli ospedali siciliani pronti ad assistere i migranti che continueranno a sbarcare?

Foto di Porto Empedocle tratta da Grandangolo

 

 

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