Al via in Sicilia la “vendemmia verde” fino a un massimo di 5 ettari

20 giugno 2020

La misura, prevista dall’OCM vino, prevede la distruzione o l’eliminazione di tutti i grappoli non ancora giunti a maturazione, riducendo a zero la resa. Agli agricoltori, in base alla superficie, può andare un indennizzo compreso tra i 1.500 e i 15.000 euro  

Il settore vitivinicolo siciliano era già in crisi prima dell’esplosione della pandemia di Coronavirus e lo è ancora di più oggi. Da qui l’importanza di misure a sostegno degli agricoltori che producono uva da vino. Tra queste misure c’è la “vendemmia verde”, ovvero l’eliminazione della produzione. Il tema è affrontato in un comunicato dalla Cia siciliana, la Confederazione italiana degli agricoltori.

“Al via la ‘vendemmia verde’ per i viticoltori siciliani – si legge nel comunicato – misura del decreto Rilancio a sostegno del comparto per tamponare la grave emergenza economica attraversata da tutto il settore vitivinicolo a causa del Covid-19. A comunicarlo è la Cia Sicilia Occidentale, che ha seguito da vicino la stesura del bando da parte dell’assessorato regionale all’Agricoltura, trovando sponda favorevole per la modifica di alcune parti che avrebbero rischiato di annullare la misura per tante aziende dell’Isola”.

“La vendemmia verde – prosegue il comunicato – è una misura prevista dall’OCM vino (Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo, la regolamentazione unica dell’Unione Europea che disciplina il comparto), che prevede la distruzione o l’eliminazione di tutti i grappoli non ancora giunti a maturazione, riducendo a zero la resa. Un provvedimento che serve anche a mitigare gli effetti del grande ammasso di vini registrato negli ultimi mesi di lockdown (ma perché non scrivere blocco delle attività o chiusura? ndr) visto il blocco quasi totale del mercato nazionale ed internazionale. Agli agricoltori, in base alla superficie destinata a questa misura, può andare un indennizzo compreso tra i 1.500 e i 15.000 euro”.

“Il settore vitivinicolo, rispetto ad altri del comparto agricolo, è stato sicuramente tra i più danneggiati dalla pandemia – prosegue il comunicato -. La vendemmia verde deve essere, però, una prima misura in soccorso dei produttori siciliani, che sarà utile a indennizzare in parte le perdite dopo gli investimenti fatti – commenta Antonino Cossentino, presidente della Cia Sicilia Occidentale -. Confidando sulla disponibilità al dialogo mostrata finora dall’assessore Edy Bandiera (assessore regionale all’Agricoltura ndr) – dice ancora Cossentino – a questa misura pensiamo sia necessario affiancarne un’altra, la vendemmia selettiva, che in questo momento è in contrapposizione con la vendemmia verde: o fai l’una o fai l’altra. Per noi invece, una non esclude l’altra. Unire queste due misure ci permetterebbe di ridurre ancora la produzione non ottimale e di concentrarci su quella eccellente, di qualità. Permetterebbe ai vini dell’Isola di emergere ancora meglio nel mercato”.

“La vendemmia selettiva – leggiamo sempre nel comunicato – è una selezione che viene fatta direttamente sul campo, separando i grappoli migliori da quelli mediocri: uve scadenti, anche in percentuali ridotte, possono rovinare il lavoro di un intero anno”.

“Per la vendemmia verde – spiega Luca Basset, direttore della Cia Sicilia Occidentale – intanto, possono partire già le domande sul portale del Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) attraverso i Centri di Assistenza Agricola. Il nostro Caa ha già iniziato a raccogliere le prime domande ed è disponibile a dare tutte le informazioni per accedere a questo provvedimento”.

“Agli agricoltori in graduatoria utile – conclude il comunicato – verrà erogato un sostegno di 3.000 euro per ettaro, le superfici ammesse vanno da un minimo di 5.000 metri quadrati a un massimo di 5 ettari. Altro requisito fondamentale è che il vigneto, oggetto del sostegno, deve essere impiantato da almeno quattro campagne vitivinicole”.

Certo, gettare il prodotto – in questo caso l’uva da vino – non è il massimo. “Per il Sud è la soluzione migliore – ci dice il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino -. Noi non abbiamo le strutture per garantire la distillazione”.

D’accordo con la vendemmia verde si dice anche Franco Calderone, agricoltori, produttore di vino. “E’ una misura di sostegno importante in un momento difficile come quello che stiamo vivendo – dice Calderone -. E, alla fine, l’intervento non va oltre i cinque ettari. va bene così”.

Foto tratta da WineMag.it

 

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