Palermo: il disastro di Bellolampo e la follia di 9,5 milioni di euro di debiti fuori Bilancio!/ MATTINALE 458

19 giugno 2020

Dedichiamo questo Mattinale a una doppia follia amministrativa. Il ricorso a un mega debito fuori Bilancio di 9,5 milioni di euro approvato dal Consiglio comunale di Palermo. E la ragione di questo debito fuori Bilancio, che verrà utilizzato per pagare l’aumento del costo del servizio raccolta rifiuti togliendo altri servizi ai cittadini. Il sì temerario dei consiglieri comunali che si sono assunti una grande responsabilità 

TARI a Palermo. I consiglieri comunali lo sanno che questa Tassa – la Tassa per i rifiuti – deve coprire il costo per la raccolta e lo smaltimento degli stesso rifiuti? A quanto pare, no. Infatti alcuni consiglieri comunali hanno approvato un debito fuori Bilancio pari a 9,5 milioni di euro per far quadrare i conti della RAP, la società controllata dal Comune del capoluogo della Sicilia che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.

Quello del ricorso ai debiti fuori Bilancio è uno scandalo senza fine. Per molti Comuni è la norma (non per tutti). Soprattutto al Comune di Palermo. Ma questa volta c’è un problema nel problema. Almeno dal nostro punto di vista.

I debiti fuori Bilancio, per la cronaca, sono soldi che i Comuni pagano tagliando servizi ai cittadini. Non potendo aumentare la TARI – che a Palermo è ormai ai massimi livelli – il Comune di Palermo, per sostenere la RAP, ha pensato bene di ricorrere a un mega debito fuori Bilancio.

L’aspetto incredibile è che la responsabilità di un atto amministrativo temerario va in capo ai consiglieri comunali che hanno approvato questa delibera, sulla quale pesa, come leggiamo sul quotidiano on line Live Sicilia, il parere contrario della Ragioneria generale del Comune e del Collegio dei Revisori dei Conti. Una vicenda che potrebbe finire sui tavoli della Corte dei Conti.

Perché sta succedendo tutto questo? Perché il Comune di Palermo ha gestito male la discarica cittadina di Bellolampo. Negli anni del Governo regionale di Rosario Crocetta in questa discarica, irrazionalmente, hanno conferito i rifiuti un bel numero di Comuni della provincia di Palermo.

Una scelta dissennata, da parte di una politica che faceva gli interessi della discariche a scapito della raccolta differenziata dei rifiuti. Una scelta che ha fruttato al Comune di Palermo un bel po’ di quattrini, visto che i Comuni del Palermitano, per conferire i rifiuti a Bellolampo, pagavano.

Noi, nel Dicembre del 2017, nell’osservare quello che stava avvenendo, abbiamo previsto il caos a Palermo in materia di gestione dei rifiuti scrivendo il seguente articolo:

“Discarica di Bellolampo: si va verso il disastro, ma non gliene frega niente a nessuno!”.

Il disastro è arrivato. La sesta vasca di Bellolampo – che è un’assurdità, perché questa discarica dovrebbe essere già chiusa da un decennio, visto che continua ad inquinare – è stata saturata in tempi brevi visto che, come già, accennato, è servita irrazionalmente anche ad altri Comuni per sbarazzarsi dei rifiuti.

Il Comune di Palermo, ormai da mesi, dopo aver inquinato l’area di Bellolampo, porta i propri rifiuti in altre province della Sicilia, vanificando lo sforzo di quei Comuni della nostra Isola che lavorano per aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti.

Vogliamo porre una domanda al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e ai vertici del dipartimento regionale Acqua e rifiuti: a cosa serve promuovere la raccolta differenziata se nel più grande Comune della Sicilia la raccolta differenziata dei rifiuti è un quasi-fallimento e se lo stesso Comune di Palermo ‘esporta’ i propri rifiuti in altri Comuni della nostra Isola?

I cittadini dei Comuni della nostra Isola sono avvertiti del fatto che nel loro territorio vengono sepolti i rifiuti di Palermo? Ne sono felici?

Ovviamente, il trasporto dei rifiuti verso altre disgraziate province della nostra disastrata Isola ha un costo piuttosto ‘salato’. Per il 2019 il costo è pari a 9,5 milioni di euro. Una cifra immensa. Che avrebbe dovuto essere pagata con un aumento della TARI. Aumento che avrebbe fatto infuriare i cittadini di Palermo, che ormai da tempo vivono in una città piena di rifiuti.

Non potendo aumentare la TARI l’attuale amministrazione comunale di Palermo ha pensato bene di ricorrere ai soliti debiti fuori Bilancio. Una pratica amministrativa, il ricorso ai debiti fuori Bilancio, che noi denunciamo da anni e sulla quale – sempre da anni – si aspetta un intervento chiarificatore della Corte dei Conti.

Può il Comune pagare l’aumento del costo del servizio per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti con il ricorso ai debiti fuori Bilancio? Noi nutriamo molti dubbi: dubbi che dovrebbero essere chiariti, così ci auguriamo, dalle ‘autorità’.

Questo perché questi 9,5 milioni di euro di debiti fuori Bilancio li pagheranno lo stesso ci cittadini di Palermo, che usufruiranno di servizi sempre più scadenti!

Che dire, infine, dei consiglieri comunali che hanno approvato la delibera da 9,5 milioni di euro di debiti fuori Bilancio? Che non ci vorremmo trovare al loro posto…

Ultima notazione: la discarica di Bellolampo. Che va chiusa e bonificata, restituendo ai cittadini di questa zona e del circondario un po’ di serenità.

L’idea di realizzare una settima vasca a Bellolampo – anche se più ‘ecologica’ rispetto alle precedenti – non sta né in cielo, né in terra. E ha fatto malissimo la Regione siciliana a entrare in questa storia che è di pertinenza del Comune di Palermo.

La gestione dei rifiuti urbani è di competenza dei Comuni. La discarica di Bellolampo è di competenza del Comune di Palermo. La gestione finanziaria della discarica di Bellolampo è del Comune di Palermo e non della Regione!

La Regione, al massimo, se lo ritiene corretto, si assuma la responsabilità della follia della settima vasca. Se la sente il Governo regionale – e se la sentono soprattutto i dirigenti regionali che debbono firmare gli atti – di ampliare la discarica di Bellolampo? Perché non firmano?

Noi – lo ribadiamo – ci auguriamo che la discarica di Bellolampo venga chiusa e che l’area venga finalmente bonificata.

Ah, dimenticavamo 1/ Per la gestione folle dei rifiuti di Palermo nel 2020 – cioè per quest’anno – si ricorrerà a un nuovo debito fuori Bilancio? Auguri ai consiglieri comunali che l’approveranno…

Ah dimenticavamo 2/ Che sarebbe successo se a votare una delibera così temeraria fossero stati consiglieri comunali della Lega? Il dubbio è che in Italia un atto amministrativo non sia più una cosa in sé: il dubbio è che valga e che venga esaminato in ragione di chi l’approva e l’adotta…

 

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