Perché tanto astio verso Guido Bertolaso e il generale Antonio Pappalardo?

31 maggio 2020

Dopo la Lega di Salvini, da attaccare sempre per nascondere il vuoto politico e operativo del Governo Conte bis, adesso la ‘presunta’ sinistra ha trovato altri due obiettivi da colpire per distrarre la gente dai problemi veri: Guido Bertolaso, da attaccare in Sicilia, e il generale in pensione Antonio Pappalardo da attaccare in Italia. Il tutto per cercare di nascondere i fallimenti politici, economici e sociali di PD, grillini e renziani   

In queste ore, tra la Sicilia e Roma, i veleni contro Guido Bertolaso e il generale in pensione Antonio Pappalardo si sprecano. Il primo – che è stato un bravo protagonista della Protezione civile italiana – viene attaccato perché lavorerà in Sicilia per conto del Governo regionale di Nello Musumeci. Il secondo è balzato agli onori delle cronache come leader del confusionario Movimento dei Gilet Arancioni.

Su questi due personaggi si sono scatenati i veleni di una certa fallimentare ‘sinistra’, o presunta tale: ovvero di chi, non potendo attaccare il Governo nazionale per questioni di misera appartenenza, non trova di meglio che scaricare le proprie frustrazioni in Sicilia su Bertolaso e in tutta l’Italia su un generale dei Carabinieri un po’ sopra il rigo, ma che di certo – su argomenti assai spinosi – non le manda a dire.

Noi non siamo vicini all’attuale Governo regionale, che consideriamo dannoso: non dannoso come il precedente Governo regionale di Rosario Crocetta, per carità: ma non certo un grande Governo: anzi. Basti pensare al pasticcio che il presidente Musumeci e il suo vice, l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, hanno combinato con l’IVA nel Gennaio del 2018: solo per questo dovrebbero essere mandati entrambi a casa!

Ma questo non ci impedisce di vedere le cose per come stanno rispetto ad altre questioni: e sulla nomina di Bertolaso non riusciamo a capire il perché di tanto astio da parte di una certa ‘sinistra’.

Bertolaso è già stato coinvolto in veleni e polemiche: ma la Giustizia ha dimostrato la sua estraneità ai fatti che gli venivano contestati. Le polemiche su Bertolaso sono solo uno strumento di distrazione.

Altrettanto incomprensibile è l’astio, unito a una presunta ‘superiorità’ mista ad altezzosità, manifestata dagli esponenti della stessa altrettanto ‘presunta’ sinistra contro il generale in pensione Antonio Pappalardo. Fino ad oggi cosa avrebbe fatto di male? Ha attaccato e sbeffeggiato i potenti? Ma questo è un male solo per chi è abituato a celebrare i potenti! E in ogni caso, non ci sembra in grado di scalfire l’attuale Governo. 

E’ un personaggio un po’ “fumettistico”, il generale in pensione Pappalardo, come scrive il filosofo Diego Fusaro? E allora? Ma veramente pensiamo che il male dell’Italia siano Bertolaso e il generale Pappalardo?

Al Governo dell’Italia ci sono personaggi disastrosi, a cominciare dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – quello dei 400 miliardi di prestiti bancari culminato in un flop e degli Eurobond finiti in una risata europeista – e ci preoccupiamo di Guido Bertolaso in Sicilia e del generale Antonio Pappalardo in Italia?

La verità sapete qual è? La verità è che le persone rimaste senza lavoro e senza soli per tre mesi di crisi Coronavirus – e parliamo di decine di milioni di persone – non hanno proprio motivo di parlare bene di questo Governo e dei quattro partiti che lo sostengono: PD, Movimento 5 Stelle, renziani e Liberi e Uguali.

A sostenere questo fallimentare Governo – che alla fine sta solo facendo il gioco della Lega di Salvini e di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni – sono quelli che durante i tre mesi di chiusura non hanno avuto problemi, se non quelli di evitare il contagio del virus.

Le persone che hanno sofferto – il popolo delle partire IVA, i titolari delle piccole imprese e chi ha perso il lavoro (in buona parte senza nemmeno ricevere la Cassa integrazione) – non hanno motivo di appoggiare questo inutile Governo Conte bis.

Né è pensabile – come sta facendo il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale di Pino Aprile e tutti i finti meridionalisti da tastiera – attaccare la Lega di Salvini fingendo di non vedere i disastri sociali ed economici che l’attuale Governo Conte bis ha prodotto e continua a produrre. E, magari, sottobanco – possibilmente nelle Regioni – appoggiare i candidati del PD.

In questo momento le formule della vecchia politica non servono più. Serve un’opposizione sociale per costruire un’alternativa politica e sociale al centrodestra e al centrosinistra. Questa alternativa sarebbe dovuta partire dal Sud. Invece assistiamo a polemiche inutili ora contro Salvini, ora contro Bertolaso, ora contro il generale in pensione Pappalardo.

Guarda caso, sempre contro le opposizioni e mai contro il Governo, che invece è il vero responsabile della disastrosa situazione economica in cui è sprofondata l’Italia.

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