Otto navi di grano canadese e americano a Bari: dieci senatori firmano un’interrogazione al Governo/ MATTINALE 519

19 maggio 2020

Dovrebbero rispondere (ma risponderanno?) i Ministri Teresa Bellanova (Politiche agricole) e Roberto Speranza (Salute-Sanità). Il silenzio del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (PD), il silenzio del sindaco di Bari, Antonio Decaro (PD), e il silenzio del sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abate (Movimento 5 Stelle). Ignorato il Principio di precauzione. I veleni contenuti in questo grano

Dieci senatori della Repubblica italiana per otto navi cariche di grano arrivate a Bari. Dieci senatori che firmano una dettagliata interrogazione parlamentare che si rivolgono alla alla Ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova e al Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza, chiedendo ‘lumi’ sull’impressionante carico di grano estero, in buona parte canadese, arrivato nel porto di Bari.

Come ripetiamo spesso, la Puglia è la Regione italiana con il maggior numero di mulini presenti in Italia. Dalla Puglia il grano che arriva con le navi dall’estero – Canada in testa – viene macinato e trasportato in tutta l’Italia. Con questo grano, che contiene Iddio solo sa che cosa, si produce la ‘celebrata’ pasta italiana, il pane, le pizze e via continuando.

NAVI & VELENI – Ricordiamo che quando il grano viaggia su una nave – a meno che le stive delle navi non siano crio-refrigerate – deve essere per forza di cose trattato con sostanza chimiche che servono a impedire la proliferazione di insetti, funghi e altri organismi e microrganismi. Se poi il grano che arriva è stato coltivato in aree umide e fredde – per esempio in certe aree del Canada – ecco che per maturare ha avuto bisogno del glifosato.

Risultato: meglio non pensare a quello che arriva sulle tavole degli italiani e sulle tavole di chi importa dall’Italia la pasta industriale prodotta con questo grano…

Di solito, a combattere questa difficilissima battaglia è il senatore della Basilicata Saverio De Bonis, presidente di GranoSalus. Ma questa volta, a firmare l’interrogazione, come già ricordato, ci sono altri nove senatori: Martelli, Ciampolillo, Defalco, Buccarella, Nugnes, Binetti, Saccone, Lonardo, Papatheu a cui si sono aggiunti De Petris, Corrado e Giro.

Le domande che i senatori hanno posto ai citati Ministri Bellanova e Speranza sono le seguenti:

“se non ritengano che i grani esteri, provenienti da aree dove il clima impone l’impiego di glifosato, debbano essere assoggettati al principio di precauzione comunitario previsto dal regolamento (UE) n. 2016/1313, recepito dal decreto del Ministero della Salute del 9 agosto 2016, ma mai applicato con apposte circolari dai dirigenti degli uffici periferici USMAF”

se non ritengano indispensabile far disporre immediati ed adeguati controlli in ossequio alla citata normativa comunitaria e nazionale, che vieta l’utilizzo di glifosato, prelevando i campioni da ogni stiva, affidandole a laboratori accreditati e rendendo noti gli esiti delle analisi e del monitoraggio;

se e quali iniziative intendano assumere al fine di scoraggiare l’acquisto e l’utilizzo di grani esteri che vengono miscelati con il grano duro nazionale, di ottima qualità, falsando le quotazioni del mercato italiano, come ha dimostrato la sentenza del TAR Puglia n. 1200/2019 del 16 settembre 2019 e costringendo gli agricoltori italiani ad abbandonare la coltivazione e produzione di grano”.

Sul siti di GranoSalus leggiamo alcune interessanti considerazioni.

2 MILIONI DI QUINTALI DI GRANO ESTERO – “Arrivo indisturbato di navi al porto di Bari con grano estero proveniente soprattutto dal Canada. Ci preoccupano 2 motivi: economico e sanitario. Otto navi per un totale di 2 milioni di quintali, la metà destinata al gruppo Casillo”.

Per la cronaca, il gruppo Casillo è il più importante gruppo italiano che opera nel settore cerealicolo. Casillo è presente con i propri silos anche in Sicilia.

“Quattro carichi sospetti – scrive GranoSalus – sono stati già sdoganati a Malta e in Spagna e non avranno controlli sanitari a Bari. I ministri Speranza e Bellanova che fanno? Difendono l’economia e la salute italiana? Disporranno controlli aggiuntivi sui carichi sospetti? O faranno l’ennesima sanatoria?”.

Dalla Ministra Bellanova, renziana, non ci aspettiamo nulla. Sarà interessante capire cosa farà il Ministro della Salute-Sanità Speranza, che non è né renziano, né del PD, ma di una formazione politica di sinistra.

“Il grano estero – leggiamo ancora nell’articolo di GranoSalus – oltre a deprimere il prezzo del mercato alla vigilia del raccolto nazionale (uso strategico della leva import-export), sembrerebbe anche molto pericoloso per la salute pubblica. Al fine di dare forza ad un’azione volta all’incolumità della salute di tutti gli italiani e perché si prenda coscienza del conseguente, gravissimo problema alimentare, è necessario informarvi. Sulle navi già sdoganate presso altri porti europei i controlli sono solo di natura documentale, senza alcun campionamento a fini di analisi tossicologiche. E’ inutile sottolineare il silenzio di Coldiretti consapevole che glifosate (o glifosato) e Don (micotossine Don) sono potenti immunodepressivi ed espongono più facilmente al rischio del COVID-19″.

In effetti non è un po’ strano che, nel piano di una pandemia in Puglia e in Sicilia continuino ad arrivare nave cariche di grano estero zeppe di sostanze chimiche e, spesso, anche di glifosato? Non è strano che dei controlli (ammesso che vengano effettuati) non si sa nulla?

CHE FINE HANNO FATTO MICHELE EMILIANO, ANTONIO DECARO, GIUSEPPE L’ABATE? – “Sorprende – prosegue l’articolo – anche il silenzio di Emiliano (dovrebbe essere Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia), Decaro (dovrebbe essere Antonio Decaro, sindaco di Bari, PD), L’Abbate (dovrebbe essere Giuseppe L’Abate, Movimento 5 Stelle, sottosegretario alle Politiche agricole) e Laricchia (dovrebbe essere Antonella Laricchia, parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle): fuori dal porto, sono gli altri organismi preposti ai controlli sanitari che dovrebbero intervenire e rispettare il principio di precauzione”.

 

“I cittadini meritano rispetto – scrive sempre GranoSalus – e tale rispetto parte anche dal divieto di fare arrivare sulle tavole degli italiani cibo contaminato e nocivo alla loro salute, sia pur a basse dosi. Tante piccole tracce di veleni sommate tra loro fanno ancora più danni al nostro organismo e siccome non ci sono studi che dimostrino l’assenza di rischi vale il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE, che in Italia non viene rispettato dal nostro governo. Nel porto di Bari sono arrivate tre navi. Le altre cinque navi arriveranno nei prossimi giorni. Un Governo serio di fronte al sospetto di navi già sdoganate è tenuto a fare analisi aggiuntive su tutte le stive di grano ed è tenuto a respingere le navi se trova più residui, in ossequio proprio al principio di precauzione”.

Segue la descrizione delle navi:

“Il nome della prima nave che ha finito di scaricare sabato è SALLIZAR FORTE, una Bulk Carrier battente bandiera Panama proveniente dal porto di NIKA TERA in UCRAINA, IMO: 9221633, con un carico di quasi 275 mila quintali di grano duro destinato alla società CASILLO COMMODITIES ITALIA SPA. L’agenzia è Spamat.

Il nome della seconda nave che sta scaricando è TUFTY, una Bulk Carrier battente bandiera Cipro proveniente dal porto di SOREL in CANADA, IMO: 9393163, con un carico di quasi 300 mila quintali di grano duro destinato alle società: Candeal Commercio srl (Foggia), Semolificio Loiudice (Altamura) e Amber Srl (Napoli). L’agenzia è Barimar”.

A questo punto GranoSalus pone alcune domande:

GRANO SDOGANATO A GIBILTERRA: PERCHE’? – “Perché il carico di grano canadese è stato sdoganato in Spagna? Perché Gibilterra è un porto europeo? Perché a questo punto i controlli sanitari a Bari saranno superflui?”.

Questa domanda vale per tutt’e otto le navi.

“Il nome della terza nave ancorata in rada è SAKYZAYA WISDOM, una Bulk Carrier battente bandiera Panama proveniente dal porto di VANCOUVER in CANADA, IMO: 9460590, con un carico di quasi 570 mila quintali di grano duro destinato alle società: GLENCORE AGRICULTURE IT SRL. L’agenzia è Agema”.

“Il nome della quarta nave ancorata in rada è APPALOOSA, una Bulk Carrier battente bandiera Panama proveniente dal porto di VANCOUVER in CANADA, IMO: 9646704, con un carico di quasi 195 mila quintali di grano duro destinato alla società: CEREAL SUD Srl (Altamura). L’agenzia è Agema”.

“Il nome della quinta nave che arriverà nei prossimi giorni è MUNTGRACHT, una General Cargo battente bandiera Olanda proveniente dal porto di MONTREAL in CANADA, IMO: 9571545, con un carico di quasi 83 mila quintali di grano duro destinato alla società: Gruppo Casillo (Corato). L’agenzia è Spamat”.

“Il nome della sesta nave che arriverà nei prossimi giorni è CAPE, una Bulk Carrier battente bandiera Liberia proveniente dal porto di MONTREAL in CANADA, IMO: 9498224, con un carico di quasi 195 mila quintali di grano duro destinato alla società: Gruppo Casillo (Corato). L’agenzia è Spamat”.

“Il nome della settima nave che arriverà nei prossimi giorni è HILMA BULKER, una Bulk Carrier battente bandiera Panama proveniente dal porto di HOUSTON in USA, IMO: 9747041, con un carico di quasi 320 mila quintali di grano duro destinato alla società: Gruppo Casillo (Corato). L’agenzia è Spamat”.

“Il nome dell’ottava nave che arriverà nei prossimi giorni è AN DING HAI, una Bulk Carrier battente bandiera Hong Kong proveniente dal porto di NEW ORLEANS in USA, IMO: 9751303, con un carico di quasi 110 mila quintali di grano duro destinato alla società Gruppo Casillo (Corato). L’agenzia è Spamat”.

Per tutti la solita domanda: perché questi carichi di grano sono stato sdoganati in Spagna? Perché Gibilterra è un porto europeo? Perché a questo punto i controlli sanitari a Bari saranno superflui?”.

QUI L’ARTICOLO DI GRANOSALUS

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