Il siciliano Alberto Samonà è il nuovo assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana

17 maggio 2020

Dobbiamo ammetterlo: il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che sembrava essersi ‘incartato’ con lo scivolone dell’assessorato ai Beni culturali e all’Identità siciliana ai leghisti, ha trovato il modo per venire fuori dall’angolo. La nomina di Alberto Samonà, siciliano e intellettuale di grande spessore, anche se con l’ombra leghista, è un fatto positivo

Alberto Samonà, giornalista e scrittore, è il nuovo assessore regionale ai Beni culturali della Sicilia.

Siciliano, classe 1972, Alberto Samonà ha tutti i titoli per svolgere con competenza l’incarico che gli è stato assegnato.

“Il presidente della Regione, Nello Musumeci – leggiamo in un comunicato di Palazzo d’Orleans, sede del Governo siciliano – ha conferito la delega di assessore regionale ai Beni culturali e della Identità siciliana ad Alberto Samonà. Palermitano, classe 1972, è giornalista professionista e scrittore. Appartiene ad una illustre famiglia di architetti e studiosi della tradizione popolare siciliana. Lo stesso neo assessore ha scritto e pubblicato numerosi saggi ed è consigliere d’amministrazione della prestigiosa Fondazione Piccolo di Calanovella. Dal settembre 2018 è responsabile del settore cultura della Lega Sicilia.

“Dopo l’irripetibile stagione dei tecnici – dice il governatore Musumeci – Alberto Samona è la giusta sintesi della militanza politica e della competenza professionale. Lo conosco da anni e sono certo che saprà svolgere con passione il ruolo che, di intesa con il suo partito, ho voluto affidargli”.

Il presidente della Regione Nello Musumeci sembrava messo all’angolo. Avendo già in campagna elettorale un’alleanza con la Lega di Salvini, prima o poi avrebbe dovuto dare a questa formazione politica un posto in Giunta. La Lega chiedeva l’assessorato all’Agricoltura, ma il Governatore dell’Isola ha trovato il muro del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. Così ha deciso di dare alla Lega l’assessorato ai Beni culturali, scatenando tante proteste, alcune corrette, altre strumentali.

Le proteste del PD siciliano, ad esempio, sono tragicomiche: si tratta, infatti, del partito che, nella passata legislatura, ha affidato l’assessorato all’Economia a un toscano, Alessandro Baccei, inviato nella nostra Isola dall’allora segretario nazionale del PD, Matteo Renzi. Quello che è successo nella passata legislatura I Nuovi Vespri lo hanno documentato a partire dal 2016 (qui un articolo sui danni economici e finanziari prodotti in Sicilia nella passata legislatura). In pratica, un disastro finanziario ai danni della Sicilia.

Alla fine Musumeci ha trovato il nome giusto: prima che leghista, infatti, Alberto Samonà è siciliano. E che siciliano: uno dei suoi zii è Giuseppe Samonà, tra i più importanti urbanisti siciliani del ‘900 e anche progettista di pregio: suo il progetto del palazzo dell’ENEL di Palermo. E un altro suo zio è lo scrittore Carmelo Samonà.

Alberto Samonà ha alle spalle anche una storia politica. E’ cresciuto nella destra siciliana dove è sempre stato un’anima critica. Tant’è vero che, a un certo punto, ha abbandonato la destra per abbracciare la causa dei grillini.

E’ stato un attivista molto attento e molto appassionato del Movimento 5 Stelle. E avrebbe dovuto essere uno dei candidati alle elezioni politiche del 2018. Ma, incredibilmente, quando la sua candidatura era ormai certa, è stato escluso. Il suo non è l’unico caso di esclusione da questo strano Movimento.

Ma la sua mancata candidatura tra i grillini non è passata sotto silenzio. Anche perché – ribadiamo – Alberto Samonà aveva lavorato con grande impegno e grande passione nel Movimento 5 Stelle.

Dopo la sua esclusione ha abbandonato il Movimento 5 Stelle. Qualche tempo dopo ha aderito alla Lega.

Chi scrive conosce e stima Alberto Samonà da decenni. Lo stimiamo per la sua correttezza, per la sua bravura come giornalista (è un ottimo ‘battitore’ di cronaca giudiziaria) e per la sua passione per la cultura.

Da giornalista, come lettore, lo abbiamo apprezzato in questi anni come direttore de ilSicilia.it.  

Non abbiamo condiviso la sua scelta leghista. Ma questo non ha mai messo in discussione la nostra lunga e salda amicizia.

Pur restando critici verso la Lega – della quale non condividiamo la linea politica di fondo – non possiamo che essere contenti per la nomina ad assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana di una persona che ha tutti i numeri e tutte le competenze per fare bene.

Ad Alberto Samonà vanno gli auguri di buon lavoro de I Nuovi Vespri.

 

 

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