Nuove schegge di storia 4/ Il ‘giallo’ della morte del cantante Rino Gaetano legato agli ‘Illuminati’?

2 maggio 2020

In questa quarta puntata di ‘Nuove schegge di storia’, Giovanni Maduli ci regala un passo di un libro di Bruno Mautone molto interessante sul mai dimenticato cantante calabrese, Rino Gaetano, e sulla sua morte. Una serie di spiegazioni e di indizi ci portano a scoprire qualcosa dio sconvolgente sulla “sulla tentacolare mano degli USA” e sul Nuovo Ordine Mondiale…    

L’artista di Crotone (Rino Gaetano, n.d.r.), canta pure di Bismark, “Otto-von-Bismark-Shonhausen per l’unità germanica si annette mezza Europa…”. Il potentissimo politico della terra germanica della seconda metà dell’ottocento, soprannominato il “Cancelliere di ferro”, era vicino agli “Illuminati”, nonché in stretto contatto col generale e uomo politico statunitense Albert Pike, massone del grado più elevato. Infatti Albert Pike sarà l’autore di dottrine politico-militari sostenenti il proseguimento del potere politico a ogni costo, sottolineando che anche organizzare stragi da parte dei governanti di propri cittadini è opportuno e utile se tali fatti servono a puntellare il dominus.

Nel richiamare la figura storica di Lafayette, l’artista ancora una volta ci porta in… America. Nella bellissima narrazione musicale Lafayette ritornando in Europa porta un cappello nuovo, un accessorio assai gradito a Rino Gaetano, come è noto, basta ricordarsi il Rino che si esibisce a Sanremo nel 1978 con Gianna o anche l’esibizione al Cantagiro pure del 1978, un jeans sdrucito, una maglietta dimessa, ma con… cappello e bastone.

Il cappello di Lafayette potrebbe raffigurare il così detto “Tronco della vedova” involucro a forma di cappello più o meno cilindrico, ove nel corso delle loro esoteriche riservate cerimonie i fratelli inseriscono, mantenendo segrete le loro intenzioni, la mano chiusa.

Quello che più conta, al di la del… cappello, sono ancora una volta le esplicite connessioni che l’artista crotonese compie; Lafayette non è un intellettuale qualsiasi, piuttosto è il diffusore delle idee massoniche affermatesi, in senso istituzionale per la prima volta con la rivoluzione AMERICANA.

Insomma fin dal ‘700 influssi e condizionamenti provengono dalla terra che prese il nome da Amerigo Vespucci, Rino Gaetano ritiene di evidenziarlo.

Il così detto “Nuovo Ordine Mondiale”, una sorta di governo unico per il mondo intero guidato da una èlite di illuminati, trae origine proprio dagli ideali massonici affermatisi nelle rivoluzioni del ‘700, e La Fayette ebbe ruolo sia in America (1776) che in Francia (1789), ideali progressivamente diffusisi a livello globale permeando sempre più i centri di potere politico, militare, finanziario, industriale, mass mediatico, della cultura.

Attualizzando il discorso ai nostri giorni nelle sue tante canzoni, e soffermandosi sulla tentacolare mano degli USA, l’artista evidenzia come tale disegno sia in itinere e sempre più attuale. Perciò nei suoi bellissimi brani vi è un’allarmate descrizione di intrecci tra richiami massonici e attività politico-militari in Italia da parte degli USA, potenza nella quale più pregnante e agguerrita risulta la presenza di illuminati che finalizzano la propria opera alla creazione del Nuovo Ordine Mondiale.

Bruno Mautone Chi ha ucciso Rino Gaetano?, UnoEditori, pag. 100, 101.

Foto tratta da Cinque cose belle

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