… e così Agorà di RAI 3 non è riuscita a screditare i napoletani. Che ‘sfortuna’…

16 aprile 2020

Dovevano ‘beccare’ i napoletani in giro per le strade durante l’emergenza Coronavirus. Ma è andata male, perché i napoletani hanno rispettato le leggi dello Stato. Una vicenda emblematica che la dice lunga sul servizio pubblico televisivo italiano. Le reazioni del Movimento 24 Agosto di Pino Aprile e di Flavia Sorrentino  

A Milano e a Roma, in barba alle prescrizioni-restrizioni del Governo nel nome dell’emergenza Coronavirus, le gite fuori porta di centinaia di automobilisti non hanno fatto notizia. Fa notizia invece una bizzarra grigliata sui tetti del popolare quartiere dello Sperone di Palermo (ne abbiamo parlato qui); e avrebbe dovuto fare notizia un po’ di ‘veleno’ su Napoli: solo che i napoletani, da persone civili, durante le vacanze pasquali sono rimaste a casa e la televisione italiana ha mancato uno ‘scoop’.

La storia sembra incredibile. Soprattutto perché ha come protagonista la RAI, in particolare la trasmissione Agorà di RAI 3.

“Un’inviata – scrive Il Mattino di Napoli – si trovava per le strade di Napoli per monitorare la situazione sul lockdown legato all’emergenza Coronavirus, ma si è lasciata scappare alcune frasi fuori luogo che hanno fatto infuriare i napoletani. Frasi che hanno poi portato la conduttrice, Serena Bortone, a scusarsi durante la trasmissione di questa mattina”.

“In collegamento con la Bortone – leggiamo sempre su Il Mattino –  che le chiede se a Napoli si rispettano le regole e se la città è vuota, l’inviata risponde: «Siamo qui da mezz’ora in una zona che dovrebbe essere pedonale, ma ci sono molte auto e furgoncini. Questa dovrebbe essere una zona commerciale, ma il commercio in teoria è interrotto perché i negozi sono chiusi», dice. Poi si lascia andare ad una frase a metà tra una battuta e uno scivolone: «Non siamo fortunati in realtà, perché in questo momento non c’è nessuno, ma fino a poco fa c’era un passaggio intenso»”.

Lo sputtanamento in diretta dei napoletani non è riuscito, perché i napoletani sono rimasti in casa. Ma come gli viene in testa agli abitanti di Napoli di rispettare le leggi dello Stato italiano? A questo punto siamo arrivati? Era il caso di consumare un’ingiustizia del genere ai danni di chi cerca di regalare ai telespettatori italiani un’ ‘onesta e oleografica’ descrizione del Sud?

Commenta sulla propria pagina Facebook Flavia Sorrentino, protagonista dello sportello Difendi la città del Comune di Napoli:

“Se chiedessimo spiegazioni probabilmente la giornalista direbbe che è stata fraintesa. Lo scoop non c’è e per sfortuna di chi ci osserva attraverso uno ‘sguardo nordico’ i napoletani stanno dimostrando che il pregiudizio è nemico giurato della verità. Non si tratta di cercare a tutti i costi un motivo per indignarsi, ma di constatare ogni volta quanto sia interiorizzato il preconcetto culturale verso di noi. Le frasi pronunciate a metà, l’imbarazzo frammisto al dispiacere per non aver potuto cogliere in flagranza di inciviltà i napoletani, rappresentano moduli di un registro linguistico e gestuale che conosciamo bene e che combattiamo. Se c’è una cosa che questa emergenza ha portato alla luce – con le migliaia di vite spezzate e le inchieste di Bergamo e Milano per epidemia colposa – è che non possedete nessuna titolarità di cattedra etica da cui potete darci lezioni di civiltà. Probabilmente non ci dormirete la notte, ma è bene che cominciate a farvene una ragione”.

Sulla vicenda interviene anche il Movimento 24 Agosto per l’equità territoriale di Pino Aprile:

“I sottoscritti dirigenti nazionali del Movimento24agosto per l’Equità territoriale fondato da Pino Aprile sono venuti a conoscenza, attraverso le proteste dei numerosi iscritti sparsi in tutta Italia e all’estero, che questa mattina durante la trasmissione televisiva Agorà è stato trasmesso un servizio sulla città di Napoli in cui si è evidenziato quanto segue:

Serena Bortone, la conduttrice dallo studio, ha chiesto all’inviata a Napoli, Elena Biggioggero, quanto segue:

«Voglio sapere se Napoli è vuota oppure no, se si rispettano le regole oppure no», aggiungendo: «Tu sei milanese, quindi diciamo hai uno sguardo nordico sul nostro amato Sud».

L’inviata, in evidente imbarazzo, visibilmente delusa perché la strada centrale di Napoli appariva deserta con il passaggio di soli due autoveicoli ha pronunciato le seguenti parole:

«Non siamo fortunati in realtà, in questo momento si stanno comportando… cioè… non c’è nessuno, ma fino a pochi minuti fa c’era un passaggio intenso», nel tentativo di giustificare evidentemente un servizio che non stava andando a buon fine secondo le probabili intenzioni della redazione”.

“Nel manifestare tutta la nostra sorpresa per un servizio del genere (la RAI non può essere assimilabile all’informazione populistica e propagandistica di certe reti private) – prosegue la nota del Movimento 24 Agosto – nel rappresentare i nostri numerosi iscritti e nell’ottemperare alla nostra Carta dei Principi che rivendica l’equità anche dai mezzi di informazione che troppo spesso parlano del Mezzogiorno utilizzando luoghi comuni e pregiudizi estremamente dannosi quando non del tutto destituiti di fondamento, esprimiamo il nostro rammarico e le nostre vive proteste per il servizio andato in onda questa mattina nella trasmissione Agorà condotta da Serena Bortone.
Distinti saluti!”.

Seguono le firme dei I dirigenti nazionali del M24A- ET
Aprile Pino (presidente)
Pisapia Annamaria (vice-presidente)
Vescera Raffaele
D’Alessandro Roberto
Di Carlo Michele Eugenio
Pagano Emiliano
Vaccaro Massimiliano
Iannantuoni Domenico
Manfredelli Nicola
Ercolino Giuseppe
Aloisi Crocifisso
Calderone Franco
Spadafora Paolo
Lionetti Enzo
Fasano Ascenza Loredana
Lippolis Monica
Mastruzzo Massimo
Patruno Lino
Pirillo Aldo
D’Agostino Emilio
Tuccillo Angela

Foto tratta da Il Mattino

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