Pasquetta malandrina: l’ ‘arrustuta’ sui tetti di Palermo più grave dei tanti milanesi e romani in gita fuori porta!

16 aprile 2020

Dopo quello che è successo durante le vacanze pasquali, ci aspettavamo, per esempio, grande attenzione dell’informazione sulle centinaia di automobilisti che, a Milano e Roma, in barba alle prescrizioni del Governo, non si sono privati della gita fuori porta. Invece parliamo ancora della grigliata sui tetti del quartiere dello Sperone di Palermo. Mentre Milano e Roma sono già state assolte… 

Premessa: non condividiamo la grigliata sui tetti andata in scena qualche giorno fa nel quartiere dello Sperone a Palermo. Anche se non ci sembra il caso di demonizzare l’accaduto. Restiamo invece basiti per la piega mediatica che sta prendendo questa storia. Possibile che il protagonista di un simile gesto sia diventato un personaggio?

Il caso di Giuseppe Spagnolo – uno dei protagonisti della arrustuta sui tetti di Palermo – sembra confermarlo. Adesso per intervistarlo bisogna pagare.

Leggiamo un divertente articolo di Dagospia:

“Inizia con una telefonata a Giuseppe Spagnolo, il pensionato palermitano che a Pasquetta ha organizzato insieme ad altre persone un barbecue in terrazzo e poi ha detto:

‘Eravamo convinti di non fare nulla di male’.

Dice Spagnolo a La Zanzara su Radio 24:

‘Con me da oggi non si può più parlare. Lei con me non deve parlare, se vuole le do un numero. Non le posso rispondere, da oggi. Manco un secondo, ho dato i miei diritti di immagine e non posso parlare più con nessuno. Ho un agente, Toba Service, se vuole il numero…”.

Insomma, dalla grigliata malandrina all’agente che filtra le interviste.

Insomma, questa emergenza Coronavirus ci sta riservando di tutto, anche la notorietà per chi ha arrostito non sapiamo se carne o pesce sul tetto di un’abitazione privata, contravvenendo a una restrizione imposta nel nome della salute pubblica.

Ma se la grigliata – che ha avuto un successo mediatico dieci milioni di volte maggiore delle migliaia e migliaia di automobilisti che, per le vacanze pasquali, hanno affollato le strade di Milano e Roma – ci consegna un nuovo personaggio da giornali, radio e televisione qualche domanda ce la dobbiamo porre o no?

Leggiamo ancora su Dagospia:

“Ma scusi lei fa una grigliata sui tetti e poi si prende un agente?”.

Il protagonista della grigliata sui tetti dello Sperone replica così:

“Allora metto giù, lo volete il numero o no?”.

Il giornale chiama la società Toba Service:

“Sono Parenzo, le passo l’amministratore del Sole 24 Ore, Giuseppe Cruciani. Cercavamo il dottor Spagnolo”.

“Sì – rispondono – è un nostro contrattualizzato. E’ visibile? Video?”.

“No, radio, dieci minuti”.

“Gratis non si può fare perché dobbiamo anche recuperare i soldi della multa di questo signore, poverino. Le posso fare 1500 euro più Iva”.

“Possiamo chiudere a 800 più Iva, otto minuti”, risponde Parenzo.

“Mille, più Iva e fattura”, dicono ancora quelli di Toba.

“Chiudiamo a 900”, interviene Cruciani. “Abbiamo un accordo allora, ecco la mail dove mandare i dati per la fattura, gli orari, il contatto telefonico”.

Così, invece di chiedersi – e magari approfondire – il perché in una Lombardia dove ancora si muore di Coronavirus tanta gente, contravvenendo alle prescrizioni del Governo, si è messa in auto per passare fuori porta le vacanze pasquali, ci occupiamo del pensionato del quartiere Sperone di Palermo che arrostiva carne o pesce sui tetti!

La disobbedienza di tante persone nel Nord Italia e a Roma passa in secondo piano, anzi sparisce al cospetto di una bravata di una decina di persone nel capoluogo della Sicilia. Una foto emblematica che mette a confronto le strade vuote di Napoli e le auto che circolano a Roma (che potete osservare sopra: foto tratta da InterNapoli.it) non fa testo.

Così una città, Palermo, che durante le vacanze pasquali è rimasta in casa, lasciando le strade deserte, diventa, nel circo mediatico italiano, la città ribelle, anche se con una venatura folkloristica: quel folklore venato di paternalismo un po’ razzista che, per denigrare il Sud e la Sicilia, serve sempre.

Il grande peccato – il Nord dove si muore ancora che comunque non rinuncia alla gita pasquale fuori porta – scompare per fare posto alla arrustuta di Palermo.

L’informazione è servita!

A questo punto, perché mai dovremmo condannare il signor Giuseppe Spagnolo, che almeno su questo antimeridionalismo mediatico prova a fare ‘cassa’?

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