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Stanno preparando all’Italia il ‘cappio’ del MES: e l’Italia questo ‘cappio’ lo merita tutto!

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Da oggi siamo favorevoli al MES! E sapete perché? Perché l’Italia non è “una e indivisibile”, ma è “una e indifendibile”. Lo spettacolo dei radical chic di una certa ‘sinistra’ italiana che, pur di attaccare la Lega, tifa per il MES è troppo divertente. Volete il MES? Perfetto. Appena arriveranno ci divertiremo tutti. Ci dispiace solo per il Sud che pagherà il prezzo più elevato: ma se la linea politica dei ‘meridionalisti’ è l’antileghismo fine a se stesso, beh, il MES lo meritano anche loro!

Questo, più che un articolo, è un ricordo personale. Nel Gennaio 2012, insieme con la mia inseparabile amica e collega Antonella, avevamo dato vita al quotidiano on line, Link Sicilia. Nel Novembre dello scorso anno si era insediato il Governo di Mario Monti. Di lì a poco la Camera dei deputati avrebbe approvato il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità.

Quando è stato approvato il MES l’interesse dell’informazione per questo strumento era praticamente pari a zero. In Italia se ne parlava pochissimo. L’ammetto: anche io l’ho sottovalutato. L’attenzione per il MES e, in generale, per gli interventi della cosiddetta Troika, è cresciuto un po’ quando è iniziata la crisi greca.

Della Grecia sapevamo che aveva un debito pubblico pari a poco meno di 300 miliardi di euro. A tutti sembrò normale che l’Unione europea intervenisse in aiuto della Grecia. Ma…

In verità, le informazioni erano carenti. La stessa rete, sette-otto anni fa, non era quella di oggi. Il merito di avere spiegato agli italiani che cosa la Troika, grazie al MES, stava combinando in Grecia, è di Massimo D’Alema. L’ormai celebre video di Massimo D’Alema, in Italia, ha aperto gli occhi a tutti!

Questa magistrale spiegazione del come la Ue – banche tedesche per l’80% e forse oltre – stava massacrando la Grecia è di qualche anno dopo il 2012, se non ricordiamo male del 2015. Nel 2011 e nel 2012, a parte gli addetti ai lavori (e naturalmente ai tedeschi che, oggi, in piena crisi Coronavirus, con i soldi che hanno scippato alla Grecia, stanno aiutando le proprie imprese con contributi garantiti dallo Stato, non certo con i prestiti!), nessuno sapeva nulla di questa diavoleria del MES.

E’ stato Massimo D’Alema, lo ribadiamo, a spiegare a milioni di italiani con un video di pochi minuti, in modo chiarissimo, comprensibile anche a chi non si occupa di economia, che cosa stava succedendo in Grecia con il MES.

E oggi? Ieri sera il capo del Governo italiano, Giuseppe Conte, ha detto che il MES non è uno strumento adeguato. E che lui si batterà per gli Eurobond (che, detto per inciso, sono un’altra forma di indebitamento che ‘incapretterebbe’ comunque il sistema economico italiano, che invece di soccombere in uno-due anni come avverrà con il MES, scomparirebbe lentamente in cinque sei anni).

Dobbiamo credere a Conte? Diamogli questo credito.

 

Noi cosa pensiamo? Che la prossima settimana verranno a raccontarci la seguente bugia, in parte già anticipata. Ci verranno a raccontare che sì, l’Italia ha approvato il MES, ma che l’Italia non ricorrerà al MES: al massimo – attenzione a questa formula – ci diranno che l’Italia, al massimo, ricorrerà al MES senza le condizionalità.

Questa sarà la formula con la quale verrà presentato il “nuovo MES”. Tale formula è una bugia, come ha spiegato molto bene l’ex vice Ministro dell’Economia, Stefano Fassina:

“L’adattamento della ‘Linea di Credito a condizioni rafforzate’ (Enhanced conditions credit line) del Mes per offrire il prestito “Pandemic crisis support” è la trappola. Il Mes senza condizioni non esiste in natura, almeno fino a quando: si riscrive radicalmente il testo di tale Trattato internazionale; si elimina il riferimento, contenuto all’art 136 del Trattato di Funzionamento dell’Ue, alle “strict conditionality” per i meccanismi di stabilità; si abroga larga parte del Regolamento europeo 472/2013 attuativo della normativa “Two Pack”. È vero, come viene strombazzato, che nel Rapporto dell’Eurogruppo si prevede “come unico requisito di accesso alla linea di credito… l’utilizzo delle risorse per finanziare i costi direttamente o indirettamente relativi alla Sanità, alle cure e alla prevenzione dovuti al Covid-19”. Ma è scritto anche che: “Le norme del Trattato Mes devono essere seguite.” e “Dopo [la fine dell’emergenza Covid-19], lo Stato membro [coinvolto nel programma] rimane impegnato a rafforzare i suoi fondamentali economici e finanziari, in coerenza con il quadro di coordinamento e di sorveglianza economica e di finanza pubblica dell’Ue.’ In chiaro, vuol dire che la Troika arriva appena termina la crisi sanitaria”.

In questo momento, in Italia, invece di soffermarsi su cosa prevede il MES, i fans di una certa parte politica (la ‘presunta’ sinistra italiana targata PD), attaccano la Lega di Salvini e Giorgia Meloni.

Premesso che io non ho mai votato, né mai voterò Lega e Fratelli d’Italia, considerato che questo è il mio blog e posso scrivere quello che voglio, sapete cosa vi dico? Che, da oggi in poi difenderò il MES a spada tratta! Sapete chi mi ha convinto? I tanti radical chic di una certa ‘sinistra’ italiana che, pur di andare contro la Lega e la Meloni, oggi, stanno di fatto spianando la strada al MES.

Nessuno di questi personaggi della ‘sinistra’ italiana, sia chiaro, ha qualcosa a che vedere con i ceti popolari: tant’è vero che le loro battaglie sono per le libertà sessuali, per gli appalti (a Palermo ferroviari), per l’Unione europea (fino a qualche settimana fa ripetevano a pappagallo: “Senza l’Unione europea l’Italia non ha futuro: oggi, dopo la mer… gettata sull’Italia da alcuni Paesi europei, sono un po’ perplessi, ma rimangono ‘europeisti’, anche se non capiscono il perché…).

L’aspetto che mi diverte tantissimo è leggere sulla rete le considerazioni di tanti titolari di ricche pensioni che, quasi quasi, difendono il MES: non sanno che i primi ad essere ‘alleggeriti’ dai signori del MES saranno proprio loro!

Già un sinistro anticipo di quello che succederà in Italia appena il finto MES “senza condizionalità” verrà applicato è arrivato prima con la proposta delle ‘Sardine’ di una patrimoniale ‘leggera’ per tutti e, in queste ore, con la proposta di una patrimoniale che dovrebbe colpire i titolari di redditi superiori a 80 mila euro, senza la precisazione se si tratterà – perché arriverà – di redditi netti o lordi: e la differenza è sostanziale con il ‘cuneo fiscale’ italiano…

Pur di andare contro Salvini e la Meloni tifate per la demagogia del capo del Governo Conte, vestito bene, che parla bene e in solitudine, senza contraddittorio? Perfetto: e allora, da oggi, I Nuovi Vespri cambia linea: siamo favorevoli al MES.

Che, per vostra scienza, prevede:

l’ulteriore perdita di sovranità politica dell’Italia;

il blocco e i prelievi dai conti correnti dei cittadini (è già avvenuto a Cipro, Paese che fa parte dell’Unione europea);

imposte patrimoniali su case e conti correnti;

pignoramento dei beni immobili dello Stato;

pignoramento delle riserve monetarie.

Pensate che ‘alleggeriranno solo le pensioni? Vi sbagliate. Andranno, come a Cipro, sui conti correnti. La ‘spremuta’ sui conti correnti sarà lieve, perché l’obiettivo vero della Ue, come spiega molto bene Saverio De Bonis, è, in primo luogo, eliminare il sistema imprenditoriale del Nord Italia. 

Che il progetto dell’Europa potrebbe riuscire lo conferma anche l’inquinamento del Nord Italia, che non è certo un elemento estraneo alla violenza con la quale il Coronavirus ha colpito questa parte d’Italia, come ha più volte raccontato Domenico Iannantuoni.  

Poi si avventeranno, come squali, sui fondi comuni sottoscritti dagli italiani. Affonderanno (cosa che stanno già facendo) buona parte dei 6 milioni di partire IVA italiane dicendo che sono “troppe”. Per poi passare a una cosa che il Nord Europa non riesce proprio a ‘digerire’: e cioè il fatto che – nonostante l’Italia sia stata privata di asset importanti, nonostante i 13 milioni di poveri, nonostante gli italiani abbiano già pagato 4 mila miliardi di interessi sul debito pubblico e nonostante gli attuali 2 mila e 400 miliardi di debito pubblico – gli stessi italiani siano ancora proprietari di un’abitazione e, in molti casi, di due abitazioni!

E’ lì che punteranno: ai beni immobili.

Ai radical chic della ‘sinistra’ italiana piace il MES? Perfetto, ben venga il MES!

P.s.

Ah, dimenticavo: l’Italia uscirà massacrata dal MES. Ma il Sud Italia, come avvenuto dal 1860 ad oggi, pagherà un prezzo elevatissimo. Perché il Nord ‘ingabbiato’ tra Coronavirus e MES, si prenderà quel poco di risorse che ancora oggi vanno al Sud: altro che Autonomia differenziata: arriverà un’Autonomia differenziata al cubo!

Foto tratta da Business24

 

 

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