Euro-truffa/ Giuseppe Conte sconfitto, vince il PD: sì al MES tedesco e niente Eurobond. Ma…/ MATTINALE 485

10 aprile 2020

Il partito che ha perso le elezioni – il PD – ha imposto all’Italia il MES. Ma Giuseppe Conte – che ieri sera è stato sconfitto su tutta la linea – potrebbe aver giocato su più tavoli. Interverranno gli Stati Uniti per salvare l’Italia da Gentiloni e Gualtieri? Questo lo sa solo Conte. Resta da capire che farà quella parte del Movimento 5 Stelle schierata contro il MES 

Alla fine hanno vinto Germania, Olanda, Austria, Finlandia e, in generale, i Paesi del Nord Europa: passa la linea del MES, che verrà un po’ annacquato per prendere in giro i cittadini di Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Niente Eurobond (che, peraltro, sono una forma di indebitamento un po’ meno onerosa del MES: ma sempre indebitamento). Il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, che fino a ieri aveva fatto la voce grossa, esce sconfitto su tutta la linea. A meno che…

Non sappiamo quale sarà la reazione di Conte e di quella parte del Movimento 5 Stelle che lo sostiene. In questa fase, l’unica cosa certa è che, alla faccia dei numeri, è passata la linea ‘europeista’ del PD di Paolo Gentiloni e Roberto Gualtieri: l’Italia rimane ‘incaprettata’ alla fallimentare Unione europea dell’euro, a pagare saranno i cittadini italiani che dovranno mettere mano al portafogli.

Almeno a giudicare da quello che appare, nella riunione di ieri sera è passata la linea del PD, cioè del partito che ha perso le elezioni politiche del Marzo 2018. Almeno così appare…

La riunione dell’Eurogruppo di ieri ha gettato le basi della vittoria, su tutta la linea, dell’Europa del Nord capeggiata dalla Germania: almeno così sembra…

Con molta probabilità, la signora Merkel pensa che l’America di Trump, alle prese con il dramma del Coronavirus, non reagirà. Da cosa nasca questa sicurezza tedesca non lo sappiamo, perché il confine turco è sempre lì: è lì sono ammassati 4 milioni di migranti pronti a invadere l’Europa dell’Est, Germania in testa.

Del resto, quando ai tempi di Hitler i tedeschi iniziarono la marcia per conquistare la Russia erano convinti di vincere…

Detto questo, il MES rimane un capitolo – in una fase nella quale crisi economica e crisi sanitaria si incontrano e si scontrano in un macabro gioco continuo e smisurato – che oggi è impossibile decifrare del tutto.

Ne sapremo di più quando si riunirà il Consiglio europeo, che dovrà ratificare la vittoria tedesca.

In questo momento l’emergenza sanitaria è predominante. Ebbene, per le spese sanitarie l’Italia, la Spagna, il Portogallo e la Grecia dovranno fare ricorso al MES, con annessi e connessi (leggere condizionalità).

I soldi saranno disponibili fino alla fine dell’emergenza. Gli Stati dell’Unione europea si devono impegnare a rafforzare “i fondamentali economici” dell’Eurozona. Insomma, non è cambiato nulla, restano gli strumenti che fino ad oggi hanno distrutto l’economia italiana, dal “quadro di sorveglianza fiscale europeo” (il Ministro dell’Economia italiana lo nomina la Germania) e la “flessibilità”.

Commenta scenarieconomici.it:

“L’Italia ha ACCETTATO ESATTAMENTE quello che diceva il WELT NEL SUO ARTICOLO: ‘Va da sé che le sovvenzioni in Italia – dove la mafia è un appuntamento fisso a livello nazionale e sta solo aspettando una nuova pioggia di soldi da Bruxelles – devono essere spese solo per la salute e non per i sistemi sociali e fiscali italiani”.

Insomma: presi per “mafiosi” e poi costretti ad accettare il MES. Si vede, come ci ricorda ogni sera la televisione, che “l’Italia è un grande Paese”, no?

Altra domanda: come faranno i governanti di Italia, Spagna e Portogallo a giustificarsi con i propri cittadini (noi escludiamo la Grecia, perché ormai, economicamente parlando, è una mezza appendice della Germania)? Ci proveranno esibendo le seguenti tre righe che tedeschi e olandesi hanno ‘concesso’ ai sudditi dell’Europa mediterranea:

“Il prossimo bilancio giocherà un ruolo centrale nella ripresa economica. Dovrà riflettere l’impatto di questa crisi e la dimensione delle sfide che abbiamo davanti”.

Parole vuote, che non significano assolutamente nulla.

Non sappiamo come reagiranno gli elettori spagnoli e portoghesi. Soprattutto in Spagna, in questo momento, la gente ha altro a cui pensare: e questo aiuta i ‘presunti’ socialisti spagnoli a far ‘digerire’ ai propri cittadini la nuova porcata europeista.

In Italia lo scenario è un po’ più complicato. E’ evidente – questo lo capisce pure uno stupido – che è passata la linea del PD, partito ‘europeista’ per antonomasia. Il commissario europeo Paolo Gentiloni e il Ministro dell’Economia, lo ‘storico’ Roberto Gualtieri, pensano di aver messo Conte con le spalle al muro. Ma le cose stanno proprio così?

Forse lo scenario potrebbe riservare qualche sorpresa, anche clamorosa. Proviamo a illustrare il perché.

E’ evidente che il tentativo del capo del Governo Conte di opporsi al MES non nasceva da nulla. Dietro di lui c’era chi lo appoggiava. Chi?

Le possibilità sono due: o il Movimento 5 Stelle, con i testa i ‘capi’ Grillo e Casaleggio, o una parte dei parlamentari nazionali ed europei del Movimento 5 Stelle che si sono ribellati a Grillo e Casaleggio.

Se a rispondere al vero è il secondo scenario, non è detto che Conte riuscirà ad adeguarsi facilmente al PD. Non è da escludere che una parte dei parlamentari grillini si ribelli a questa ennesima porcata ‘europeista’.

In ogni caso, sarà molto divertente ascoltare come “l’avvocato degl’italiani”, al secolo Giuseppe Conte, si arrampicherà sugli specchi per spiegare ai cittadini italiani la sua sconfitta. A meno che…

A meno che Conte non stia giocando su più tavoli: ieri, per esempio, potrebbe aver fatto credere a Gentiloni e Gualtieri che sì, accettava il MES e, sottobanco, potrebbe avere un mezzo accordo con gli Stati Uniti d’America. O con la Cina. O con la Russia. O con tutt’e tre…

Foto tratta da AssociazioneArcipelago

 

 

 

 

 

 

 

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