Minima Immoralia

Un mese fa ipotizzavamo l’arrivo di piogge e freddo. Inutile: oggi il mondo è un altro

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Abbiamo ripensato a questi nostri articoli del 22 Febbraio e del 3 Marzo scorsi, quando ancora il mondo era diverso. Quando ci interrogavamo sul clima senza il peso che oggi riempie i giorni che stiamo vivendo 

Anche per cambiare parzialmente argomento – per ora purtroppo dobbiamo seguire gli eventi legato al Coronavirus – vogliamo ricordare con voi un articolo che abbiamo scritto lo scorso 22 Febbraio, quando ci hanno presi per matti. Come ricorderete, Febbraio – di solito mese freddo – quest’anno è stato caldissimo. Sembrava di essere in Primavera inoltrata. Ebbene, quando il Coronavirus muoveva i primi passi in Italia e dalla Lombardia arrivava il grido di sfida “Milano non si ferma!”, noi scrivevamo che il tempo sarebbe cambiato e che sarebbero tornati freddo e piogge.

Sì, ci hanno presi per matti. Poco più di un mese fa ci godevamo l’insolito e meraviglioso sole di Febbraio.

Contrariamente alle nostre ipotesi, la prima pioggia è arrivata il 3 marzo scorso, con una settimana circa di ritardo rispetto alle nostre previsioni (che poi a onor del vero non sono nostre, ma di un nostro amico appassionato di climatologia).

Perché ricordiamo tutto questo? Per auto-celebrarci? No: solo per segnalare come, rispetto al 22 Febbraio, è cambiato il mondo: è cambiata la percezione del mondo: sono cambiate le nostre vite!

Ancora il 3 Marzo, qui in Sicilia, si pensava all’agricoltura, per la precisione alla siccità. Oggi le piogge e il freddo sono tra noi, ma forse non c’è nemmeno il tempo di pensare all’agricoltura.

Domani proveremo a illustrare i danni che il Coronavirus ha prodotto nel mondo agricolo. Oggi vogliamo ricordare con i nostri lettori che poco più di un mese fa la vita era ancora normale. Speriamo di tornare presto alla normalità.

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