Conte e Gualtieri l’hanno capito che l’economia italiana si è fermata? Ma andare a casa no?

16 marzo 2020

A nostro avviso, né il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, né il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, hanno capito quello che sta succedendo nell’economia italiana e mondiale a causa del Coronavirus. Se l’avessero capito non avrebbero varato un Decreto-acqua-fresca!

Ci siamo riproposti, in questa emergenza Coronavirus, di non alzare i toni. Criticare se c’è da criticare sì, ma senza polemiche. Però leggendo il cosiddetto ‘Decreto cura-Italia’ non possiamo che scrivere quanto segue: è bene che il Governo Conte bis rassegni subito le dimissioni per manifesta incapacità di capire quello che sta succedendo all’economia italiana e nell’economia mondiale.

Credeteci: la nostra non è un’esagerazione. Ma un capo del Governo e un Ministro dell’Economia, a fronte di una crisi economica già pesantissima in Italia e che si aggraverà in tutto il mondo, non possono presentarsi con un provvedimento che, rispetto a quello che sta succedendo e che succederà a breve, è solo acqua-fresca!

Tra l’altro, la Germania – questo bisogna riconoscerlo – ha avvertito gli altri Paesi europei facendo capire quello che si deve fare. I tedeschi stanno mettendo in campo 450 miliardi di euro garantiti dallo Stato. E sono solo all’inizio.

Cosa fanno, invece, Conte e Gualtieri? Si presentano con 25 miliardi di euro presi in prestito dalla solita, fallimentare Unione europea dell’euro per distribuire a pioggia mance che non servono a nulla e che, in alcuni casi, sono anche offensive.

Come si fa a pensare di dare 500 euro alle partite IVA, meno di quanto prendono i percettori del Reddito di cittadinanza?

E che dire della proroga delle scadenze dei pagamenti? Ma cosa prorogate, capo del Governo Conte e Ministro Gualtieri? L’avete capito o no quello che sta succedendo? Vi è chiaro che, se andrà tutto bene – e purtroppo non possiamo nemmeno essere sicuri di questo – bisognerà aspettare l’arrivo e, forse, la fine dell’estate? Ma cosa prorogate ad Aprile se non sappiamo nemmeno se tra un mese si potrà uscire di casa?

Noi non abbiamo la sfera magica. Ma siccome ci guardiamo intorno e ci informiamo (e per fortuna l’informazione non è più quella ufficiale), non riusciamo a capire sulla base di quali considerazione voi, capo del Governo Conte e Ministro Gualtieri, pensiate che gli italiani, quest’anno, saranno nelle condizioni di pagare imposte e tasse.

Ma se non incassano dove dovrebbero trovarli i soldi? Dovrebbero vendere aziende, proprietà e case perché “ce lo chiede l’Europa”?

Noi, a differenza vostra, cerchiamo di guadare alla realtà che ci viene spiegata dagli esperti, medici e scienziati: e, a parte qualche caso isolato che minimizza, gli esperti a noi sembrano molto preoccupati per quello che potrebbe succedere.

Ribadiamo: noi non sappiamo che cosa succederà, ma abbiamo capito – parla il decreto-acqua-fresca – che voi forse non avete ancora compreso la gravità della situazione. 

Insomma, capo del Governo Conte e Ministro Gualtieri: 25 miliardi di euro, per giunta presi a prestito mentre la Germania aggira i demenziali e truffaldini vincoli europei che sono serviti solo a fare ‘ingrassare’ i conti della stessa Germania, come si usa dire dalle nostre parti, fannu futtiti ‘i ririri!

Se voi e gli ‘eurocrati’ da quattro soldi pensate di continuare a legare l’Italia ai vincoli di Bruxelles mentre, alla pandemia dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si potrebbe aggiungere una ‘pandemia economica’ (leggere qualcosa di molto simile e, forse, anche peggiore, della Grande Depressione del 1929), è bene che vi facciate da parte.

Del resto, già questo Governo, sul fronte sanitario, ha inanellato un papocchio dietro l’altro. L’ultimo – molto grave – è l’aver consentito a tantissimi meridionali che vivevano nel Nord di tornare al Sud.

Capo del Governo Conte e Ministro Gualtieri, senza offesa: governare non è cosa vostra. Questa, fino ad oggi, è l’unica cosa chiara che avete dimostrato agli italiani.

Non vi resta – sempre come si dice dalle nostre parti – che irivinni ‘a casa senza perdere altro tempo. E senza fare perdere altro tempo agl’italiani.

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