Francia ed emergenza Coronavirus: luoghi di culto, bar e ristoranti “non indispensabili”

14 marzo 2020

Per carità: vanno evitati gli assembramenti. Però, forse, un po’ più di attenzione con le parole non guasterebbe. Mettere nello stesso calderone i luoghi di culto, i bar e i ristoranti ci sembra un po’ eccessivo…  

Francia colpita dal Coronavirus.

Il Governo francese ha deciso di chiudere i luoghi pubblici non indispensabili: bar, ristoranti e luoghi di culto”. 

Noi non siamo d’accordo su due aspetti: che i luoghi di culto vengano assimilati a bar e ristoranti e che vengano considerati “non necessari”.

Siamo ovviamente d’accordo sulla necessità delle restrizioni: ma per i credenti di qualsiasi religione non potere andare nei propri luoghi di culto è già una grande rinuncia e una grande sofferenza.

Però affermare che i luoghi di culto sono come i bar e i ristoranti e che non sono “necessari” ci sembra un eccesso anche per i non credenti: perché i non credenti sono comunque molti rispettosi verso chi la pensa diversamente da loro.

“Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Matteo 4,4).

Foto tratta da SlideServe

 

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