L’economia italiana affonda: – 17% in Borsa e interessi sui BTP decennali aumentati del 49%!

12 marzo 2020

L’Unione europea nega gli aiuti all’Italia travolta dal Coronavirus. E la BCE della signora Lagarde ci assesta il colpo di grazia esponendo il nostro Paese agli speculatori

Oggi la Borsa di Milano ha perso quasi il 17%. Ma non è solo questo il problema: il problema è che il tasso di interesse sui BTP decennali è aumentato del 49%!

Ora, il crollo della Borsa di Milano è nelle cose, anche se 17 punti sono veramente tanti e la responsabilità, oltre che del Governo italiano, è anche della BCE! Ma la ‘botta’ ai BTP è un regalo della ‘capa’ della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, che in conferenza stampa, ha affermato:

“Non siamo qui per tenere basso lo spread”.

Un ‘siluro’ all’Italia: con le sue parole, la Lagarde ha lasciato capire che la BCE non difenderà l’Italia, esponendo il nostro Paese a ogni sorta di speculazione.

Pensate: è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha detto:

“L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sara’ probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione”.

La verità è che ci meritiamo questo ed altro. Da Mario Monti in poi, con una mezza eccezione del Governo tra grillini e leghisti, l’Italia è sempre stata succube dell’Unione europea.

Anche i leghisti di Matteo Salvini sono stati, come già accennato, una mezza eccezione: insieme con i grillini si sono fatti ‘bocciare’ il Ministro dell’Economia, Paolo Savona, e si sono fatti imporre Giovanni Tria. Questi sono i fatti che i leghisti non possono smentire.

Questi sono i risultati inevitabili. In politica – soprattutto in un’Unione europea dove le uniche cose che contano sono le massonerie finanziarie e i soldi – una volta che si accorgono che fai il ‘cameriere’ da tale ti trattano: da ‘cameriere’.

Poco convincenti anche i grillini. Leggiamo una dichiarazione dell’europarlamentare Ignazio Corrao:

“Le misure annunciate da Christine Lagarde sono deprimenti, utili solo alle banche e non portano un solo euro nell’economia reale che è quella che ha realmente bisogno. Condivido pienamente a tal proposito le parole del mio collega Piernicola Pedicini, titolare in commissione economica qui in Parlamento europeo, che afferma che neanche di fronte ad una catastrofe globale, la BCE mostra un minimo di vicinanza ai cittadini che dovrebbe rappresentare”.

“Qui o si riforma tutto e si fa una vera Banca Centrale che fa politica monetaria per i cittadini – spiega Corrao – o non si può certo pensare di andare avanti così. Resto sempre più convinto che sia stato sacrosanto non sostenere né la Von der Leyen e tantomeno la Lagarde. Con una conferenza stampa disastrosa, il Presidente della BCE Christine Lagarde non solo ha fallito nel suo obiettivo di rassicurare i mercati ma, ancor peggio, ha alimentato panico nelle Borse mondiali e una pressione mai vista sui titoli di Stato. Gli indici di Borsa, con Milano che ha perso oltre il 17%, non lasciano dubbi: o Lagarde fa mea culpa dichiarando pubblicamente che la BCE è pronta a sostenere l’economia reale in questo momento drammatico dell’economia europea, oppure dimostra di essere inadatta al ruolo che ricopre, il che porterebbe da parte nostra a una richiesta di dimissioni”.

Corrao, però, dovrebbe spiegare agli italiani e a chi lo ha votato perché gli europarlamentari grillini sono stati determinanti nell’elezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea. 

Se Corrao – che noi apprezziamo per altre cose – pensa di far dimenticare il danno che lui stesso ha contribuito a determinare, bloccando il tentativo dei Verdi e di una parte del PSE di ‘bruciare’ la candidata della signora Merkel (cioè la citata Ursula von der Leyen) al vertice della Commissione europea si sbaglia.

I grillini – in Italia e nel Parlamento europeo – sono parte del problema che oggi sta uccidendo l’Italia (e questo in parte ci dispiace, se non altro perché noi meridionali e siciliani siamo ‘prigionieri’ dell’Italia dal 1860) e la stessa Unione europea (cose che invece non ci dispiace affatto: prima l’Unione europea andrà a picco, prima i 27 Paesi dell’Eurozona torneremo ad essere liberi di difendersi).

E comunque, al di là delle dichiarazioni, l’Italia raccoglie quello che ha seminato. Il crollo di oggi, che con molta probabilità non annuncia nulla di buono (l’aumento del quantitative easing che di certo verrà tirato fuori non servirà assolutamente a nulla: anzi, a una cosa servirà: a indebitare ulteriormente l’Italia), l’Italia lo merita tutto.

E’ il giusto premio a quelli che vanno ripetendo – probabilmente senza nemmeno capire quello che dicono – che “l’Italia senza l’Unione europea non ha futuro”.

Si fatto, la stessa Ue sta dimostrando, con i fatti, che è l’esatto contrario…

Foto tratta da FIRSonline

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