Emergenza economica Coronavirus: dal Governo Conte bis aiuti solo per il Nord. Avevate dubbi?

1 marzo 2020

Il disinteresse dei Governi italiani per il Sud – a prescindere dal colore politico – supera, eliminandola alla radice, qualunque forma di dubbio presocratico. Come fa notare Andrea Piraino, presidente di Unità siciliana-LeApi, anche il Governo Conte bis, di fronte all’emergenza economica Coronavirus che sta colpendo tutta l’Italia, sta aiutando solo il Nord. Come se le imprese turistiche del Sud non fossero già tutte in crisi!  

Anche per l’emergenza Coronavirus c’è una questione meridionale. Gli aiuti economici disposti in queste ore dal Governo Conte bis, tanto per cambiare, stanno ignorando il Sud. Certo, in Lombardia l’emergenza sanitaria è maggiore rispetto al resto del Paese. Ma l’economia – soprattutto il turismo – è bloccata in tutta l’Italia. Che senso ha aiutare solo l’economia del Nord?

Un senso c’è: il senso di qualunque Governo italiano pronto sempre a tutelare gli interessi economici del Nord.

“C’è di tutto – commenta ironicamente Andrea Piraino, presidente di Unità siciliana-LeApi – stavolta il Governo nazionale ha fatto i compiti a casa e ha prodotto un provvedimento che prevede risposte alla massima parte delle esigenze degli italiani colpiti a vario titolo dall’emergenza sanitaria da COVID-19. Bravi, quasi bravi. Peccato che gli italiani cui hanno pensato a Palazzo Chigi e dintorni siano solo quelli della cosiddetta zona rossa lombarda e veneta e, per alcune agevolazioni, anche quelli che risiedono o lavorano nei territori immediatamente limitrofi. Più a sud non si va, nonostante anche qui l’economia, soprattutto quella turistica, stia pesantemente risentendo dell’emergenza sanitaria. Solo che noi, come ci viene spesso ricordato con paternalismo, di turismo dovremmo poter vivere tutto l’anno”.

“Non grideremo allo scandalo di questa distrazione geografica – aggiunge Piraino – perché Unità siciliana-LeApi, partito sicilianista post-ideologico nasce per offrire soluzioni concrete alla gente di Sicilia che merita non regali, ma il dovuto. E in questo caso il dovuto sono opportune misure che proteggano le nostre famiglie e il nostro tessuto economico”.

“Per questo Unità siciliana-LeApi non rivolge un appello, ma una precettazione politica a tutti i parlamentari eletti in Sicilia perché, quando il decreto iniquo varato dal Governo del Nord sarà finalmente portato alla loro attenzione in Aula, si ricordino di essere rappresentanti di milioni di persone e non di meri interessi di partiti nazionali e aggiungano misure serie a misure serie”.

Il decreto, infatti, dovrà diventare legge dello Stato con il voto dei parlamentari nazionali: sarà interessante conoscere come voteranno i parlamentari nazionali eletti in Sicilia di tutti i partiti e Movimenti. Sarà nostra cura, quando ciò avverrà, informare i nostri lettori.

“Per parte nostra – conclude Piraino – contribuiremo consegnando alla deputazione siciliana un report sui danni all’economia siciliana e sulle opportune misure da adottare, che sarà messo a punto nei prossimi giorni, di concerto con le organizzazioni datoriali e sindacali”.

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