Palermo: la bufera giudiziaria coinvolge i dirigenti che si sono occupati del Tram

29 febbraio 2020

Lo scrivono in un comunicato i consiglieri comunali Giulia Argiroffi, Ugo Forello, Fabrizio Ferrandelli e Cesare Mattaliano. Che annunciano la richiesta di revisione, verifica e ritiro degli atti che riportano la firma dei dirigenti coinvolti, compresi quelli che riguardano le nuove linee del Tram, il cui progetto andato a bando è stato redatto proprio dall’architetto Mario Li Castri  

La bufera giudiziaria che si è abbattuta sul Comune di Palermo potrebbe essere solo l’inizio di qualcosa di più grande. Lo scrive senza girarci troppo attorno BlogSicilia (Terremoto politico giudiziario al Comune di Palermo, siamo solo all’inizio?). E lo lasciano pensare quattro consiglieri comunali – Giulia Argiroffi, Ugo Forello, Fabrizio Ferrandelli e Cesare Mattaliano – in un comunicato stampa.

“Alla luce della gravità che sembra emergere, con particolare riferimento ad un sistema clientelare e corruttivo – si legge nel comunicato stampa congiunto di Giulia Argiroffi, Ugo Forello, Fabrizio Ferrandelli e Cesare Mattaliano – è assolutamente doverosa da parte nostra la richiesta, che avanzeremo ufficialmente nelle prossime ore, di sottoporre a revisione, verifica e ritiro gli atti che riportano la firma dei dirigenti coinvolti, compresi quelli che riguardano le nuove linee del Tram, il cui progetto andato a bando è stato redatto proprio dall’architetto Mario Li Castri, che ha anche presieduto la commissione di gara che ha individuato il soggetto vincitore dell’incarico pluri milionario”.

“Pretendiamo dall’amministrazione comunale – prosegue il comunicato – un’assoluta trasparenza. Palermo ha nella sua storia subito troppo, tra corruzione e infiltrazioni mafiose, che hanno massacrato il territorio, dai tempi di Cincimimo. Anche per questo chiediamo, altresì, l’immediata sospensione dell’iter approvato del nuovo PRG, su cui aleggiano, sin dall’inizio, dubbi, misteri, equivoci e ingiustificabili ritardi, alla luce del pesante quadro inquisitorio che emerge con riferimento alla gestione amministrativa di urbanistica e dei lavori pubblici di questa città, non più accettabili”.

Secco l’attacco al sindaco della città, Leoluca Orlando:

“Il quadro che emergerebbe dalle indagini è sintomo di un inaccettabile degrado, che ci obbliga a denunciare la ‘colpa’ politica del Sindaco e a richiederne le dimissioni. Ad Orlando, infatti, afferiscono tutte le responsabilità della macchina burocratica che gestisce di fatto da 35 anni, regalando oggi alla nostra città un brutto colpo alla sua dignità già martoriata”.

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