“L’olio d’oliva extra vergine a 2,30 euro? Io, quest’anno, ho lasciato le olive sugli alberi”

17 febbraio 2020

Dopo il nostro articolo di stamattina sull’olio d’oliva extra vergine a 2,30 euro a bottiglia, Cosimo Gioia, che nella vita fa l’agricoltore, ci ha inviato una lettera dove ci racconta cosa pensa nell’olio d’oliva ‘extra vergine’ a prezzi stracciati che fa concorrenza al nostro olio d’oliva 

E, sì caro Giulio: quando, qualche mese fa, attirato da un’ammiccante pubblicità televisiva di un noto supermercato, sono andato ad acquistare quell’olio a 2,30 €/lt, per verificarne la qualità in primis, mentre fotografavo lo scaffale semivuoto sono stato avvicinato da un tizio che mi ha rimproverato e quasi quasi voleva il telefonino per cancellare le foto… E questa è la prima stranezza…

Alla cassa poi mi si è stretto il cuore vedendo una coppia di anziani che aveva nel carrello tante bottiglie di quell’olio d’oliva extra vergine che, alla mia osservazione sulla qualità, mi ha risposto:

“Noi questo possiamo permetterci”.

Ripeto: lo scaffale era quasi vuoto.

Quindi si gioca sull’indigenza della povera gente.

Fatevi il conto: tra bottiglia, etichetta, trasporto etc si superano abbondantemente i 2,30 €.

E l’olio? Quello me lo sono portato a casa per provarlo: aperta la bottiglia, l’odore già era insopportabile, paragonato al mio che era sulla tavola.

Andiamo al sapore: rancido, putrido, tanto che per ore me lo sono sentito in bocca.

Non contento l’ho fatto provare ad un mio amico che fa l’assaggiatore: stessa impressione. Anzi mi ha detto:

“Questo non è olio d’oliva”.

Altro che extravergine! E’ ancora lì per chi lo vuole provare…

Allora delle due l’una: o era un olio miscelato con quello di palma o di sansa, oppure importato da Paesi poveri e allungato con chissà quale schifezza. Eppure sugli scaffali fa concorrenza al nostro per produrre il quale con 2,30 non ci si paga nemmeno la molitura.

Mi chiedo: ma le autorità che fanno? Boh… Invece siamo qui a decantare la globalizzazione e tutto quel che segue!

Le norme sulla manodopera e sui controlli da noi sono rigidissime. Una volta chi voleva farsi l’olio per casa andava, anche da pensionato, a raccogliersi le olive a metà. Ora non è più possibile, perché bisogna essere collocati, non pensionati, visite mediche e quant’altro…

E a quanto lievita il costo di produzione? Bene ho fatto io, quest’anno, a lasciarle sugli alberi, perché non mi conveniva nemmeno raccoglierle. Altro che 2,30!

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