La Regione Sardegna rileva Air Italy? Alla buonora la continuità territoriale per gli scali di Comiso e Trapani

15 febbraio 2020

La Regione Sardegna punta a costituire una propria compagnia aerea. E potrebbe farlo rilevando Air Italy, la società posta nei giorni scorsi in liquidazione. Intanto, in Sicilia, con notevole ritardo, arriva la continuità territoriale per gli aeroporti di Comiso e Trapani Birgi. Su questo fronte il Governo Musumeci avrebbe potuto fare di più e meglio (e senza perdere due anni e mezzo di tempo!)

La Regione Sardegna potrebbe entrare nella compagine societaria di Air Italy, la compagnia aerea posta nei giorni scorsi in liquidazione. Si raggiungerebbero così due obiettivi: la tutela dei posti di lavoro e la creazione di una compagna aerea sarda.

La notizia la leggiamo in un articolo di sardiniapost:

“L’eventuale ingresso della Regione Sardegna nella compagine societaria di Air Italy irrompe nel dibattito politico. È solo un’ipotesi ma dai contorni sempre più concreti, viste le ultime dichiarazioni del governatore Christian Solinas che presto incontrerà Akbar Al Baker, ad di Qatar Airwais, la compagnia che detiene il 51 per cento della società appena messa in liquidazione. Il presidente della Giunta ha chiarito che l’unica via d’uscita è assicurare alla Sardegna una compagnia aerea. Il salvataggio passerebbe per la Sfirs, la società per azioni intermediario finanziario della Regione”.

La notizia suscita, com’è naturale che sia, il dibattito politico: c’è chi è favorevole e c’è chi è contrario. Ma da quello che si capisce la Regione Sardegna dovrebbe approfittare di quanto sta succedendo per puntare su una propria compagnia aerea.

Noi, invece, ne approfittiamo per rilanciare la nostra proposta: Sicilia e Sardegna insieme per dare vita a una compagna aerea comune per ottimizzare l’offerta turistica, ridurre il costo dei biglietti per i residenti e fare sistema tra le due Isole, soprattutto sul fronte agroalimentare (incrementare i consumi di prodotti sardi in Sicilia e di prodotti siciliani in Sardegna.

Intanto, sempre sul fronte dei trasporti aerei, ci sono due notizie positive: la continuità territoriale – e quindi la riduzione del prezzo dei biglietti per i residenti – negli aeroporti di Comiso e Trapani Birgi.

Le agevolazioni per i residenti non scatteranno subito, ma da Agosto prossimo.

Da Comiso le tariffe agevolate si applicheranno per due voli giornalieri andata e ritorno per Fiumicino (massimo 38 euro per tratta, escluse IVA e tasse aeroportuali) e per i voli andata e ritorno sui tre aeroporti di Milano (Linate, Malpensa e Orio al Serio) con frequenza giornaliera e tariffa massima di 50 euro per tratta, escluse IVA e tasse aeroportuali.

Per l’aeroporto di Trapani le tratte aeree individuate sono quelli di Trieste, Brindisi, Parma, Ancona, Perugia e Napoli. Le tariffe agevolate entreranno in vigore il 15 Luglio.

Il Governo regionale di Nello Musumeci presenta questo risultato come una vittoria della sua amministrazione. In realtà, il suo Governo ha fatto molto meno di quello che avrebbe dovuto fare, visto che si è insediato nel Dicembre del 2017, cioè poco più di due anni e mezzo fa.

Questo risultato – parziale – arriva dopo che i siciliani sono stati costretti a pagare i biglietti aerei salatissimi e dopo una protesta generale!

Il risultato è parziale perché ancora non c’è nulla per gli aeroporti di Palermo e di Catania. Invece di ‘sbrodolarsi’ in comunicati stampa auto-celebrativi, il presidente della Regione Musumeci dovrebbe chiamare l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Marco Falcone, e il dirigente generale, Fulvio Bellomo, e farsi spiegare da questi due signori il perché hanno impiegato due anni e mezzo per ottenere un risultato parziale che avrebbe dovuto essere operativo nel 2018!

QUI L’ARTICOLO DI sardiniapost.it

 

 

 

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