Ars, l’esercizio provvisorio ‘creativo’ è stato bocciato

21 gennaio 2020

Non ci piace scrivere “l’avevamo previsto”. Ma è sotto gli occhi di tutti che in Assemblea regionale siciliana non si era mai visto un disegno di legge di esercizio provvisorio trasformato in una Finanziaria abusiva! Che, da quello che si può intuire, non era stata nemmeno concordata con le forze politiche!

Lo scorso 15 Gennaio abbiamo espresso dubbi sul disegno di legge sull’esercizio provvisorio messo a punto dal Governo regionale di Nello Musumeci. I nostri dubbi si sono rivelati fondati, se è vero che l’Assemblea regionale siciliana, peraltro con un voto palese, ha bocciato l’articolo 1 di questo bizzarro e furbesco disegno di legge.

Da cosa nascevano i nostri dubbi? Da un passaggio tecnico e da una scelta politica e parlamentare un po’ temeraria.

Il dubbio tecnico risiede nel fatto che questo esercizio provvisorio – che altro non è che una legge che autorizza la Regione a spendere i fondi di Bilancio in dodicesimi, in attesa dell’approvazione della manovra economica e finanziaria 2020 – è stato messo a punto sulla seconda annualità del Bilancio triennale dello scorso anno.

Il secondo dubbio – che forse è quello che sta alla base della bocciatura – risiede nel fatto che questo disegno di legge, che per definizione è ‘leggero’, è stato trasformato in un disegno di legge omnibus: in pratica, in una mezza Finanziaria abusiva con dentro tutto e il contrario di tutto!

Insomma, il disegno di legge di esercizio provvisorio è diventato un esercizio provvisorio ‘creativo’…

Noi, il 15 Gennaio, abbiamo avuto il dubbio che il Governo – il presidente Musuneci? il vice presidente e assessore all’Economia, Gaetano Armao? – non avesse concertato la mezza manovra finanziaria con l’Aula: dubbio, il nostro, che sembrerebbe essere stato confermato dalla bocciatura.

Che succederà adesso? Per l’esercizio provvisorio non dovrebbe valere la regola per la quale un disegno di legge bocciato dall’Aula deve essere ripresentato nella sessione legislativa successiva: se questa regola dovesse valere, infatti, si rischierebbe non tanto la fine della legislatura anticipata (questo avverrebbe dopo quattro mesi per persistente violazione dello Statuto), quanto il blocco della spesa (leggere blocco degli stipendi di tutti i dipendenti regionali, sanità compresa: il caos!).

A rigor di logica, il provvedimento dovrebbe essere ripresentato, sotto diversa forma, eliminando la parte ‘creativa’ del disegno di legge (cioè eliminando la mezza Finanziaria abusiva); in alternativa, presidente della Regione e assessore all’Economia dovrebbero ‘patteggiare’ con i partiti la ‘spartizione’ dei fondi previsti nella stessa Finanziaria abusiva…

 

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