Strade dissestate e scuole senza riscaldamento: ma la Provincia di Palermo che fa?

15 gennaio 2020

Se non ricordiamo male, la competenza per la manutenzione delle strade provinciali e degli edifici scolastici di licei e istituti vari è della Provincia di Palermo. Passi che non ci sono soldi per le strade, ma siamo un po’ perplessi per il mancato riscaldamento delle scuole: per accendere i riscaldamenti nelle classi non ci vogliono cifre astronomiche!

Palermo e provincia: in questi giorni infuriano le polemiche sulle scuole del capoluogo siciliano lasciate senza riscaldamenti e sulle strade provinciali dissestate. In entrambi i casi si tratta di competenze della Provincia di Palermo, ribattezzata pomposamente ‘Città metropolitana’ in base a una legge nazionale fallimentare: la legge nazionale sulla ‘riforma’ (o quasi) delle Province che porta il nome dell’ex Ministro Graziano Delrio.

Quello che succede nelle strade provinciali (ieri ne abbiamo parlato a proposito della strada provinciale che collega Resuttano con Santa Caterina Villermosa: una delirante via alternativa dopo il crollo del viadotto Cannatello lungo l’autostrada Palermo-Catania) e nelle scuole senza riscaldamento di Palermo (oggi è toccato al liceo classico Meli, nei giorni scorsi all’Umberto I, al Galileo Galilei e al Vittorio Emanuele III) è un problema che riguarda la Provincia o Città Metropolitana di Palermo.

Come mai nessuno solleva il problema? Ricordiamo che, a norma della citata legge Delrio, la figura del sindaco metropolitano coincide con la figura del sindaco della città: in parole più semplici, Leoluca Orlando è, contemporaneamente, sindaco di Palermo e sindaco metropolitano della Città metropolitana di Palermo (in pratica, è anche presidente della Provincia che ha cambiato solo il nome).

La gestione delle strade provinciali è una competenza della Provincia di Palermo; idem la manutenzione degli edifici scolastici.

Sappiamo tutti – lo abbiamo scritto un sacco di volte – quello che i Governi nazionali hanno combinato alle nove Province siciliane: taglio dei fondi e, cominciando dal Governo Renzi, un prelievo forzoso, annuale, di oltre 200 milioni di euro: prelievo forzoso che è stato confermato dal Governo Gentiloni e dal Governo di grillini e leghisti.

Ma queste prelievo forzoso – così ci ha detto il vice presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta – è stato eliminato. Quest’anno le nove Province siciliane si dovrebbero trovare oltre 200 milioni di euro in più. 

Detto questo, se in alcuni casi è giustificabile la mancata manutenzione delle strade provinciali (scriviamo in alcuni casi, perché ci risulta che alcune Province che non hanno i soldi per la manutenzione delle strade provinciali hanno invece a disposizione un sacco di soldi per altri appalti: e la cosa è piuttosto singolare!), non ci sembra giustificabile il mancato funzionamento dei riscaldamenti nelle scuole. 

Gli studenti delle scuole superiori di Palermo (ed eventualmente, là dove dovesse succedere, anche gli studenti delle scuole superiori dei Comuni della provincia di Palermo) dovrebbero chiedere conto e ragione non soltanto al preside, ma anche alle pubbliche amministrazioni che non garantiscono un servizio che, per legge, sono obbligati ad erogare!

Foto tratta da BlogSicilia        

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