Perché l’acqua alta di Venezia dello scorso 12 Novembre è stata drammatizzata dai media, provocando migliaia di “cancellazioni isteriche” delle prenotazioni? Un video illustra quello che è successo veramente. Fatto eccezionale, certo: ma la città non è stata messa in ginocchio. Allora perché tanto clamore? Che fine hanno fatto le raccolte dei fondi? Non è che è stata la scusa, per il Governo Conte bis, per non aiutare le città del Sud colpite dal maltempo?
Cosa ci hanno raccontato dell’acqua alta dello scorso 12 Novembre a Venezia? Televisioni, giornali e la stessa rete hanno consegnato a milioni di persone, in tutto il mondo, l’immagine di una città in ginocchio. Ma le cose sono andate veramente così? A quanto pare, no, come ci racconta un video che vi proponiamo. Allora perché il mondo dei media, nei giorni successivi, non ha fatto altro che drammatizzare la situazione?
Bella domanda! Se seguirete il racconto di questo video – peraltro realizzato veramente in modo impeccabile (grazie al Consorzio Concave) – scoprirete che i veneziani, a partire dal giorno dopo, si sono rimboccati le maniche e, in cinque giorni, tutto era come prima! Con Venezia che era bella e affascinante come sempre.
E allora? C’è stato un corto circuito mediatico, si racconta in questo video. Con cancellazioni isteriche delle prenotazioni. Colpa dei media? No, racconta il video.
“Il fatto è che nessuno sa come funziona Venezia”.
Seguendo il racconto del video scoprirete il vero volto di Venezia. Dove le maree – sei ore di acqua alta e sei ore di normalità – sono la regola.
Lo scorso 12 Novembre – come si illustra molto bene il video – si sono verificate alcune condizioni particolari, se non eccezionali: una marea con la Luna piena allineata alla Terra e al Sole, la bassa pressione e il vento di Scirocco molto forte.
Certo, l’alta marea ha colto tutti alla sprovvista. Ma è stato un fenomeno che è durato solo un’ora e mezza. Nei giorni successivi la marea non ha più toccato il livello del 12 Novembre.
Insomma, nella storia di Venezia lunga mille e 500 anni tali eventi ci sono sempre stati. E la città ha sempre reagito bene. Ha reagito alla straordinaria alta marea del 1686, quando i danni sono stati veramente tanti!
Anche nel 1966 l’alta marea ha creato problemi: e infatti, da allora, come si racconta nel video, a Venezia non si vive più nei pianterreni delle abitazioni.
Insomma, il video, oltre a sdrammatizzare quanto avvenuto lo scorso 12 Novembre, spiega che i veneziani sono in realtà molto preparati a gestire questo tipo di eventi. Da ascoltare attentamente le testimonianze di alcuni commercianti di Venezia che, un paio di giorni dopo l’alta marea, avevano sistemato tutto ed erano di nuovo operativi.
Va bene, il corto circuito mediatico c’è stato. Creando paura tra migliaia di turisti che hanno cancellato le prenotazioni fino al Marzo di quest’anno.
Però, oltre ai danni economici che l’ingiustificata paura ha creato a Venezia, non possiamo dimenticare gli appelli lanciati per la raccolta di fondi e gli altri fondi stanziati dal Governo nazionale, che invece ha ignorato le alluvioni – avvenute negli stessi giorni – a Matera e nel Salento (e, nei giorni precedenti anche in Sicilia, nel Siracusano).
Tra domande e una considerazione.
Prima domanda: i fondi raccolti per Venezia con gli appelli lanciati di qua e di là sono arrivati a destinazione? E a chi? Al Comune di Venezia? Ricordiamo che anche il Concerto di Natale del Senato è stato dedicato a Venezia.
Seconda domanda: i provvedimenti urgenti adottati dal Governo nazionale sono giustificati?
Terza domanda: non è che il Governo Conte bis ha colto al volo l’occasione dell’emergenza acqua alta a Venezia per non aiutare le città del Sud colpite dal maltempo?
La considerazione finale: alla luce di questo video il Governo nazionale ne esce veramente male, non tanto perché ha aiutato Venezia, quanto perché ha ignorato i danni provocati dal maltempo a Matera, nel Salento e in Sicilia.
QUI IL VIDEO CHE RACCONTA L’ALTA MAREA DEL 12 NOVEMBRE A VENEZIA
Foto tratta da Meteo Giornale
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