Fondi europei in Sicilia: ma cosa racconta l’assessore Gaetano Armao?

2 gennaio 2020

In questo articolo, con la forza dei ‘numeri’, dimostriamo il perché l’Unione europea, per non perdere la faccia, deve annullare la rendicontazione 2019 delle risorse FERS della Sicilia utilizzate per i soliti progetti retrospettivi e per finanziare opere che debbono essere realizzate da ANAS e Ferrovie con i soldi dello Stato!

Fondi europei in Sicilia: non per fare sempre i Bastian contrari con l’attuale Governo regionale, ma c’è un limite a tutto. E questo limite non dovrebbe essere mai superato. Vediamo di che si tratta.

Leggiamo sul quotidiano La Sicilia una dichiarazione del vice presidente della Regione siciliana, nonché assessore all’Economia, Gaetano Armao:

“Siamo riusciti a rispettare per secondo anno consecutivo i target della spesa europea – ha detto ancora -. E’ evidente che non è un caso, dietro c’è il lavoro di tanti uomini e donne, convinti che attraverso un uso sapiente di queste risorse si possa aggiungere qualcosa alla crescita della Sicilia. E’ chiaro, però, che queste risorse devono essere aggiuntive e non si possono sostituire a quelle statali”.

Ma cosa dice l’assessore Armao? Lo scorso anno la Regione siciliana ha rendicontato oltre 700 milioni di euro a valere sul Fondo Europeo Regionale di Sviluppo (FERS). Peccato che di questa somma il 98% era rappresentata dalla rendicontazione di progetti retrospettivi.

In pratica, lo scorso anno la Regione ha contrabbandato vecchie opere pubbliche come opere realizzate con le risorse FERS: cosa non vera (al massimo con i fondi europei ne avranno completata qualcuna). Cosa che abbiamo puntualmente denunciato senza essere mai stati smentiti. Il fatto che si tratta di questioni ‘tecniche’ non significa che non siano vere!

Altro che 700 milioni di euro di fondi europei spesi in Sicilia!

Anche quest’anno, su 474 milioni di euro rendicontati, il 30% (e ci stiamo tenendo bassi) è rappresentato da progetti retrospettivi!

Ma la cosa più grave è che, con le risorse FERS il Governo regionale sta finanziando l’ANAS e le Ferrovie!

“E’ chiaro, però, che queste risorse devono essere aggiuntive e non si possono sostituire a quelle statali”, dice l’assessore Armao.

Qui l’unica cosa chiara è che la Regione – lo ribadiamo – sta finanziando ANAS e Ferrovie, cioè lo Stato con i fondi europei destinati alla Sicilia!

Per essere più chiari: in questo caso lo Stato che sta sostituendo il proprio, doveroso intervento ordinario in Sicilia con i fondi europei: è la Regione siciliana che si sta sostituendo allo Stato finanziando opere che ANAS e Ferrovie dovrebbero realizzare con propri fondi. E questo è un fatto politico grave.

Sapete perché la Regione siciliana – cioè l’attuale Governo regionale – sta facendo questo? Perché altrimenti i fondi FERS che andranno ad ANAS e Ferrovie sarebbero tornati a Bruxelles!

Ora, il Governo Musumeci non si è insediato l’altro ieri: si è insediato nel Novembre del 2017.

La vera notizia è che, in oltre due anni, il Governo Musumeci non è stato capace di programmare la spesa di 474 milioni di euro con opere pubbliche nuove! Forse in Sicilia mancano infrastrutture da realizzare?

In un colpo solo l’attuale Governo regionale è riuscito a disattendere due prescrizioni che l’Unione europea ha impartito allo stesso esecutivo siciliano non due anni fa, ma appena un paio di mesi addietro: non eccedere con i progetti retrospettivi (e ci sono oltre 120 milioni di euro di tali artifizi contabili!) e non utilizzare i fondi europei al posto dei fondi dello Stato!

Noi non abbiamo motivo di criticare il Governo per il piacere di farlo. Ad esempio, abbiamo più volte riconosciuto all’attuale Governo regionale un’ottima utilizzazione dei fondi extra regionali per la tutela dell’ambiente.

Ma la gestione del FERS, presidente Musumeci e assessore Armao, è semplicemente disastrosa!

E non c’è che un modo per fare finire questo ‘babbio’: un secco intervento dell’Unione europea per annullare la rendicontazione dei progetti retrospettivi e dei fondi erogati ad ANAS e Ferrovie dello Stato. Se Bruxelles non farà così questa storia non finirà mai.

 

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