I biglietti aerei a prezzi proibitivi per i siciliani: corrette le critiche di Cosimo Gioia al vice Ministro Cancelleri

8 dicembre 2019

In politica contano i fatti concreti. E di concreto, per ora, c’è un aumento dei voli da e per la Sicilia e una riduzione dei prezzi insufficiente ed aleatoria. Di strutturale non c’è nulla! Ci sono solo gli impegni assunti dal vice Ministro Cancelleri, esponente di un soggetto politico – il Movimento 5 Stelle – che si è rimangiato gli impegni sull’ILVA, sulla TAP, sul grano del Sud e che in queste ore tentenna sul MES… 

Cosimo Gioia è stato il primo a porre la questione dei biglietti aerei da e per la Sicilia a prezzi proibitivi. Oggi, con un post su Facebook, è tornato a porre la questione criticando Giancarlo Cancelleri, vice Ministro per le Infrastutture e Trasporti, esponente del Movimento 5 Stelle della Sicilia:

“Fatemi capire: Su Rai 3, il vice Ministro Cancellieri dichiara, trionfalmente, che e riuscito ad ottenere uno sconto sui biglietti aerei, per questo periodo, per alcune categorie. A parte il periodo ridotto solo delle festività, ma gli altri, che devono partire di urgenza anche per motivi di salute, devono essere per forza milionari… Per questo dico che non hanno capito niente a cominciare dai 5 Stelle…”.

IN QUESTO VIDEO CANCELLERI HA ESPRESSO LA SUA POSIZIONE E HA ILLUSTRATO LE SUE POSSIBILI SOLUZIONI 

Cancelleri parla di 5 mila posti in più negli aerei da e per la Sicilia. Poi altri 500 posti in più dal 20 Dicembre 2019 al 6 Gennaio 2020.

Questo – spiega con i numeri alla mano Cancelleri – ha determinato un abbassamento dei prezzi.

Dopo le vacanze di Natale, con la nuova legge Finanziaria, dice il vice Ministro, si applicheranno le tratte sociali.

Trapani e Comiso, il prossimo anno, potranno usufruire della continuità territoriale.

Poi si proverà a estendere la continuità territoriale per Palermo e Catania.

Il vice Ministro Cancelleri è sicuramente una persona di buona volontà: e di questo gli diamo atto. Ma fino ad oggi – di concreto per sua stessa ammissione – non c’è un abbassamento dei prezzi dei biglietti, ma un aumento dei voli che determina questo abbassamento: sono due cose diverse.

Tant’è vero – come dice lui stesso – che quando i biglietti dei voli aggiuntivi finiscono i prezzi tornano a crescere.

Detto questo, 350-400 euro a biglietto è un prezzo elevato; ma 100-120 euro a biglietto non è un prezzo basso: è un prezzo medio: così, tanto per chiarire.

Consigliamo a Cancelleri di evitare di polemizzare troppo con i giornalisti, perché il Movimento 5 Stelle doveva chiudere l’ILVA a Taranto e si è rimangiato tale impegno;

doveva bloccare la TAP nel Salento – sempre in Puglia – e si è rimangiato anche questo impegno;

doveva sostenere il grano duro del Sud Italia e, in generale, l’agricoltura del Sud Italia (dove il Movimento, nel marzo del 2018, ha raccolto tanti consensi) e si è rimangiato anche questo impegno;

il MES – il Meccanismo Europea di Stabilità – doveva essere sbaraccato: e siamo in attesa di capire cosa faranno i parlamentari nazionali mercoledì prossimo: e il non avere ancora preso una posizione netta di chiusura verso il MES è un fatto già gravissimo, se è vero ciò che ha scritto su Facebook, con coerenza, l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle eletto in Sicilia e Sardegna, Ignazio Corrao:

“Per quanto mi riguarda la nostra contrarietà alla riforma del MES non dovrebbe neanche essere oggetto di discussione. È ovvia.
Contro chi ha avallato questo genere di meccanismi (tutti, da destra a sinistra) abbiamo fatto dure battaglie negli anni. Non dimentichiamolo!”.

Poiché – egregio vice Ministro Cancelleri – siamo ormai abituati ai ‘tradimenti’ degli impegni assunti con gli elettori da parte Vostra, prendiamo atto di un ennesimo impegno assunto da lei sulla questione dei biglietti aerei dal costo proibitivo: ma, se non le dispiace, vogliamo attende i fatti concreti.

I fatti concreti, fino ad ora, ci dicono che i provvedimenti su tale questione adottati dal Governo del quale fa parte – biglietti aerei da e per la Sicilia a prezzi proibitivi – sono parziali e insufficienti. E sono a tempo: dopo il 6 gennaio del prossimo anno i prezzi torneranno a crescere in attesa che si materializzino gli impegni assunti dal Governo nazionale.

Il resto – ci perdoni – sono solo chiacchiere: tipo le chiacchiere che voi grillini avete dispensato a piene mani sull’ILVA di Taranto, sulla TAP, sul grano duro del Sud, sulla CUN, sul MES (vogliamo vedere come andrà a finire su questo imbroglio europeo pro-banche tedesche, con il punto interrogativo sul risparmio degli italiani: dove non escludiamo, purtroppo, uno sputtanamento planetario…).

 

 

 

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