MES: cosa racconta Conte? E Borghi perché parla ora? Parlamento italiano esautorato?

4 dicembre 2019

In Parlamento il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha detto che, sul MES, non ha firmato nulla. Poi, però, in un’intervista dice che c’è una logica di pacchetto alla quale “l’Italia resta vincolata”. Chi ha vincolato l’Italia a questa “logica di pacchetto”? C’è una firma? E di chi è ‘sta firma? Il leghista Borghi – potete ascoltare l’audio – denuncia un fatto grave accaduto a Giugno. E perché parla solo adesso?

Più passano le ore, più aumenta la paura che i cittadini italiani approfondiscano sempre di più le insidie – molto serie – che si nascondono dietro il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità.

Le cronache di queste ore raccontano della giravolta del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che nei giorni scorsi aveva espresso perplessità sul MES, mentre adesso va tutto bene perché sarebbero stati esclusi gli automatismi. 

Ma la dichiarazione più stupefacente – e francamente non capiamo come mai non sia su tutte le prime pagine dei giornali – è del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Qual è la novità? Eccola.

Qualche giorno fa, in Parlamento, Conte ha detto che lo scorso Giugno non ha firmato nulla e che l’ultima parola, in ogni caso, spetta allo stesso Parlamento italiano.

Dopo di che abbiamo letto la seguente dichiarazione su Rai News:

“Quando sarà firmato lo decidono i responsabili politici dei singoli paesi, ci sono procedure, tempi e modi che definiremo insieme: mi sono aggiornato con Gualtieri (Roberto Gualtieri Ministro dell’Economia) che era a Bruxelles per l’Eurogruppo, ci sarà l’Eurosummit prossimamente, ci sarà un passaggio parlamentare dove ci confronteremo con i risultati che porterà Gualtieri dall’Eurogruppo. Procederemo con interlocuzione trasparente e lineare con il Parlamento, con tutte le forze di maggioranza e di opposizione e con tutti i cittadini. Dopodiché decideremo tempi e modi per procedere con i passaggi finali del MES sul quale si è lavorato, è un progetto più maturo. Ma c’è una logica di pacchetto, c’è stato un passaggio nel giugno 2018 che ha dato una precisa nota di indirizzo su una logica di pacchetto al quale l’Italia resta vincolata”.

Se la lingua italiana ha ancora un senso la “logica di pacchetto” alla quale “l’Italia resta vincolata” significa che c’è un vincolo.

Prima domanda al capo del Governo Conte: chi è che, nel Giugno scorso, ha detto sì a questo vincolo “al quale l’Italia resta vincolata”? Ma come Presidente Conte, lei in Parlamento ha detto di non aver firmato nulla e adesso compare un “vincolo”?

Seconda domanda al capo del Governo Conte: se c’è un vincolo “al quale l’Italia resta vincolata” significa che il Parlamento italiano, rispetto al MES, non è sovrano? In parole più semplici: il Parlamento italiano è obbligato a votare sì come di solito fanno i Parlamenti trasformati in “un’aula sorda e grigia”?

In un’intervista 15 Giugno testo in inglese, Palazzo Chigi, a quattro persone, abbiamo prova documentale. Luigi Di Maio era informato.

In un’intervista a Radio Radio il parlamentare della Lega, Claudio Borghi, che nella vita fa il docente di economia, presidente della commissione Bilancio e Finanze della Camera dei deputati, racconta una cosa gravissima (che potete ascoltare qui). Dice che il MES è stato presentato a quattro persone a Palazzo Chigi lo scorso 15 Giugno. Il testo era in lingua inglese e ai quattro presenti è stato vietato di fare fotocopie.

Il fatto – lo ribadiamo – è gravissimo. Ma appunto perché è gravissimo chiediamo a Borghi e alla Lega: perché una notizia così importante la state rendendo nota solo adesso? Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre.

“Non è una riunione di condominio – dice Borghi – stiamo parlando dei destini di un Paese”. E del valore dei titoli di Stato sottoscritto dagli italiani aggiungiamo noi. Precisando che i due terzi del debito pubblico italiano è detenuto da soggetti italiani.

Ultima domanda: chi è, in realtà, Giuseppe Conte?

QUI L’INTERVISTA AL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA IGNAZIO VISCO

QUI LE PAROLE PRONUNCIATE DA GIUSEPPE CONTE SU RAI NEWS   

QUI L’INTERVISTA A RADIO RADIO DI CLAUDIO BORGHI

 

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