Sul Titanic

Assistenza agli studenti disabili: la Regione continua a sostituirsi allo Stato

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L’assessore regionale Antonio Scavone mette a tacere i politici siciliani che non dicevano nulla quando i Governi nazionali e regionali di centrosinistra tagliavano i fondi ai disabili e che hanno scoperto solo nelle scorse settimane che gli studenti disabili della nostra Isola rischiavano di restare senza assistenza. Quello che Scavone non dice è che la Regione sta pagando un servizio che deve essere pagato dallo Stato  

I Soloni e le prefiche che circa quindici giorni fa lanciavano strali e si stracciavano le vesti per l’abbandono degli studenti disabili sono stati serviti dall’assessore regionale alla famiglia, Antonio Scavone:

“A seguito dell’audizione all’Ars, in V Commissione, nella seduta del 27 novembre, si riafferma che il servizio di assistenza rivolto agli alunni disabili frequentanti gli istituti superiori di secondo grado della Regione siciliana non subirà alcuna interruzione”.

I soldi per assistere questi studenti – dei quali, a norma di legge, dovrebbero occuparsi le Province regionali con i soldi dello Stato – li sta approntando, ancora una volta la Regione. Quello che l’assessore Scavone non dice è a chi – cioè a quali categorie sociali della Sicilia – saranno tolti i soldi per finanziare un servizio che è a carico dello Stato.

“Si conferma ancora – dice sempre l’assessore Scavone – che il dipartimento regionale della Famiglia sta predisponendo gli atti per il trasferimento di ulteriori risorse finanziarie di 7,8 milioni di euro occorrenti alle ex Province regionali per la fornitura dei servizi. La somma è stata destinata recentemente dalla Giunta regionale alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi di Comuni dell’Isola, che stanno procedendo all’invio dei dati sul fabbisogno periodo da gennaio a giugno 2020”.

“Si diffidano pertanto – conclude l’assessore regionale – le Città metropolitane e i Liberi consorzi a non interrompere i servizi erogati agli Istituti superiori di II grado in favore degli alunni disabili”.

Di fatto, il ‘succo’ di questa storia è il seguente:

il Governo nazionale di Matteo Renzi ha tagliato i fondi per i servizi sociali alle Regioni;

il Governo Gentiloni ha confermato questi tagli;

il Governo di leghisti e gruillini ha confermato questi tagli;

l’attuale Governo PD-grllini-renziani e Liberi e Uguali – siamo pronti ad accettare scommesse – confermerà questi tagli.

Morale: un servizio che, a norma di legge, deve essere pagato dallo Stato, viene pagato dalla Regione siciliana tagliando risorse ad altre categorie sociali.

Questa è la ‘zita’, si usa dire in Sicilia.

 

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