La Lega di Salvini a Palermo: la rivolta contro  Igor Gelarda e Antonio Triolo

27 novembre 2019

Un gruppo di dirigenti della Lega di Palermo e provincia critica la gestione del partito a Palermo e in provincia. E si rivolge direttamente al leader nazionale, Matteo Salvini, e al commissario regionale del partito in Sicilia, Stefano Candiani 

‘Maretta’ nella Lega di Palermo. Un gruppo di dirigenti di questo partito ‘spara un siluro’ contro Igor Gelarda e Antonio Triolo, che fino ad oggi hanno gestito questa formazione politica nella Sicilia occidentale. Una gestione che non piace a Grazia Ventimiglia (consigliere comunale Terrasini), Giuseppe Barbici (consigliere comunale Partinico), Anna Zizzo (capogruppo consiliare Bagheria), Michele Rizzo (consigliere Bagheria), Giuseppe Gattano (consigliere comunale Roccapalumba), Elio Ficarra (vicecapogruppo Comune Palermo), Luca Seminerio (consigliere comunale Lercara Friddi) e Salvatore Mannina (consigliere comunale Ciminna).

Da qui una sorta di documento politico rivolto ai vertici nazionali della Lega, in testa il segretario Matteo Salvini e il commissario regionale del partito in Sicilia, Stefano Candiani.

“In una terra complessa come la Sicilia – scrivono i dirigenti dissidenti della Lega – abbiamo aderito e sostenuto la Lega, che pure nel passato aveva avuto parole dure sul Sud e sulla nostra Isola, perché crediamo in un Paese unito che abbia come valore imprescindibile il superamento dei punti di contrasto, sale di democrazia e di confronto costruttivo. Noi crediamo in Matteo Salvini e nel grande progetto di rinnovamento che ha in cantiere per il nostro Paese e la Sicilia può, anzi deve esserne parte attiva e protagonista. Un progetto, dunque, che deve individuare un approdo naturale attraverso un reale cambiamento della classe politica siciliana”.

“E su questo, siamo certi, come più volte affermato dal nostro leader nazionale – prosegue la lettera-documento – che intenda includere la Sicilia in una visione moderna e lontana da vecchie logiche politiche. Sembra, invece, che altri vogliano fare diventare i nostri luoghi solo e soltanto spazi di conquista elettorale non ponendo l’attenzione sulle reali problematiche che questi territori vivono ogni giorno. Chiediamo, dunque, un immediato intervento dei vertici nazionali e del commissario regionale del partito in Sicilia Stefano Candiani”.

“Lamentiamo, inoltre – proseguono i dirigenti-dissidenti della Lega siciliana – una gestione unilaterale da parte di alcuni rappresentanti del partito a Palermo e in provincia, che rende impossibile ed ostacola la crescita del progetto politico fortemente voluto da Matteo Salvini e di una assoluta assenza e forma di dibattito interno. Abbiamo aderito, votato e fatto votare la Lega per cambiare le logiche del potere, non per vedere riaffermato quel sistema figlio di una politica parassitaria fatta di interessi personali”.

A questo punto arriva il ‘siluro’:

“Dunque, nell’affermare massima fiducia e stima al leader federale Matteo Salvini e al commissario regionale per la Sicilia Stefano Candiani, vogliamo ribadire di non riconoscerci nell’attuale gestione del partito in Sicilia occidentale affidata ad Igor Gelarda e Antonio Triolo, dei quali disconosciamo le scelte, i metodi e la visione politica. E dai quali con chiarezza, prendiamo massima distanza. A ciò si aggiunge anche il dissenso manifestato dal coordinatore cittadino di Palermo della Lega, Giovanni Callea, che lo ha portato, in queste ore, a rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico politico che ricopriva”.

P.s.

Qualche domanda. Siete sicuramente uomini e donne di buona volontà. Ma diteci: cosa c’entra la Lega con la Sicilia? Pensate veramente di cambiare la nostra Isola? State seguendo quello che sta succedendo? Per carità, giusto che facciate le vostre battaglie.

Ma lo sapete che il Governo di PD, grillini e renziani, per cercare di non perdere la Regione Emilia Romagna – e quindi per cercare di prendere i voti della Lega – sta approvando l’Autonomia differenziata così come la propone la Lega? Lo sapete che succederà alla Sicilia e, in generale, al Sud, se passerà questa riforma?

Ascoltate le parole di questo VIDEO. Siete uomini e donne del Sud, non potete ignorare cosa sta potrebbe succedere:

 

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