Ma cosa sta combinando il capo del Governo Conte con il MES? La verità in un VIDEO di Stefano Fassina e Claudio Borghi

24 novembre 2019

In realtà, più che un video è un audio di ‘Radio Radio’ dove due economisti – l’ex sottosegretario, Stefano Fassina, e l’attuale presidente della commissione Bilancio e Finanze della Camera, Claudio Borghi – spiegano cos’è il MES e, soprattutto, ricordano che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non può firmare nulla senza l’autorizzazione del Parlamento   

Le notizie sono tante. La più importante è che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non può firmare il MES, il Meccanismo Europea di Stabilità – il trattato internazionale che mette in pericolo il risparmio degli italiani (e, segnatamente, di chi ha sottoscritto titoli di Stato del nostro Paese) – senza l’autorizzazione del Parlamento.

Lo spiega in mondo molto chiaro in un’intervista a Radio Radio l’ex sottosegretario all’Economia, Stefano Fassina (foto tratta da Notizie.it) esponente della sinistra alternativa al PD (per la cronaca, Fassina ha lasciato il PD).

“Il Parlamento – dice Stefano Fassina – ha approvato una risoluzione che impegna il Governo a non sottoscrivere trattati internazionali che comportano rischi per il debito pubblico del nostro Paese. Non solo. La risoluzione impegna il Governo, prima di firmare, ad avere il consenso del Parlamento”.

Insomma, il Presidente del Consiglio non può firmare da solo. Se Conte e il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (“quello del Fiscal Compact”, come potete leggere qui) se li dovranno rimangiare.

Questa precisazione di Fassina, che potete ascoltare nell’audio che trovate alla fine di questo articolo taglia la testa al toro. In questo momento, infatti, il capo del Governo Conte dice che la Lega di Salvini, nei mesi scorsi, era d’accordo per la riforma del MES, mentre Salvini ribatte che non è così.

Ora non ci sarà nemmeno bisogno di stabilire chi, tra Conte e Salvini, racconta bugie. Perché ci sarà un voto del Parlamento e lì Conte, Salvini, il Movimento 5 Stelle, il PD, Fratelli d’Italia e le altre forze politiche dovranno scoprire le carte.

Fassina, da parte sua, invita  il capo del Governo Conte a non firmare. Anche perché, spiega l’ex sottosegretario all’Economia, contro il MES si sono già pronunciati Banca d’Italia e Abi (Associazione banche italiane).

Fassina non vuole fare “allarmismo”. Ma, nesso alle strette, da economista, deve  ammettere che sì, con la riforma del MES vorrebbero messi a rischio i risparmi di chi ha investito in titoli di Stato italiani.

“Se hai cento possono decidere di darti ottanta”, si dice nel video.

O possono decidere di non darti nulla, aggiungiamo noi!

Interessante anche l’intervista a Claudio Borghi (nella foto tratta da Liberio quotidiano), esponente della Lega, presidente della commissione Bilancio della Camera dei deputati. Borghi nella vita insegna o di Economia degli intermediari finanziari, Economia delle aziende di credito ed Economia dell’Arte. Insomma, un addetto ai lavori.

 

Borghi è ancora più diretto di Fassina: con la riforma del MES “i titoli del debito pubblico possono essere ristrutturati”.

Tradotto: potrebbero non ridare i soldi indietro a chi ha acquistato i titoli di Stato italiani.

 

Il giornalista gli chiede: il Presidente del Consiglio Conte dice che voi sapevate tutto. Fa riferimento al passato Governo tra voi e il Movimento 5 Stelle.

Risposta di Borghi:

“Certo che sapevamo tutto del MES. E appunto perché sapevamo tutto avevamo dato mandato all’allora Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e allo stesso Conte di non firmare il nuovo MES”.

E invece che è successo? Risposta di Borghi:

“Abbiamo convocato l’allora Ministro dell’Economia Tria in Parlamento. Ma Tria non si è presentato. Ha partecipato alla riunione dell’Eurogruppo e ha firmato tutto”.

Ora c’è l’Eurosummit.

“Noi con Conte abbiamo parlato dice Borghi -. E’ obbligato a passare dal Parlamento”.

Insomma: quello che dice Fassina: il Presidente del Consiglio Conte, prima di firmare, dovrà passare dal Parlamento.

 

 

Ma adesso godetevi il video: ne vale la pena!

NO ALLA RIFORMA DEL MES DA STEFANO FASSINA

Foto tratta da Money.it

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