Il sindaco di Agrigento Firetto s’improvvisa Ministro degli Esteri e invita un Ministro egiziano. E il ‘caso’ di Giulio Regeni?

18 novembre 2019

In effetti fino a quando l’Egitto non dirà all’Italia la verità sulla morte di Giulio Regeni il nostro Paese, anche per una questione di dignità morale prima che istituzionale, dovrebbe evitare di intrattenere rapporti con l’Egitto. Lo fa notare in una nota l’esponente del PD, Antonio Ferrante, che ‘bacchetta’ il sindaco di Agrigento che ha invitato il Ministro della Cultura egiziano alla Sagra del mandorlo in fiore

“Apprendiamo con stupore che il sindaco di Agrigento Calogero Firetto, in passato protagonista di alcune iniziative nazionali del PD, nel corso di una visita in Egitto avrebbe invitato il ministro della Cultura egiziano in Sicilia per la Sagra del mandorlo in fiore. Ci aspettiamo una pronta smentita. In caso contrario attendo la ferma condanna da parte del partito siciliano, per rispetto nei confronti della famiglia di Giulio Regeni”.

Lo scrive in una nota Antonio Ferrante, esponente del Partito Democratico della Sicilia.

“Attendiamo quindi un chiarimento – continua Ferrante – da parte di Firetto e, parallelamente, da parte del Governo nazionale, sull’opportunità di ospitare in Sicilia, per un evento così importante, il Ministro della Cultura egiziano, nonostante l’atteggiamento di questi anni del governo del Cairo nei confronti delle indagini sulla morte di Giulio Regeni. Qualora arrivasse una conferma, anticipiamo che, negli stessi giorni, organizzeremo iniziative di sensibilizzazione perché finalmente la verità sulla morte del ricercatore italiano venga a galla”.

In effetti Antonio Ferrante non ha torto, perché dal Governo egiziano, fino ad oggi, sulla morte di questo ragazzo italiano ci ha detto ben poco.

Con l’occasione sarebbe anche opportuno bloccare l’importazione in Italia di prodotti agricoli che arrivano – peraltro a prezzi stracciati – dall’Egitto, a cominciare da carciofi e dalle angurie: sarebbe un segnale di serietà da parte dell’Italia. Per evitare di diventare anche noi pessimisti.

 

 

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