Torna Costantino Guzzo: e tornano le ‘botte in testa’ ai ‘banditi’ della Formazione professionale siciliana!

2 ottobre 2019

Torna a farsi sentire un nostro prezioso collaboratore, protagonista, nei mesi scorsi, di mirabili fendenti ai ‘banditi e predoni’ che negli anni passati hanno fatto il bello e il cattivo tempo nell’ormai disastrato mondo della Formazione professionale siciliana. Torna in veste di sindacalista del SIFUS (sindacato da noi molto apprezzato). E torna annunciando ‘cose da rompere’…  

Apprendiamo che il nostro vecchio amico, Costantino Guzzo, autore nei mesi passati di coraggiosi interventi tesi a fare luce sugli imbrogli della Formazione professionale siciliana ancora nascosti o ‘insabbiati’, ha aderito al sindacato SIFUS Confali. Non possiamo che essere contenti per lui: conosciamo, infatti, molto bene questa organizzazione sindacale e sappiamo con quale impegno e con quale serietà difende i lavoratori del settore forestale.

Costantino Guzzo, che oggi è il responsabile della Formazione professionale del sindacato SIFUS Confali, ci ha inviato una lettera. Eccola:

“Dopo il riconoscimento del saldo sostegno al reddito per i lavoratori della Formazione Professionale, il fatidico 13% dell’integrazione della CIGD, arriva un altro riconoscimento grazie al NOSTRO lavoro svolto capillarmente e con pazienza certosina. Il 06/09/2019 dopo essere stati ricevuti dal curatore fallimentare dello IAL CISL SICILIA, forse IAL SICILIA, abbiamo ottenuto un importante risultato: siamo stati convocati del Giudice Delegato al Fallimento per il 22 ottobre alle 11,00”.

“Sarà nostra cura – prosegue Guzzo – fornire al Giudice Delegato, a tutela dei nostri iscritti, tutta la documentazione di cui la nostra Organizzazione Sindacale SIFUS Confali è in possesso, per evidenziare tutte le discrepanze gli illeciti e le ru… che abbiamo riscontrato in questo strano fallimento. Ecco un breve esempio di ciò che sarà discusso e fornito come documentazione:
1) in Primis l’ultima nostra scoperta sui benefici di polizza;
2) decreti ingiuntivi pagati nell’anno del fallimento IAL (21/12/2015) e dopo;
3) verbali di passaggio diretto ed immediato da un ente all’altro solo ed esclusivamente ai dirigenti CISL (alias i “fortunati”) che lavoravano allo IAL CISL forse IAL Sicilia, mentre lo stesso giorno licenziavano tutti i lavoratori di serie B;
4) insoluti per retribuzioni, utenze, fitti, diarie, erario, gestione, oneri riflessi (INPS e IRPEF), ecc…ecc…con giganteschi buchi economici, nonostante questo ente riceveva i finanziamenti, il sostegno al reddito ecc.. ecc..
5) verbale della Guardie di Finanza, indagini passate dalle quali si evince che questo ente ha ricevuto tutto il finanziamento”.

“Ci sono tante altre cose ancora che non possiamo anticipare. I lavoratori al primo posto: questa è e resta la nostra filosofia di vita!”.

 

 

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