Il flop della raccolta differenziata dei rifiuti a Palermo: i dati di Antonino Randazzo (M5S)

22 settembre 2019

Antonino Randazzo, per essendo un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle – soggetto politico ormai legato a doppio filo al PD – tira dritto e mette in luce il fallimento dell’amministrazione comunale di Palermo sul fronte della raccolta differenziata dei rifiuti. Nella foto sopra potete vedere tutti i ‘numeri’ del flop 

Mentre in Umbria – con il solito ‘bollino’ della piattaforma Rousseau che, immancabilmente, si trova sempre d’accordo con le scelte dei ‘capi’ – il Movimento 5 Stelle abbraccia il PD alle elezioni regionali, a Palermo non tutti i grillini sembrano apprezzare il PD di Palermo e il sindaco Leoluca Orlando. Chi, in particolare, continua la sua azione di opposizione è il consigliere comunale, Antonino Randazzo.

Eh sì, a differenza del gruppo parlamentare dei grillini all’Ars che su Palermo e sul suo sindaco Leoluca Orlando evitano di intervenire (e in questo il parlamentare regionale Giampiero Trizzino è stato un antesignano, visto che già nel 2014 seguiva le vicende della discarica di Bellolampo e in compagnia del sindaco di Palermo chiamava al telefono la parlamentare nazionale grillina, Claudia Mannino, protagonista della fine della stagione commissariale dei rifiuti in sicilia…), Antonino Randazzo fa opposizione.

Sì, qualcuno che si salva dall’abbraccio tra grillini e PD ancora c’è. Scrive infatti Randazzo su un comunicato con tanti di logo del Movimento 5 Stelle:

“Palermo resta distante di circa il 45% degli obiettivi previsti dalla legge (65% di raccolta differenziata). Un vero flop”.

Nel comunicato di questo battagliero consigliere comunale grillino c’è anche una foto (che, come potete vedere sopra, illustra questo articolo) nella quale si possono leggere i ‘numeri’ del flop della raccolta differenziata dei rifiuti a Palermo.

“Una crescita lenta – scrive Antonino Randazzo – con un incremento praticamente quasi nullo dal 2013 al 2017 dovuto principalmente ai ritardi nell’avvio degli altri step di PALERMO DIFFERENZIA 2, alla mancata approvazione del nuovo regolamento rifiuti e delle delibere per istituire gli ispettori ambientali e i regolamenti per il compostaggio domestico e di comunità”.

L’esponente grillino ricorda, inoltre, il mancato potenziamento dei centri comunali di raccolta ancora fermi a due “in una città – aggiunge – che avrebbe bisogno di almeno un centro comunale di raccolta per quartiere”.

“Inoltre – scrive sempre Randazzo – sono assenti in città concrete politiche di riduzione e riutilizzo: dalla promozione dell’acqua pubblica e attività di vuoto a rendere alla creazione di centri di riuso, agli incentivi per la lotta allo spreco alimentare, alla differenziata nei mercati storici ed itineranti”.

“Alla data di oggi – scrive ancora Randazzo a proposito della raccolta differenziata dei rifiuti a Palermo – non sono ancora stati attivati gli ultimi 3 step del Pap 2 (Brancaccio- Settecannoli- Centro storico 2) che amplierebbero la raccolta porta a porta ad ulteriori 60.000 abitanti.

Randazzo auspica che il Comune e la RAP (l’Azienda controllata dal Comune di Palermo che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti ndr) completino entro l’anno il PAP 2, considerato anche l’emergenza Bellolampo. E auspica pure che “il Consiglio comunale approvi immediatamente il regolamento rifiuti e per gli ispettori ambientali (noi siamo pronti a votarlo anche domani avendo contribuito a migliorarlo nelle commissioni)”.

“E necessario, nel frattempo, discutere di un ampliamento del porta a porta iniziando ad immaginare un ‘PALERMO DIFFERENZIA 3’ – dice ancora Randazzo – e in questo senso sono in corso interlocuzioni del nostro portavoce alla Camera e in commissione Ambiente (supponiamo della stessa Camera dei deputati ndr) Adriano Varrica con il Ministero dell’Ambiente”.

A quanto pare il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, conclude l’esponente grillino, “sta prestando la massima attenzione sulla questione, al fine di promuovere nuovi investimenti per le 3 città metropolitane siciliane per potenziare la raccolta differenziata e sistemi di raccolta porta a porta”.

Parla del Ministro Costa, quello che avrebbe dovuto bloccare le trivelle autorizzate dal Governo Renzi che in terra e mare di Sicilia fanno il bello e il cattivo tempo?

Ad ogni modo, la raccolta differenziata dei rifiuti a Palermo è sicuramente un problema: ma c’è un problema ancora più grande che abbiamo più volte trattato sul quale torneremo domani.

 

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