Sui rifiuti urbani la Regione siciliana non ha competenze: i grillini ne prendano atto!

20 settembre 2019

Le competenze, nella gestione dei rifiuti urbani, sono dei Comuni e non della Regione! Questo è un passaggio che va chiarito per evitare che si faccia ancora confusione. Il responsabile della gestione dei rifiuti di Palermo è il Comune! Il comunicato stampa della deputata grillina Roberta Schillaci è apprezzabile in molte parti: ma sulle competenze dovrebbe fare maggiore attenzione

Sulla gestione dei rifiuti a Palermo leggiamo un comunicato stampa della parlamentare del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci, che a nostro modesto avviso non funziona proprio! Vediamo di che si tratta.

La prima parte del comunicato mette giustamente i puntini sulle “i” circa il comportamento del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando:

“Da anni – dice la parlamentare grillina – chiediamo a Orlando di istituire un nucleo ispettivo per potenziare i controlli, cosa che il sindaco ha riferito in commissione di avere fatto soltanto adesso”.

Il primo cittadino di Palermo, che in audizione presso la Commissione Antimafia del Parlamento siciliano, “ha fatto la vittima del ‘solito sistema’”, a parere della parlamentare si dovrebbe ricordare “che la città che amministra è perennemente invasa dai rifiuti. Perché non estende la raccolta differenziata a ciascun quartiere di Palermo? Ci sono intere zone che sembrano Favelas invase da rifiuti di ogni genere, dal centro alle periferie. Basta proclami e rimpalli di responsabilità”.

A questo punto la nostra parlamentare si lancia in una serie di considerazioni sulle competenze in materia di rifiuti che non ci convincono proprio:

“Non si possono ovviamente addossare tutte le responsabilità al sindaco Orlando – spiega Roberta Schillaci – dato che, per alcune questioni tecniche, la competenza è della Regione siciliana, sempre più simile ad un Giano bifronte dove si contrappongono da un lato l’indirizzo politico e dall’altro quello gestionale e amministrativo del dipartimento”.

Peccato che la legge che disciplina la gestione dei rifiuti urbani dispone che, su tale materia, la competenza è “attività esclusiva dei Comuni singoli o associati”.

La confusione – come scriviamo spesso – nasce dal fatto che, alla fine degli anni ’90 del secolo passato, la Regione siciliana, aggirando la Legge, si è arrogata poteri che non ha e non può esercitare.

Questo è avvenuto perché la politica siciliana, fino al 2013, ha gestito lucrosi appalti a ruota libera (leggere in regime commissariale, andando in deroga alle leggi sui lavori pubblici), realizzando impianti per la raccolta differenziata (leggere impianti di compostaggio) che in buna parte sono rimasti incompiuti e favorendo, invece, le discariche private per la felicità dei titolari di tali impianti, che si sono fatti i classici ‘bagni’…

Andare a ripetere che la Regione siciliana ha “competenze” sulla gestione dei rifiuti, a nostro modesto avviso, aumenta soltanto la confusione.

Se il presidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava, vuole fare chiarezza sull’inghippo dei rifiuti in Sicilia, dovrebbe fare qualche passo indietro e tornare agli anni in cui proprio lui era il segretario regionale dei Democratici di Sinistra della Sicilia.

Condivisibile, invece, questo passaggio della dichiarazione della parlamentare Schillaci:

“Comprendiamo le motivazioni espresse dal sindaco della città di Palermo Leoluca Orlando che contesta diverse anomalie nel sistema rifiuti, peccato che lui stesso non riesca a controllare quello che fa o meglio, che non fa la RAP, il cui amministratore messo lì proprio da Orlando è tra l’altro in evidente conflitto di interesse, essendo anche azionista di un impianto privato di compostaggio”.

“Quello che è certo – spiega ancora Schillaci – è che il sistema che ha reso la gestione del ciclo dei rifiuti una vera e propria Babele rimane lì granitico, da anni. Solo il Movimento 5 Stelle, alcuni giornalisti ed altre voci isolate, denunciano il sistema delle lobbies di poche famiglie che gestiscono gli impianti privati dell’Isola. Ciascuno faccia la propria parte, ai vari livelli istituzionali, Orlando compreso. Nel congedare il sindaco – conclude Schillaci – gli ho chiesto di fare un regalo alla città di Palermo a conclusione del suo mandato: estenda la raccolta differenziata a tutta la città”.

Foto tratta da L’Opinione della Sicilia

 

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