Un Catalogo on line di prodotti e servizi meridionali/ MATTINALE 391

5 settembre 2019

Abbiamo letto questa notizia – che è anche una riflessione sulle potenzialità del Sud Italia – e abbiamo deciso di aderire. Del resto, abbiamo già aderito e rilanciato l’iniziativa Compra Sud. Ci auguriamo di porte fare da tramite tra chi sta organizzando il Catalogo on line di prodotti e servizi meridionali e chi vuole aderire a tale iniziativa. Il blocco della produzione del riso in Sicilia da parte dei Savoia 

Provate a pensare per un attimo cosa succederebbe se, per un giorno,solo per un giorno, i 20 milioni di meridionali che vivono al Sud acquistassero solo prodotti del Sud: il Nord chiuderebbe per fallimento!

La riflessione la leggiamo nella pagina Facebook Vento da Sud, Vento Brigante. “Pensaci. Pensa ai tuoi, pensa alla tua terra”.

Noi, in effetti, ci stiamo pensando: non a caso abbiamo aderito all’iniziativa #CompraSud. 

Per questo ci sembra importante aderire alla proposta di un Catalogo on line di prodotti e servizi meridionali.

Riportiamo quanto scritto sempre sulla pagina Facebook di Venti Brigante, Vento da Sud:

“Ho cominciato a lavorare al progetto EtichettaSud.it nel 2009 perché ero convinto (lo sono oggi più che mai) che la rete e le persone come noi della community CompaSud sono il vero motore del cambiamento. Lavorando da anni nel settore digitale e dovendo in qualche modo sostenere i costi del progetto ideammo all’epoca un sistema di business on line che si basava sulla vendita promozionale dei prodotti delle aziende meridionali. Nella pratica contattavamo le aziende che la community ci segnalava e chiedevamo loro di regalarci dei prodotti che poi venivano messi in vendita in modo promozionale con la formula dell’asta. In questo modo da una parte gli utenti di EtichettaSud.it potevano acquistare (e quindi conoscere nuove aziende e prodotti) prodotti a prezzi promozionali e dall’altra le aziende ottenevano visibilità ampliando il proprio mercato. EtichettaSud.it marginava su queste vendite e sulla pubblicità on line. Troppo poco per sostenere i costi di sviluppo della piattaforma e soprattutto i costi di marketing necessari per ampliare la community attiva.
Oggi, grazie all’aiuto e al sostegno di Agostino e di tutta la community CompraSud, stiamo pensando ad una versione più attuale del progetto, con un sistema di vendita on line dei prodotti e una struttura molto simile (almeno concettualmente) ai famosi marketplace Ebay o Amazon.
Per realizzare il nuovo EtichettaSud.it che diventerà CompraSud.net abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi.
Da soli non ce la faremo, lo abbiamo già visto!
L’idea è sicuramente quella di avviare una campagna di crowfunding per raccogliere un pò di soldi, ma l’aspetto più importante è la partecipazione attiva di tutti.
Proprio per questo, in questa fase vi chiediamo di registrarvi su http://www.etichettasud.it/Registrati.aspx come “Sostenitori” (è gratis) e di procedere alla segnalazione di prodotti ed aziende meridionali.
In questo modo arricchiremo il catalogo attuale che poi verrà migrato sulla nuova costruenda piattaforma web www.comprasud.net .
NON DISPERDIAMO LE ENERGIE, NON PERDIAMO TEMPO CON ALTRI METODI!
Abbiamo EtichettaSud.it al momento, utilizziamola per creare il più grande catalogo on line di prodotti ed aziende meridionali.
Chi volesse accettare la sfida di partecipare al progetto può contattarmi tramite email info@comprasud.net oppure commentare questo post.
Ci occorrono programmatori PHP, web designer, social media manager o semplici investitori.
Fatevi avanti!!!
Vi lascio con il motto che inventai nel 2009 e che rappresenta la mission del progetto: Fai del Sud il tuo @ffare. (Massimiliano Consiglio – Brigante Marco)”.

Abbiamo riportato questa iniziativa non soltanto perché la condividiamo, ma anche perché ci sono in Sicilia tante piccole aziende – i titolati di alcune ci queste sono lettori de I Nuovi Vespri e ci hanno contattato – che vorrebbero partecipare all’iniziativa Compra Sud.

Bene. Ci auguriamo di porte fare da tramite tra le realtà produttive che vorrebbero partecipare all’iniziativa Compra Sud e chi sta lavorando al Catalogo on line.

Pensiamo solo alla situazione in Sicilia.

I cittadini siciliani, ogni anno, per acquistare i cibo di ogni giorno, spendono circa 13 miliardi di euro. Ebbene, di questi 11 miliardi di euro vengono spesi dai siciliani per acquistare cibi siciliani, mentre solo 2 miliardi di euro vengono spesi dai siciliani per acquistare cibi siciliani.

In pratica, noi siciliani, per mangiare, manteniamo l’economia del Centro Nord Italia.

Cominciamo a pensare come invertire questa tendenza colonialista che l’Italia ci ha cucito addosso dal 1860.

Sapete cosa fecero i Savoia subito dopo la ‘presunta’ unità d’Italia? Proibirono alla Sicilia di coltivare il riso, perché l’unico riso che si doveva produrre in Italia era quello piemontese, lombardo e, magari, dell’Emilia Romagna.

E così è stato. Solo da qualche anno in Sicilia c’è chi è tornato a produrre il riso.

E’ solo un esempio, certo.

Ma provate solo a pensare se il Sud ricomincerà a produrre il riso e se tutti i 20 milioni di meridionali non acquisteranno più il riso del Nord Italia.

Lo sapete, vero, che per tutelare il riso del Nord Italia sono stati posti i dazi doganali, con la ‘benedizione’ dell’Unione Europea dell’euro, anche se non ne parla quasi nessuno?  

Al Nord i propri affari si sanno curare. Cominciamo a farlo anche noi del Sud.

 

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