L’obiettivo della UE dell’euro: prendersi il risparmio e le case degli italiani/ MATTINALE 319

23 giugno 2019

Nonostante i grillini, che nel Governo e a livello locale ne combinano di tutti i colori, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta dimostrando di essere non solo un vero politico, ma anche di sapere difendere l’Italia dalla volgare e truffaldina aggressione di un’Unione Europea dell’euro che, in Italia, persegue un solo obiettivo: infilare le mani nelle tasche degli italiani!

Nel Mattinale di ieri (numero 318) abbiamo raccontato di due anziani (marito e moglie) che, nell’impossibilità di pagare l’affitto della casa, hanno deciso di togliersi la vita (QUI IL MATTINALE DI IERI). Ricordiamo che, purtroppo, da quando l’Italia è stata infognata nel sistema euro dalla seconda fila dei politici italiani della cosiddetta Seconda Repubblica (con molta probabilità, Tangentopoli è servita anche a questo: a mettere fuori gioco i politici della Prima Repubblica che mai e poi mai avrebbero accettato si svendere l’Italia ai massoni e truffaldini dell’Unione Europea dell’euro), i suicidi sono stati tantissimi.

L’impoverimento dell’Italia è sotto gli occhi di tutti. I 13 milioni di poveri, di cui 5 milioni indigenti, la folle nelle mense dei poveri sono fatti oggettivi che non possono essere negati. Oggi proveremo a illustrare qual è il progetto dell’Unione Europea dell’euro per l’Italia. Anzi, per gli italiani.

Ieri abbiamo ricordato che cosa l’Unione Europea dell’euro ha fatto ai greci. Per un banale debito di 300 miliardi di euro (se ci riflettiamo, la Grecia aveva un ottavo dell’attuale debito pubblico dell’Italia, che ammonta a oggi a 2 mila e 400 miliardi di euro circa) la UE, con un cinismo e una ferocia degna dell’Europa del cosiddetto ‘Secolo breve’, ha massacrato la popolazione greca, licenziando migliaia di persone, riducendo all’osso l’assistenza sanitaria e, soprattutto, derubando questo Paese.

Anche se queste notizie vengono tenute ‘basse’, sono note le speculazioni della banche: soprattutto delle banche tedesche, storicamente le più fameliche e le più temerarie, ai danni della Grecia (TRE ANNI DA, IN QUESTO ARTICOLO, ABBIAMO RACCONTATO I ‘BUCHI’ DELLE BANCHE TEDESCHE, DEUTSCHE BANK IN TESTA). Indimenticabile la lucida spiegazione fornita da Massimo D’Alema (QUI IL VIDEO DI MASSIMO D’ALEMA SULLA CRISI GRECA E SULLE RESPONSABILITA’ DELLA UE E DELLA BANCHE).

Il progetto della UE per l’Italia è simile al trattamento che è stato riservato alla Grecia. Per realizzarlo, i predoni dell’Unione Europea dell’euro hanno bisogno di ‘alleati’ italiani: e questi li hanno trovati. Solo che, in questo momento, al Governo dell’Italia ci sono due forze politiche che si rifiutano di accettare gli ‘ordini’ dell’Unione Europea dell’euro.

E’ noto che le elezioni politiche del 4 marzo del 2018 hanno consegnato all’Italia la vittoria di due forze politiche – il Movimento 5 Stelle e la Lega – che non ne vogliono sapere di consentire alla UE di derubare gli italiani. Anche se in molte realtà locali il Movimento 5 Stelle ne combina di tutti i colori (a Palermo, con il Reddito di cittadinanza, i grillini stanno preparando un disastro, COME VI RACCONTIAMO QUI), va detto che a livello nazionale e internazionale – grazie alla figura di Giuseppe Conte, attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, di certo la migliore espressione politica di questo confusionario Movimento – il Governo italiano sta tenendo testa ai ‘banditi’ dell’Unione Europea che cercano di imporre all’Italia nuove penalizzazioni.

Va detto che, se è vero che Popolari e Socialisti – le due formazioni politiche da anni ormai al servizio dei liberisti – non hanno più la maggioranza nel Parlamento europeo, a dargli manforte e, soprattutto, i numeri per governare sono arrivati i Liberali e i Verdi.

Il dubbio che i Liberali e i Verdi siano fatti della stessa ‘pasta’ dei filo-liberisti del PPE e del PSE è nell’aria: e il fatto che né i Liberali, né i Verdi, in queste ore, stiano difendendo l’Italia dall’aggressione di una Commissione Europea sputtanata e in uscita è già un segnale preciso.

Certo, il giudizio su Liberali e Verdi andrà espresso quando si parlerà di due questioni centrali dell’Europa di oggi: il glifosato e il CETA. Se non si batteranno per eliminare glifosato e CETA, ebbene, avremo la certezza che Liberali e Verdi sono come PPE e PSE. Per capire come stanno le cose dobbiamo aspettare ancora qualche mese.

Nel frattempo prendiamo atto che Conte, praticamente da solo (la solitudine di Conte è riferita alla solitudine dell’Italia), sta difendendo il nostro Paese. Anche contro quelle forze politiche – PD in testa, ma anche Forza Italia, per quel poco che resta di questa inutile e dannosa forza politica – che, pur di colpire l’attuale Governo italiano, non esitano ad andare contro gli interessi dell’Italia.

Ma a parte PD e Forza Italia – due forze politiche delle quali dobbiamo augurarci la scomparsa per il bene dell’Italia – ci sembra quanto mai opportuno, proseguendo con quanto abbiamo scritto ieri, illustrare, come già accennato, quali sono i veri ‘progetti’ dell’Unione Europea dell’euro per l’Italia.

L’obiettivo – non tanto della Germania, quanto dei liberisti che controllano l’Europa finto-unita di oggi – è quello di ridurre l’Italia come la Grecia. E’ noto che la Grecia è stata fatta a ‘spezzatino’ e svenduta mentre al Governo c’era la finta ‘sinistra’ di Tsipras.

Ma in Italia la sinistra non è più utilizzabile. Al suo posto c’è un Governo che, come abbiamo raccontato ieri e come ribadiamo oggi, sta provando in tutti i modi a resistere agli attacchi della UE. I minibot sono una proposta intelligente che darebbe una notevole boccata di ossigeno all’economia italiana. E infatti la UE si oppone, appoggiata dagli italiani che lavorano contro gli interessi dell’Italia.

Non sappiamo come finirà con la storia dei minibot (anche se noi ci auguriamo che l’Italia, fregandosene del no di Bruxelles, vari i minibot: che cosa ci possono fare? ci invadono con i carri armati?), ma sappiamo cosa hanno in testa i ‘predoni’ dell’Unione Europea dell’euro: e cioè, infilare le mani nelle tasche degli italiani.

Come? Semplicissimo. L’Italia ha un debito pubblico di circa 2 mila e 400 miliardi di euro. Contemporaneamente, gli italiani hanno messo da parte i propri risparmi. Basti pensare che, fino a qualche anno fa, solo di fondi comuni, gli italiani avevano sottoscritto mille e 400 miliardi di euro. A questi vanno sommati i risparmi depositati nelle Poste, i risparmi depositati nelle banche e altre forme ancora di risparmio.

Non solo. Gli italiani risultano ancora proprietari delle case: una casa per ogni famiglia e, in alcuni casi, due abitazioni per famiglia.

E’ questo il ‘malloppo’ che l’Europa dell’euro vorrebbe scippare agli italiani: il risparmio e le case. Ma per farlo ha bisogno di alcuni ‘cavalli di Troia’ sparsi nella politica (e questi già ci sono) e nell’alta burocrazia (e questi ci sono pure). E ha bisogno soprattutto di un Governo pronto a tradire i propri cittadini. Ma si ritrova con un Governo – quello di grillini e leghisti – che difende gli italiani.

La strategia che la ‘Grande Europa dell’euro’ sta seguendo per poter alleggerire le tasche degli italiani è duplice: deve mettere in crisi l’alleanza tra grillini e Lega per portare i grillini dalla parte della vecchia politica italiana collusa con la UE (e qui forse Palermo sta facendo da apripista, non abbiamo ancora capito se consapevolmente o inconsapevolmente: QUI IL NOSTRO ARTICOLO); e, contemporaneamente, preparare gli italiani a un prelievo forzoso di cui ancora si sa poco, ma che dovrebbe andare ad intaccare, ovviamente, le tasche dei cittadini.

L’operazione non si annuncia facile perché Conte – e di questo bisogna dargliene atto – sta tenendo bene la barra del timone. E perché l’alleggerimento delle tasche degli italiani dovrà avvenire con maestria, perché, al contrario di quello che sembra, è Italia a tenere il coltello dalla parte del manico.

Senza un Governo italiano disposto a cedere alla UE – e quindi disposto a governare contro gli interessi degli italiani – l’Europa dell’euro non potrà né impossessarsi di una parte del risparmio degli italiani, né togliergli le case. Perché se l’Italia terrà la posizione e andrà avanti – per esempio sui minibot – sarà l’Unione Europea che dovrà accettare il fatto compiuto.

Per un motivo semplice: perché se l’Italia dovesse uscire dall’euro senza una linea concordata, cadrebbe subito dopo l’intero sistema euro, che si regge in piedi non per la solidità monetaria ed economica – che non c’è – ma in forza di una convenzione.

Venendo meno la convenzione sulla moneta unica, crollerebbe tutto.

Ricordiamoci che l’Italia, o meglio, che gli italiani, con le proprie tasse, hanno già pagato, ‘a rate’, circa 3 mila miliardi e 300 milioni di euro di interessi sul debito pubblico.

Questo dato ci dice che il debito pubblico italiano è una truffa organizzata dall’Unione Europea dell’euro ai danni dell’Italia e degli italiani. Organizzata e voluta anche da chi ha svenduto l’Italia all’Europa dell’euro.

Questa truffa consiste nel costringere l’Italia a indebitarsi sempre più e a pagare sempre più interessi. Per ora l’Italia è riuscita a pagare gli interessi (circa 90 miliardi all’anno). L’obiettivo dell’Unione Europea è quello di portare il Governo italiano a scippare il risparmio degli italiani e a costringerli a vendere le proprie case per pagare il ‘debito’ truffaldino.

Serve proprio a questo la stretta che la sputtanata Commissione europea in uscita sta provando ad esercitare sull’Italia. Ma fino ad oggi Conte sta tenendo bene.

Come finirà? Non lo sappiamo. La nostra speranza è che l’euro frani a prescindere dall’Italia.

Sullo sfondo c’è un’altra questione, che è strettamente connessa all’euro e all’Europa liberista: la questione dei migranti. Ma di questo parleremo in una successiva puntata.

Fine della seconda puntata/ Continua  

 

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