Il ‘caso’ della professoressa Dell’Aira: Ministro Di Maio, perché non fa qualcosa?

25 maggio 2019

Per esempio, il Governo nazionale potrebbe sospendere il provvedimento iniquo adottato nei riguardi della professoressa Maria Teresa Dell’Aira. E, possibilmente – in questo caso ci starebbe davvero – sospendere per quindici giorni chi ha adottato tale provvedimento   

di Carmelo Raffa

Possiamo affermare “noi c’eravamo”, ma principalmente che “ci saremo”.
Non si può assistere senza reagire a atti di profonda ingiustizia come quello perpetrato ai danni della professoressa Maria Teresa Dell’Aira che si è sempre distinta nell’attività prestata per serietà e professionalità.

Da parte delle Istituzioni e dello stesso Ministro della Pubblica Istruzione si è dato atto che il provvedimento adottato dal Provveditore degli studi di Palermo andava rivisto perché iniquo.

Nonostante l’affermazione usata da questi Signori quando hanno incontrato la Professoressa: “Lei ha ragione e troveremo il modo di riparare”, ad oggi nulla di concreto è stato fatto e quindi… come si dice in siciliano, “a ragiuni sa squara”.

Oltre 200 mila firme raccolte, tante manifestazioni di protesta a Palermo e un tutt’Italia e non si è rimediato a questa ingiustizia. A questo punto ricordiamo la dichiarazione del vice premier, Luigi Di Maio, leader del Movimento Cinque Stelle:

“Farò di tutto perché lei venga reintegrata il prima possibile. Prima che lo Stato perda è bene che lo Stato si ravveda”.

Caro Luigi Di Maio, a questo punto lo Stato ha perso a meno che… non si annulli il provvedimento iniquo dal punto di vista giuridico e sospenda per quindici giorni chi l’ha emesso.

I ‘capi’ che sbagliano paghino e noi continueremo a vigilare, a scrivere e anche a protestare assieme alle Persone per Bene che hanno sete di giustizia.

 

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