L’incredibile ‘scivolone’ del presidente Musumeci sui controlli ambientali in Sicilia

3 maggio 2019

In politica le parole in libertà sull’ambiente sono pericolosissime. Soprattutto in un’Isola come la Sicilia dove l’inquinamento ha prodotto danni gravissimi. Si pensi a Priolo, Melilli, Augusta, Gela, Milazzo, la Valle del Mela. O a certi progetti per la produzione di energia solare devastanti per l’agricoltura. Perché le dichiarazioni di Musumeci sui controlli ambientali sono a dir poco stupefacenti

Confessiamo che, leggendo le dichiarazioni del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, sulla Commissione per le valutazioni ambientali, abbiamo pensato a una puntata speciale di ‘Scherzi a parte’. Seguiamo da anni le attività di questa Commissione e dell’ARPA Sicilia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e, spesso, siamo rimasti sbigottiti. Oggi leggiamo una dichiarazione del presidente Musumeci che, a nostro avviso, è stupefacente.

Cominciamo con la dichiarazione del presidente Musumeci, all’ANSA. Il capo della Giunta regionale ha deciso di “sostituire con urgenza la Commissione che a Palermo si occupa della Valutazione d’impatto ambientale (Via)”. Musumeci ha chiesto all’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, di “avviare subito le procedure per il rinnovo dell’importante e strategico organismo. Serve respirare aria nuova e non mi riferisco solo ai tempi di attesa per le pratiche, ancora lunghi malgrado i progressi registrati nell’ultimo anno”.

Ancora Musumeci:

“Ringrazio gli attuali componenti e il presidente per il lavoro fatto. Quella Commissione ha bisogno di tecnici che considerino il loro compito un umile servizio e non un potere. Tecnici che considerino il trascorrere del tempo come una calamità e non un’opportunità. Voglio una Commissione che lavori per accelerare le procedure invece di provare il sadico piacere di infliggere a ogni istanza decine di prescrizioni, spesso discutibili. Così si frena la spesa per gli investimenti e si condanna l’economia siciliana alla stagnazione. Ho chiesto all’assessore di proporre la rotazione di qualche dirigente e funzionario interno che si occupa di pratiche autorizzative. Sono certo che potrà essere utile anche questo”.

Ribadiamo: siamo basiti!

Noi, di questa Commissione – istituita, lo ricordiamo, ai tempi del Governo regionale di Rosario Crocetta, assessore al Territorio e Ambiente Maurizio Croce, esponente di Sicilia Futura di Totò Cardinale, forza politica che, all’epoca dei fatti, faceva parte del centrosinistra e che, adesso, sembra orbitare attorno a Forza Italia.

Contrariamente a quello che dice il presidente Musumeci – che forse nella passata legislatura era troppo preso dal ruolo di presidente della Commissione regionale antimafia: così preso dal suo lavoro, nella passata legislatura, che non si è mai accorto dell’esistenza di questa Commissione che oggi non gli piace più – a noi, questa Commissione non ha mai convinto in parte per i pareri che ha espresso e, soprattutto, per i progetti che sono stati incredibilmente esentati da Valutazione di impatto ambientale!: progetti che, a nostro modesto avviso, avrebbero avuto invece bisogno non di una, ma di dieci, cento, mille Valutazioni ambientali.

In questa fase non vogliamo entrare nel merito. Ci limitiamo a qualche considerazione generale.

Il ruolo della Commissione ambientale è importantissimo. Ne debbono fare parte personalità tecniche competenti e indipendenti. Tale Commissione esprime, in totale autonomia, i pareri tecnici sui possibili danni all’ambiente che possono essere provocati da progetti di vario tipo.

Quando il presidente Musumeci fa certe affermazioni lancia un messaggio molto pericoloso. Il capo del Governo di una Regione non può dire: “Voglio una Commissione che lavori per accelerare le procedure invece di provare il sadico piacere di infliggere a ogni istanza decine di prescrizioni, spesso discutibili. Così si frena la spesa per gli investimenti e si condanna l’economia siciliana alla stagnazione”.

Il ruolo della Commissione ambientale non è quello di “accelerare le procedure”: il ruolo della Commissione che si occupa di tutela dell’ambiente è quello di verificare se un progetto avrà o non avrà effetti negativi sull’ambiente.

Se la Commissione indica le prescrizioni lo fa a ragion veduta: se non è così, o meglio, se per il presidente della Regione le cose non stanno così e le prescrizioni sono state previste al fine “di provare il sadico piacere di infliggere a ogni istanza decine di prescrizioni, spesso discutibili”, ebbene, queste sono accuse gravissime che Musumeci farebbe bene a denunciare alle autorità competenti!

Noi non sappiamo a quali progetti il presidente della Regione faccia riferimento: sarebbe bene che Musumeci li renda noti, per evitare di passare come il solito politico che spara nel mucchio per racimolare qualche mezzo titolo di prima pagina, magari perché, nelle prime pagine dei giornali, per cose positive, non ci riesce ad andare.

Il presidente Musumeci si dovrebbe chiedere come mai, in Sicilia, nell’area industriale di Siracusa, nel ‘triangolo’ compreso tra Priolo, Melilli e Augusta, ogni anno, si ammalano e muoiono un sacco di persone.

Si dovrebbe chiedere del perché nella Valle del Mela, in provincia di Messina, si ammalano e muoiono le persone (ha mai sentito parlare, il presidente Musumeci, della ‘parrucche’ della Valle del Mela?).

Si dovrebbe chiedere, il presidente della Regione, del perché Milazzo e aree affini sono inquinate.

Si dovrebbe chiedere, il presidente della Regione, che cos’è successo a Gela con la raffineria.

E l’elenco potrebbe continuare con Isola delle femmine, con le distillerie, con i corsi d’acqua inquinati e altro ancora.

Egregio presidente, se ci sono cose che non servono alla Sicilia, ebbene, queste sono le autorizzazioni a ruota libera per realizzare discariche camuffate, impianti eolici al posto dell’agricoltura e altre schifezze varie.

 

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