I grillini chiedono chiarezza sul Tram, dimenticando che a Palermo vige la legge del Marchese del Grillo…

11 aprile 2019

Anche quando è stata istituita la ZTL è stato fatto notare che bisognava rispettare una legge regionale. Il Comune di Palermo prima ho contestato la legge e quando la Corte Costituzionale gli ha dato torto la ZTL era già istituita e nessuno l’ha toccata. E così finirà pure con il Tram e i parcheggi: i grillini, i Verdi, la Regione hanno ragione: ma perderanno la battaglia

L’iter per l’approvazione del “Piano Tram” del Comune di Palermo è irregolare, sostengono i consiglieri comunali e i deputati regionali del Movimento 5 Stelle. Ma discutibile è anche l’istituzione della Zona a Traffico Limitato (ZTL) del capoluogo siciliano, istituita in barba a una legge regionale. Ma è stata istituita lo stesso ed è ancora lì. La sensazione è che i grillini – che ancora conoscono poco Palermo, dove le leggi, in certi ‘casi’, si interpretano.

Il caso della citata ZTL è emblematico. Quanto il Parlamento siciliano ha approvato la legge che metteva alcuni ‘paletti’, il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore comunale Giusto Catania argomentarono che la legge era, come dire?, illegittima. L’Assemblea regionale siciliana, secondo sindaco e assessore, non aveva i poteri per legiferare su tale argomento.

La vicenda è finita sui tavoli della Corte Costituzionale. Che ha dato ragione alla Regione siciliana (QUI IL NOSTRO ARTICOLO DI OLTRE UN ANNO FA). Ma la ZTL istituita dal Comune di Palermo è rimasta. Il capoluogo siciliano, insomma, è una sorta di ‘Repubblica indipendente’ dove vige la legge del Marchese del Grillo…

Ironia a parte, per il Tram assisteremo alla stessa scena della ZTL.

Certi, i Verdi stanno facendo una battaglia a tutela dell’ambiente (QUI L’INTERVISTA CON IL LEADER DEI VERDI SICILIANI, CARMELO SARDEGNA).

Gli uffici dell’assessorato al Territorio e Ambiente hanno fatto sapere che la procedura seguita fino ad oggi dal Comune non è quella giusta.

Anche noi stiamo facendo una battaglia, quanto meno per far rispettare la legge sulla Valutazione Ambientale Strategica.

Ma sappiamo che è una battaglia persa, perché a Palermo vincono i più forti e i più potenti.

Anche i grillini stanno provando a chiedere il rispetto di leggi e regolamenti. Hanno chiesto “un’audizione in Commissione Territorio e Ambiente all’Ars, in presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Palermo, per fare chiarezza su quanto è accaduto”.

Già, cos’è accaduto? Lo ricostruiscono gli stessi esponenti del Movimento 5 Stelle:

“Il 28 novembre 2018 con la delibera n. 596, il Consiglio comunale di Palermo ha approvato il Programma triennale delle opere pubbliche. Con una modalità non del tutto trasparente, attraverso un emendamento, è stato anche approvato, in linea tecnica ed economica, il progetto preliminare – e adottata la variante al vigente Prg – relativamente a parte del ‘Piano Tram’ e nello specifico alle linee A,B,C, E1 e agli otto parcheggi di interscambio, per un costo totale degli interventi di 426 milioni di euro”.

“L’approvazione – proseguono i consiglieri e i deputati del Movimento 5 Stelle – è avvenuta in assenza del parere di tutti gli uffici tecnici comunali, della Soprintendenza, in mancanza della VAS e della pianificazione preliminare necessaria per la VAS (cioè l’adozione del Pums – Piano urbano della mobilità sostenibile o variante al Pgtu – Piano generale del traffico urbano) e infine in mancanza del parere preventivo obbligatorio del Genio civile”.

“Per quanto riguarda l’assenza di VAS e la pianificazione preliminare (Pums o Pgtu) – evidenziano i 5 Stelle – il dirigente dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente durante un’audizione in Commissione Territorio e Ambiente, il 4 aprile scorso, ha confermato quanto già dichiarato nelle note del 14 gennaio e 28 febbraio, ovvero che tutti gli atti approvati ‘sono annullabili per violazione di legge’. Infine, l’approvazione del progetto preliminare e l’adozione della variante al Prg sono avvenute in assenza del parere preventivo del Genio civile. A tal proposito, la L. 16/2016, art. 15, ex art. 13 della L. 64/74 prevede che ‘nessun progetto, se di variante urbanistica o di rilevanza strutturale e/o infrastrutturale, può essere approvato senza il preventivo parere vincolante del genio civile’”.

Non sappiamo se seguite di cos’è stata capace di fare la ‘sinistra’ che governa il Comune di Palermo: con un emendamento ha approvato un Piano Tram e otto parcheggi per una ‘spesuccia’ di ‘appena’ 426 milioni di euro! Il tutto in barba a VAS, Piano urbano della mobilità e via continuando.

Ora provate a immaginare cosa sarebbe successo se una cosa del genere fosse stata fatta a Roma dalla sindaca Virginia Raggi o in Sicilia da Totò Cuffaro: grida, articoli, servizi della televisione e proteste varie.

E’ successo a Palermo e tutto è regolare!

“Non siamo contrari al Tram e non accettiamo la nomina di ‘nemici della città’ solo perché chiediamo procedure regolari e trasparenti a tutela di tutti i cittadini – dicono sempre i grillini -. Il rispetto delle procedure è la prima garanzia per la qualità dell’intervento e per la tutela del territorio. A questo punto il sindaco Orlando blocchi tutto e fornisca i necessari chiarimenti”.

Noi invece siamo contrari al Tram in via Libertà e siamo contrari ai parcheggi con molti vizi ‘privati’ e senza pubbliche virtù.

Ma, conoscendo come vanno le cose a Palermo quando di mezzo ci sono certi personaggi che stanno al di sopra di tutto e di tutti, arriviamo alla seguente conclusione:

Avemu ragiuni e n’ha manciamu squarata!“.

Foto tratta da polinice.org 

Palermo: ma la ZTL non è illegittima? Nadia Spallitta: “Penso a una class action”

“Il Tram di Palermo? Serve solo alla città-bene, ignora le periferie e distrugge la città”

 

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