Crisi delle ex Province siciliane: arriva anche Cateno De Luca e fa uno sconto a Roma…

4 aprile 2019

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca – che è anche sindaco della Città metropolitana di Messina – dice che alle ex Province siciliane basterebbero poco meno di 200 milioni di euro per assicurare i servizi. la cosa ci lascia di stucco, perché noi sapevamo che di euro ce ne vogliono 500 milioni all’anno!

Ma su beru strani – come si direbbe dalle nostre parti – ‘sti politici siciliani. L’ex Ministra Stefania Prestigiacomo si è accorta che le ex Province siciliane stanno fallendo (QUI IL NOSTRO ARTICOLO). E adesso sempre sulle ex Province dell’isola interviene anche il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che è anche sindaco metropolitano della Città metropolitana di Messina per graziA ricevuta dalla legge nazionale che porta il nome di Graziano Delrio, l’ex ‘geniale’ Ministro del passato Governo nazionale di centrosinistra.

” Il 22 febbraio scorso – dice De Luca in un comunicato – presso la città metropolitana di Messina, il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa, aveva giurato al cospetto di tutti i dipendenti, irritati perché messi in ferie forzate dal sindaco, Cateno De Luca, che nel giro di qualche settimana avrebbe risolto il problema finanziario di tutte le ex Province della Sicilia”.

“Dopo quasi due mesi – dice sempre De Luca – dobbiamo registrare che il Governo siciliano ha commesso qualche errore di battitura di ben 11 milioni di euro in quanto il fondo ordinario delle ex Province ripartito oggi, rispetto agli anni precedenti, parrebbe decurtato di tale importo. Dunque c’è ben poco da plaudire, come invece fa qualche deputato nazionale. Tutto ciò mentre il sottosegretario Villarosa sta tentando di rubarci oltre 100 milioni di euro degli investimenti già destinati alla Sicilia, per trasformarli in trasferimenti da destinare alla spesa corrente delle ex Province siciliane”.

“Purtroppo – conclude il sindaco peloritano – Villarosa continua a non tener conto della penalizzazione che in questi ultimi quattro anni le ex Province siciliane hanno subito, oltre 250 milioni di euro, rispetto alle ex Province delle Regioni a statuto ordinario. Ricordo a tutti che servono circa 80 milioni di euro all’anno per il 2019/2021, in aggiunta ai 112 milioni del fondo ordinarie della Regione siciliana, per consentire alle ex Province siciliane di poter garantire i servizi minimi indispensabili e ripianare i disavanzi accumulati negli anni pregressi. Mi auguro che l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, non firmi un ulteriore accordo suicida per il nostro territorio”.

Il sindaco di Messina e sindaco della Città metropolitana, sempre di Messina, è giustificato: nel 2016 non era parlamentare e, magari, gli sfugge che un accordo – che riguarda anche le ex Province – è stato firmato a Roma dal Governo regionale di Rosario Crocetta.

E’ l’accordo – tanto per ricordarlo – in base al quale la Regione siciliana ha rinunciato, a nome delle ex Province siciliane che erano (e sono ancora oggi), ai fondi Rc Auto e libretti automobilistici. Cose da poco: ‘appena’ 240 milioni di euro che una volta le ex Province siciliane incassavano e che, da qualche anno, Roma trattiene. Con il sì della Sicilia.

Dopo di che noi sappiamo che per le ex Province siciliane – in relazione ai servizi che dovrebbero erogare secondo quanto previsto dalla legge Delrio – servono circa 500 milioni di euro e non 110 milioni di euro più 80 milioni di euro.

Sindaco De Luca: si è messo a fare sconti al Governo nazionale? Pure lei?

Foto tratta da globusmagazine.it 

 

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