Ars: mancano 190 milioni, ma la commissione Bilancio sembra l’orchestra del Titanic…

25 febbraio 2019

Sì, da quello che si capisce nella Finanziaria regionale del 2019 mancano all’appello circa 190 milioni di euro. E’ la storia, che abbiamo più volte raccontato, della sentenza della Corte Costituzionale che ha bloccato la ‘spalmatura’ dei disavanzi in 30 anni. Non sarebbe più corretto conservare questi soldi per le emergenze invece di ‘sminnittiarli’ con il Collegato delle cliente? 

Anzi noi siamo ottimisti. Sì, quando scriviamo che, all’appello, mancano 190 milioni di euro circa siamo ottimisti, perché non stiamo considerando che la sentenza della Corte Costituzionale che ha bloccato i ripianamenti dei disavanzi in 30 anni si dovrebbe applicare pure al miliardo e 600 milioni di euro che, per motivi che non comprendiamo, il Governo regionale di Nello Musumeci e l’Ars considerano cosa fatta.

La storia della sentenza della Consulta che ha bloccato un legge voluta dal Governo Renzi e poi modificata durante il periodo del Governo Gentiloni l’abbiamo raccontata più volte (QUI C’E’ UN NOSTRO ARTICOLO e QUI CE N’E’ UN SECONDO).

Pensavamo di essere i soli ad avere dato questa notizia. Invece il sito d’informazione Nientedipersonale.com ha addirittura dedicato un approfondimento a tale tema (CHE POTETE LEGGERE QUI).

Riassumendo, il ‘buco’ di 2,1 miliardi nel Bilancio 2019 della Regione, certificato dalla Corte dei Conti, fino ad ora è stato coperto per 1,6 miliardi di euro con una ‘spalmatura’ in 30 anni (in pratica, con l’equivalente di un mutuo trentennale).

Solo che è intervenuta la citata sentenza della Corte Costituzionale: si applica o no alla Sicilia? Noi non siamo giuristi: ma ci piacerebbe conoscere cosa ne pensano i giuristi del Governo regionale e dell’Assemblea regionale siciliana. E, magari, anche il parere del Ragioniere generale della Regione siciliana. E, naturalmente, ci incuriosisce anche il parere del Governo regionale.

Siccome nessuno di queste ‘autorità’ ha parlato ne dobbiamo dedurre che, in Sicilia, questa sentenza non si applica. Ma almeno ce lo spiegate il perché?

Resta da ‘attuppare’ (chiudere per i non siciliani) l’altro ‘pirtuso’ (buco finanziario per i non siciliani) di circa 500 milioni di euro. Per quest’anno – cioè per il 2019 – servono 240 milioni di euro circa. Soldi che il Governo Musumeci ha chiesto di ‘spalmare’ in 30 anni.

Da quello che abbiamo capito, la seconda ‘spalmatura’ (l’equivalente di un mutuo da 240 milioni di euro circa per quest’anno) Roma non l’ha autorizzato. Non ci chiedete perché il Governo nazionale ha detto no: se ha autorizzato lo ‘spalmatura’ di 1,6 miliardi perché adesso non si dovrebbero poter ‘spalmare’ altri 240 milioni di euro? O forse Roma si accinge – con una bella impugnativa – a contestare anche la ‘spalmatura’ di 1,6 miliardi di euro, in ottemperanza alla citata sentenza anti-spalmatura della Consulta? Boh!

E questi 240 milioni di euro che non ci sono? I furbacchioni dei deputati dell’Ars li hanno piazzati nella Finanziaria come ‘accantonamenti negativi’: si potranno spendere solo se Roma autorizzerà la ‘spalmatura’ di tali fondi in 30 anni, aggirando la sentenza della Corte Costituzionale…

In pratica, detto alla ‘fimminina’, i ‘califfi’ dell’Ars, muto tu e muto io, hanno finanziato alcuni importanti capitoli di spesa della Finanziaria regionale 2019 con i soldi che non ci sono.

A chi hanno ‘dato’ i soldi che non ci sono?

Da quello che abbiamo capito, ai Teatri siciliani lirici e di prosa; poi all’ESA; poi ad alcuni enti regionali; poi ad alcuni precari; e ad altri soggetti ancora per un totale di circa 190 milioni di euro (che non ci sono).

Ma la cosa strana di questa storia, cari lettori, non è tanto il silenzio che aleggia sulla sentenza della Corte Costituzionale: la cosa strana è che i ‘califfi’, pur sapendo che ci sono 190 milioni di euro a rischio, si vorrebbero ‘pappare’ 11 milioni di euro – che invece ci sono – approvando il disegno di legge detto Collegato alla Finanziaria che, in queste ore, è in discussione presso la commissione Bilancio e Finanze dell’Ars.

E cosa ci vogliono fare con ‘sti 11 milioni di euro ‘mansi’?

Una bella ‘milionata’ dovrebbe servire per il nuovo Centro direzionale della Regione siciliana. Si tratta di un’opera che la politica siciliana insegue dai primi anni ’80 del secolo passato: un’opera pubblica ‘attassata’, come si dice a Palermo (iellata per i non panormiti), che ha sempre portato ‘attasso’ (iella) ai Governi regionali che hanno provato a realizzarla…

Insomma, un po’ di questi 11 milioni di euro dovrebbero andare a tale opera. Poi dovrebbero essere pagate le rate dei mutui delle ex Province e poi altre cose. Così almeno sperano i deputati che fanno parte della commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, diretta dal simpatico onorevole Riccardo Savona: una commissione legislativa che a noi, con rispetto parlando, ricordano tanto l’orchestra del Titanic, che continuava a suonare mentre la nave colava a picco…

La nostra domanda è: ma se ci sono 190 milioni di euro a rischio non sarebbe più logico utilizzare questi 11 milioni di euro per le emergenze finanziarie che potrebbero sorgere da qui a qualche mese invece di ‘sminnittiarli’ con le clientele?

Foto tratta da cariatinet.it 

Perché con la recente sentenza della Consulta Governo e Ars rischiano di andare a casa/ MATTINALE 285

 

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