Il PD e ‘buchi’ della Regione/ Dopo lo ‘smemorato’ Giuseppe Lupo arriva lo ‘smemorato’ Davide Faraone

2 febbraio 2019

Anche l’ex sottosegretario Davide Faraone, oggi segretario regionale dimezzato del PD siciliano ha dimenticato di aver partecipato, da protagonista, all’assalto alle finanze della Regione siciliana. Ha dimenticato di essere stato un protagonista del Governo Crocetta e di aver avallato i ‘Patti scellerati’ Renzi-Crocetta. Ha dimenticato tutto… 

Dimenticare, dimenticare, dimenticare. Sembra questa la strategia del PD siciliano, partito che, dal 2009 al 2017, ha massacrato le finanze della Regione siciliana e che, adesso, scarica sugli altri le proprie responsabilità. Dopo l’attuale capogruppo all’Ars, Giuseppe Lupo, che nonm ricorda più nulla dei 5 disastrosi anni del Governo regionale di Rosario Crocetta (QUI IL NOSTRO ARTICOLO) e le sue responsabilità, è la volta del segretario regionale del PD siciliano non eletto da nessuno, Davide Faraone, che fa finta di essere arrivato da qualche giorno da Marte.

Leggete con quale sfacciataggine Faraone affronta il dramma di una Regione senza soldi, in sostanziale default, frutto dei tagli del Governo Renzi:

“La peggior ricetta per contrastare una crisi economica, per diminuire il gap tra la Sicilia e il resto d’Italia, per stimolare le imprese ad investire e per creare un clima di fiducia nelle famiglie che incoraggi i consumi, è quella di aumentare le tasse. Ebbene, invece di ridurre la tassazione a famiglie e imprese, il governo siciliano si appresta a varare una manovra finanziaria di lacrime e sangue, con un inasprimento delle addizionali Irpef. Insomma, ritorna il partito delle tasse”.

“Facciamo appello a tutti i deputati affinché si blocchi questa scelta assurda – conclude Faraone – stiamo dalla parte delle famiglie e delle imprese e ci batteremo affinché si parta dal taglio degli sprechi, dai carrozzoni regionali, dalle tante spese inutili che continuano a far della Sicilia la zavorra d’Italia. Ci opporremo a qualsiasi ipotesi di aumento delle tasse, ci troverete favorevoli, invece, a misure di tassazione zero per le imprese che investono qui e creano posti di lavoro e a tagli contro le spese inutili”.

Ci vuole veramente una faccia di… per dire queste cose. Faraone, lo ricordiamo, è il primo renziano di Sicilia: e Renzi – oggi fuori dal Governo italiano e non più segretario nazionale del PD – è stato il protagonista dei ‘Patti scellerati’ firmati con il presidente della Regione ‘rivoluzionario’ Rosario Crocetta che hanno svenato le finanze della Regione siciliana (COME POTETE LEGGERE QUI).

Non solo. Faraone ha gestito la Regione siciliana per conto di Renzi imponendo l’assessore all’Economia arrivato dalla Toscana (di Renzi): Alessandro Baccei. Che, a differenza di Faraone, che oggi non ricorda più nulla, nel maggio del 2016, proprio quando ricopriva il ruolo di assessore regionale all’Economia, ammetteva che lo Stato ruba alla Sicilia 7 miliardi di euro all’anno! (COME POTETE LEGGERE QUI).

Ma oggi Faraone ha dimenticato tutto. Il segretario regionale dimezzato del PD siciliano dimentica di aver gestito quattro assessorati nel Governo Crocetta e prova a scaricare su altri le responsabilità politiche sue e del suo partito.

Stia tranquillo, onorevole Faraone: i siciliani non dimenticano: non dimenticano lei e, soprattutto, non dimenticano il suo partito.

Ormai vi abbiamo inquadrato. Si tratta solo di informare unj po’ meglio gli elettori. Noi ci stiamo provando.

 

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