A Bagheria protesta degli studenti: “I francesi ci insegnano che la lotta paga”

6 dicembre 2018

In piazza per chiedere sicurezza nelle scuole. Ma anche contro l’emigrazione forzata. Guardando ai gillet gialli: “Non ci fermeremo”

 

A Bagheria gli studenti sono scesi  in piazza. Per chiedere scuole più sicure e per urlare il loro dissenso contro le istituzioni che sembrano ormai indifferenti al tema. Ma la protesta ha un respiro molto più ampio se è vero che ad aprire il corteo non c’era uno striscione qualsiasi, ma uno con su scritto: “Non emigrare, resta per lottare”.

Ad organizzare il corteo, il coordinamento studentesco bagherese, che unisce studenti di tutte le scuole superiori del comune: il Liceo F.Scaduto, il Liceo G. D’Alessandro, l’I.T.E.T. Don Luigi Sturzo, l’Istituto d’arte Renato Guttuso e l’I.P.S. S.D’Acquisto. I ragazzi sembrano avere le idee chiare: “Non vogliamo essere costretti ad abbandonare la nostra amata terra”.

“È ora di svegliarsi, è ora di agire” hanno urlato i ragazzi per le strade di Bagheria. Circa 600 secondo un comunicato stampa diffuso dalla Rete degli studenti medi.

“La situazione al liceo Scaduto è la più problematica in assoluto- dichiara Federico Di Leonardo, studente dello stesso liceo- uno dei due plessi è già stato dichiarato non idoneo alla nostra presenza e continuano a manifestarsi diversi problemi strutturali. Già un anno fa ci siamo mossi manifestando davanti al palazzo della provincia, ma le promesse che ci sono state fatte si sono dimostrate parole al vento! Siamo stanchi di non ricevere risposte, noi non ci arrenderemo. Ci auguriamo avvenga una vera e propria rivolta popolare come in Francia; i francesi ci hanno dimostrato che la lotta paga. Il corteo di oggi é solo l’inizio della nostra lotta, non ci fermeremo.”

“Il liceo F. Scaduto e il liceo artistico R. Guttuso continuano a svolgere le lezioni in plessi dichiarati non idonei, il liceo scientifico G. D’Alessandro risente della mancanza di manutenzione di una delle vie di accesso principali, all’I.T.E.T. Don Luigi Sturzo persiste una situazione di degrado dovuta all’abbandono dell’ex clinica Le Magnolie” denunciano gli studenti.

Marta Sabatino, dell’esecutivo provinciale della Rete degli Studenti Medi Palermo, dichiara: “Oggi in piazza siamo stati a fianco degli studenti bagheresi per sostenere le loro rivendicazioni, non è accettabile che il Governo prometta investimenti solo per fare propaganda, non è accettabile che gli studenti siano costretti a pagare costi esorbitanti per materiali e trasporti, non è accettabile che il Decreto Scuole Sicure criminalizzi gli studenti facendo passare in secondo piano i problemi strutturali delle scuole, la scuola sicura è quella che non ci crolla in testa!”

Al termine della manifestazione, gli studenti del Liceo F. Scaduto hanno deciso di occupare la loro scuola.

“Gli studenti hanno scelto di occupare con grande consapevolezza, siamo pronti ad agire con serietà per far diventare questa occupazione uno spazio di dibattito politico per tutto il corpo studentesco” dichiara Edoardo Martorana, rappresentante del Liceo “la scuola rimarrà occupata finché le istituzioni non daranno delle risposte concrete alle istanze che gli studenti rivendicano con forza ormai da anni”.

“Siamo andati più volte alla Provincia ma non ci sono state delle risposte ai problemi strutturali della nostra scuola” dichiara Alessia Bellomo, rappresentante del Liceo e segretaria della Consulta Provinciale degli Studenti “adesso pretendiamo degli investimenti reali che garantiscano il diritto allo studio a tutti”.

 

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