Ars, contestati i neo ‘docenti’ di Diritto parlamentare Gaetano Armao e Ruggero Razza…

5 dicembre 2018

“Ma chisti cu ‘nnì purtò?”: questa, grosso modo, è la battuta che circolava ieri nella commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, quando gli assessori Gaetano Armao e Ruggero Razza – che non sono deputati regionali – hanno provato, senza riuscirci, a bypassare le commissioni legislative di merito. I tre scippi contestati: 8 milioni ai farmaci innovativi, 5 milioni al Reddito di inserimento e 3,7 milioni di euro agli autistici  

Ieri, com’era prevedibile, in commissione Bilancio e Finanze dell’Assemblea regionale siciliana ci sono state scintille. Tema: il disegno di legge sulle variazioni di Bilancio. La notizia l’abbiamo scritta ieri: i 20 milioni di euro che il Governo di Nello Musumeci pensava di scippare ai disabili non ci sono più, perché i disabili – questa è la verità – non hanno alcuna intenzione di regalare questi soldi al Governo. Così lo stesso Governo ha deciso di arraffare 20 milioni di euro di qua e di là. Ma…

Ma sta succedendo un parapiglia. Intanto non tutti sono d’accordo su questi scippi. E poi c’è un problema di regolamento. Proviamo a entrare nel dettaglio.

Come già accennato, il Governo pensava di scippare 20 milioni di euro ai disabili. Ma il dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia, Salvatore Giglione, ha spiegato, carte alla mano, che questi fondi sono già impegnati (COME POTETE LEGGERE QUI).

L’assessore all’Economia, Gaetano Armao, e l’assessore alla Salute-Sanità, Ruggero Razza, avrebbero trovato come sostituire i 20 milioni che volevano scippare ai disabili. A quanto pare, 8 milioni verrebbero tolti ai farmaci innovativi (molto ‘intelligente’ questo taglio di fondi alla sanità, non c’è che dire…), 5 milioni al Reddito di inserimento e 3,7 milioni agli autistici (anche questo è un taglio che fa ‘onore’ alla sanità pubblica siciliana…).

Ora, non solo si tratta di tagli senza capo né coda, ma ieri Armao e Razza si sono anche improvvisati ‘docenti’ di Diritto parlamentare, sostenendo che questa ‘novità’ (cioè il reperimento di 20 milioni di euro con nuovi tagli) non debba passare dalle commissioni legislative di merito…

Per quale motivo motivo il Parlamento siciliano non debba esercitare le proprie prerogative non si capisce: è molto, ma molto singolare, ad esempio, che la commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana non si pronunci sul taglio di 8 milioni di euro ai farmaci innovativi e sul taglio di 3,7 milioni di euro agli autistici.

Forse gli assessori Armao e Razza – che nessuno ha mai eletto al Parlamento siciliano – pensano che la commissione Sanità possa ‘bocciare’ questo odioso scippo? Quindi sospendiamo la democrazia – i regolamenti parlamentari fanno parte della democrazia – per facilitare la vita al Governo?

Da quello che abbiamo capito, Armao e Razza sostengono che questi fondi, visto che non sono stati utilizzati, andrebbero in perenzione: quindi meglio utilizzarli subito.

Ci sono, però, due problemi.

Il primo problema riguarda l’assessore alla Salute-Sanità Razza: assessore, visto che lei è lì da un anno, perché non ha utilizzato gli 8 milioni di euro per i farmaci innovativi e i 3,7 milioni di euro per gli autistici? Ha ‘risparmiato’ su farmaci innovativi e autistici? E magari, con questi soldi, adesso andiamo a pagare gli stipendi al Comune di Catania?

Secondo problema: chi l’ha detto che per utilizzare i fondi che sono destinati alla perenzione può fare tutto il Governo senza passare dalle commissioni legislative di merito? Il cambio di destinazione dei fondi da un capitolo all’altro si fa con una legge: la legge sulle variazioni di Bilancio in queste ore in discussione all’Ars. E un disegno di legge, prima di essere approvato in Aula, viene esaminato e approvato prima dalla commissioni legislative di merito e poi dalla commissione Bilancio e Finanze.

Far saltare il passaggio dalle commissioni di merito ad un provvedimento – peraltro, a quanto abbiamo capito, contro il parere dei presidenti delle commissioni legislative di merito – è solo una forzatura che crea problemi politici e allunga i tempi di approvazione del disegno di legge.

C’è anche un problema legato al Reddito di inserimento. Che è previsto da una legge approvata dal Parlamento siciliano. Al di là del giudizio di merito sul provvedimento (approvato nella passata legislatura, quando governata un esecutivo di centrosinistra, appoggiato, in Aula, da una maggioranza di centrosinistra), ci permettiamo di ricordare che è l’attuale Governo che non ha applicato una legge della Regione.

Il Governo Musumeci vuole utilizzare i 5 milioni del Reddito di inserimento per altre finalità? Bene. Prima, però, va abrogata la legge sul Reddito di inserimento, quanto meno per fare chiarezza. Perché non applicare una legge per togliergli i fondi non ci sembra la migliore via da seguire. O no?

Ultima notazione sul presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che da quando ha saputo che il presidente Musumeci e i grillini lavorano per ‘inciucirsi’ con un ribaltone è letteralmente terrorizzato, tanto che è diventato improvvisamente ‘governativo’ e fa tutto quello che vuole il Governo.

Miccichè, lo ricordiamo per i giovani, è quello che, nel 1999, riuscì – da leader di Forza Italia in Sicilia – a farsi ‘soffiare’ il Governo regionale con un ribaltone allora sponsorizzato a Roma da Francesco Cossiga.

Oggi Miccichè pensa di essere diventato più bravo rispetto agli errori che commetteva nel 1999? Vorremmo ‘tranquillizzare’ l’attuale presidente del Parlamento siciliano dicendogli che, semmai, rispetto a quasi vent’anni fa, è peggiorato…

Cosa vogliamo dire? Semplice: che se Musumeci e i suoi ‘bellissimi’, insieme con i grillini, decideranno di effettuare il ribaltone, buttando fuori dal Governo siciliano il centrodestra e il PD, lo faranno e non chiederanno il permesso a Miccichè.

Cosa teme, presidente Miccichè? Di perdere gli assessori che ha piazzato in Giunta? Stia sereno (come direbbe Renzi…): a cominciare dal ragazzino che ha piazzato all’assessorato all’Agricoltura, gli assessori da lei segnalati sono semplicemente disastrosi.

L’unico aspetto positivo di un eventuale ribaltone sarebbe la liberazione della Sicilia da cascami del berlusconismo siculo…

Foto tratta da messina.gazzettadelsud.it  

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