Palermo, emergenza senza fine tra allagamenti, rubinetti a secco, traffico e munnizza/ MATTINALE 187

9 novembre 2018

Per curiosità – lo chiediamo alla Regione siciliana e al Comune di Palermo: che fine ha fatto l’acqua di Scillato? Che fine hanno fatto i tre impianti di sollevamento dell’acqua bloccati? E’ normale che il capoluogo dell’Isola dipenda dall’acqua di una diga realizzata per l’agricoltura? E dell’immondizia nelle strade ne parliamo? Allagamenti e munnuzza che trasformano le vie in latrine… In compenso arrivano altre sette linee di Tram  

La cosa incredibile è che si dà per scontato che a Palermo debba arrivare l’acqua della diga Poma che, fino a prova contraria, è stata realizzata per l’agricoltura. Tutto questo mentre non si sa più nulla dell’acqua di Scillato. Fino a qualche tempo fa 600 litri di acqua al secondo – l’acqua di Scillato – finivano in mare. Tutto questo perché una condotta idrica distrutta nel 2002 da un terremoto, fino allo scorso anno, non era stata riparata (COME POTETE LEGGERE QUI).

Chiediamo ai vertici della Regione siciliana, del Comune di Palermo e dell’AMAP (l’Azienda del Comune di Palermo che si occupa della distribuzione dell’acqua: ma se ne occupa? e come? quando?): la condotta danneggiata che porta l’acqua di Scillato nel capoluogo dell’Isola è stata riparata? E se è stata riparata come mai Palermo dipende ancora, per l’acqua, dalla diga Poma?

Nel febbraio di quest’anno, quando di piogge se ne vedevano poche e si temeva la siccità, la CISL denunciava un fatto incredibile: tre impianti che già lo scorso inverno avrebbero potuto fornire acqua a Palermo e ad altri Comuni della provincia erano non funzionanti! Si parla di tre impianti di sollevamento dell’acqua, costati peraltro un sacco di soldi, mai utilizzati (COME POTETE LEGGERE QUI).

E sono due.

Poi ci sono i due depuratori della città – Acqua dei Corsari e Fondo Verde – che producono acqua che viene gettata in mare (COME POTETE LEGGERE QUI).

Dopo di che arriva una pioggia e scopriamo che a Palermo l’acqua arriva sempre dalla diga Poma. E l’acqua di Scillato? E l’acqua dei tre impianti di sollevamento costati una barca di soldi? E’ ancora tutto fermo come lo scorso anno?

Non citiamo nemmeno i casi dei due depuratori: l’acqua potrebbe essere utilizzata in agricoltura e per desalinizzare la falda idrica di Palermo: invece l’acqua dei due depuratori della città – oltre 500 litri di acqua al secondo – finisce in mare!

Dopo di che se piove e la diga Poma si riempe di acqua si blocca tutto perché la pioggia è stata torrenziale e l’acqua è piena di fango.

Vabbé in due giorni la cosa si risolve: e invece ora si scopre che ci sarebbe una frana e che ci saranno ancora ritardi.

Con tutta l’acqua che dovrebbe arrivare a Palermo – Scillato, i tre impianti di sollevamento, l’acqua dei due depuratori – il capoluogo della Sicilia dipende dall’acqua di una diga che è stata realizzata per gli agricoltori. Tutto questo è normale?

La verità è che l’inefficienza del Comune di Palermo è senza limiti. Inefficienza che sta creando disagi incredibili ai cittadini, studenti compresi, visto che sono pure state chiuse le scuole.

Parliamo dell’immondizia? La situazione è incredibile. Ci sono vie della città che, ormai da mesi, sono discariche a cielo aperto. Qualche giorno fa il solito mezzo d’informazione di quello che resta della sinistra italiana le dava in testa alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, ‘rea’ di aver rimesso in alcune strade i cassonetti.

Una vergogna, perché ormai bisogna puntare sulla raccolta differenziata.

Anche a Palermo ci sarebbe la raccolta differenziata dei rifiuti. E l’amministrazione comunale, in molti casi, ha tolto i cassonetti. Peccato che la confusione sia tanta.

Ieri sera, per esempio – in via Dante alta e bassa – le basi di un albero sì e un albero no erano diventate piccole discariche. Ed è così anche in altre vie. Puzza e sporcizia.

Incredibile quello che è avvenuto in via Serradifalco, dove sono stati tolti i cassonetti dell’immondizia, ma dove, in sei o sette punti, si formano, da mesi, montagne di rifiuti.

In occasione della grande pioggia – scena che abbiamo visto con i nostri occhi – i sacchi d’immondizia e il loro contenuto, per alcune ore, facevano avanti e indietro lungo la strada allagata. L’indomani mattina tutta la via era un immondezzaio. E siccome, per pulire, bisognerebbe spostare tutte le automobili parcheggiate, ancora oggi la sporcizia la fa da padrona.

Vogliamo parlare del traffico automobilistico? Ormai tra scavi di qua e scavi di là non si capisce più nulla. La città è stata consegnata ai titolari degli appalti ferroviari che fanno quello che vogliono.

Poi ci sono le ‘fughe’ di gas: oggi di qua, domani di là. Ma chi è che si occupa del gas di Palermo che ‘fugge’? E perché tutte queste fughe di gas?

E mentre il caos impazza, tra acqua che manca, immondizia non raccolta per le strade, traffico automobilistico, carenza di altri servizi, l’AMAT – l’Azienda per il trasporto pubblico della quale non si conosce la reale situazione finanziaria – annuncia la realizzazione di altre sette linee di Tram.

Già i primi 15 Km di Tram sono un disastro economico. Già tra Passante ferroviario e Anello ferroviario il traffico automobilistico è incontrollabile. Ora ci aggiungiamo i lavori di altre sette linea di Tram. E magari, una linea di Tram, la portiamo anche a Mondello della zona dei ‘laghi’ (cioè in una zona dell città che si allaga ad ogni pioggia).

Fa niente. Del resto, una parte del Tram, oggi, invade una zona R4, considerata a rischio idrogeologico (COME POTETE LEGGERE QUI). Una volta che il principio è passato lì, lo si può estendere anche in altre aree a rischio…

P.s.

Ci sarà mai un Tg nazionale che racconterà lo sfascio di Palermo di questi anni?  

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti